Render Studio di Architettura Nebbia

Sarà ParCO il nuovo hub per il contemporaneo di Parma

PARMA | Ospedale Vecchio

di ELEONORA BIANCHI

C’è qualcosa di irresistibilmente poetico nel vedere l’Ospedale Vecchio di Parma trasformarsi in un hub per l’arte contemporanea. Un luogo che per secoli ha curato i corpi e che da qui a breve curerà idee, progetti, anime. Nasce così, da una proposta dell’Associazione “Parma, io ci sto!”, in collaborazione con il Comune di Parma, ParCO | Parma Contemporanea: un nome semplice che racchiude un progetto ambizioso, capace di mettere in dialogo il passato dell’edificio con le sfide culturali di oggi.

Immagini del cantiere, ParCO | Parma Contemporanea, Ospedale Vecchio, Parma

Il progetto di ristrutturazione è impressionante non tanto per la cifra – 18,5 milioni di Euro – quanto per la delicatezza con cui gli interventi dialogano con la memoria dell’edificio. Dal miglioramento sismico, al recupero della Grande Crociera, alla valorizzazione del Sottocrociera: termini che suonano tecnici e freddi, ma raccontano una storia di cura. Cura per un edificio che ha ospitato vite, malati, ansie e speranze e che, da adesso, accoglierà pensieri, mostre, workshop e incontri. La sequenza dei cantieri, dal contributo del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale al Bando Periferie fino ai fondi PNRR, dimostra la volontà di restituire alla città non solo un edificio sicuro, ma un luogo vivo, pronto a respirare e reinventarsi. Fino al 23 novembre è aperta una open call internazionale rivolta a professionisti con esperienza organizzativa e curatoriale in ambito artistico. Il candidato selezionato avrà un anno di tempo per sviluppare un progetto ambizioso e visionario, destinato a guidare e sostenere la nascita di ParCO.

Immagini del cantiere, ParCO | Parma Contemporanea, Ospedale Vecchio, Parma

E poi c’è il quartiere intorno a ParCO, l’Oltretorrente. Non è il centro storico patinato, ma un quartiere vivo, multiculturale, in continuo fermento dove studenti, famiglie e residenti si incrociano ogni giorno tra università, biblioteca civica e Parco Ducale. È un ecosistema urbano dinamico, idilliaco per un hub contemporaneo che vuole essere parte della città, interagire con chi ci vive e non isolarsi come un museo chiuso su se stesso. L’arte arriva tra le persone, si mescola al tessuto sociale e diventa esperienza condivisa, un simbolico punto di aggregazione.
A sostenere le già nobili intenzioni del progetto, la proposta dello studio di architettura Nebbia: trasformare l’edificio in uno spazio riconfigurabile, aperto e fluido. Tutto invita a una partecipazione attiva, a una fruizione che non è mai passiva. Lo stesso ospedale che una volta curava ferite diventa luogo di dialogo, confronto e contaminazione. E non poteva esserci simbolo più forte per l’Oltretorrente.

Render Studio di Architettura Nebbia

Alla fine, il messaggio è semplice: l’arte contemporanea non ha paura di entrare dove prima c’era il dolore. Lo abbraccia, lo accoglie e lo trasforma in energia creativa. E se c’è qualcosa che dà veramente speranza, è proprio questa capacità di reinventare, di prendere ciò che è vecchio e farlo respirare di nuovo. In un mondo dove troppo spesso l’architettura storica diventa museo o fantasma, ParCO promette di avere il coraggio di essere vivo, pulsante e fortemente contemporaneo.

ParCO | Parma Contemporanea
Ospedale Vecchio
Strada D’Azeglio, 45/A, Parma

Open call aperta fino al 23 novembre 2025

Info: www.parmacontemporanea.org

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