MILANO | Palazzo Reale | Fino al 9 febbraio 2025
di MATTEO GALBIATI
Avevamo già avuto modo di apprezzare il grande lavoro di ricerca curatoriale, di impegno trasversale e congiunto, che istituzioni differenti hanno dedicato alla realizzazione della mostra in più sedi BAJ. Baj chez Baj, in occasione della recensione del capitolo ligure di questo progetto (qui) che, presso il Museo della Ceramica di Savona, la Casa Museo Jorn e il Centro Esposizioni del MuDA – Museo Diffuso Albisola di Albissola Marina, ci ha regalato la visione, completa e sfaccettata, di Enrico Baj (1924-2003) ceramista.

Enrico Baj, Louise Marie Thérèse Victoire de France,
Princesse, 1975, collage su tavola, 146×114 cm, Archivio Enrico Baj, Vergiate (VA)
Per completare il viaggio nell’universo creativo, poetico, narrativo del grande artista, padre dell’Arte nucleare, non possiamo tralasciare il versante milanese di questo interessante e ricco palinsesto voluto nell’anno – lo scorso – delle celebrazioni per il centenario dalla nascita. Così Milano nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale ospita, con l’attenta curatela di Chiara Gatti e, come per le mostre liguri, di Roberta Cerini Baj, un’antologica che riporta attenzione sui cicli caratteristici e iconici dell’instancabile ricerca e dell’infinita sperimentazione visionaria di Baj.

BAJ. Baj chez Baj, veduta parziale della mostra, Palazzo Reale, Milano Foto © Lorenzo Palmieri
In un allestimento aperto e ampio, che offre anche la possibilità di seguire una libera temporalità cronologica, una selezione precisa di cinquanta opere riassume un itinerario esaustivo nella parabola della sua ricerca, abbracciandone gli esiti dagli inizi degli anni Cinquanta ai primi anni del Nuovo Millennio. La selezione proposta diventa un efficace riassunto utilissimo a leggere quel lavoro intenso e fitto che l’artista ha eseguito nel corso del tempo, sempre dimostrando quanto la propria testimonianza fosse attenta a movimenti e correnti che hanno segnato il passo dell’arte nel corso dei decenni. La ripresa di Dadaismo e Surrealismo, la stagione Informale, lo sguardo sul Co.Br.A, la genesi del movimento dell’Arte Nucleare lo portano, infatti, a definire un linguaggio riconoscibile, unico, che, con una forte componente di ironica poesia, non ha mai smesso di essere interprete della storia, dell’attualità e della coscienza dell’uomo.

Enrico Baj, Generale, 1961, olio, collage e passamaneria su tela, 146×114 cm Collezione privata, Courtesy Giò Marconi, Milano
Le sue figure, i suoi personaggi, le presenze definite nelle sue opere, vanno a comporre una moltitudine di sensibilità e di sentimenti, di visioni e premonizioni di quello che l’umanità è stata, è e/o potrebbe diventare. Questa mostra milanese racconta proprio la forza significante di Baj con nuclei tematici che si fanno carico di un’espressività che ha voluto porsi sempre oltre ogni comodo conformismo e mai si è riparata dietro lo scudo di facili convenzioni. Il pensiero libero, l’energia delle sue invenzioni hanno affermato un lessico sinceramente unico, riconoscibile e davvero autonomo; sempre schierato contro i poteri precostituiti, portavoce di una libertà di pensiero che spesso è stata scomoda per le nette e inequivocabili prese di posizioni.

BAJ. Baj chez Baj, veduta parziale della mostra, Palazzo Reale, Milano Foto © Lorenzo Palmieri
Sono quindi state pensate, per questa occasione, ben dieci nuclei tematici in cui condensare lo sguardo dell’artista con una fitta rappresentanza di capolavori assoluti che risaltano nella maestosità della Sala delle Cariatidi, spazio di per sé non semplicissimo, ma che riesce a dare ancor più voce all’anima degli interpreti delle opere di Baj, rendendoli ancor più monumentali. Questo vale soprattutto per il grandioso ciclo de I Funerali dell’anarchico Pinelli – gradito ritorno nello spazio espositivo a 12 anni dalla sua ultima esposizione a Palazzo Reale – o per la spettacolare (e complessa) ricostruzione dell’Apocalisse, opere in cui Baj tocca una teatralità incredibile rilanciando il suo universo visivo nello spazio e nell’ambiente, estendendo alla realtà del mondo quella narrazione che vive dentro i confini del “quadro”.

BAJ. Baj chez Baj, veduta parziale della mostra, Palazzo Reale, Milano Foto © Lorenzo Palmieri
Le figure escono, si ritagliano in silhouette, cercano quel dinamismo vitale che solo il tentativo di toccare la terza dimensione rende maggiormente plausibili, quasi proiettando – e per questo avvicinando – le loro presenze immaginarie alla verità dello spettatore. Generali, Meccano, Mobili, Dame, Ultracorpi, figure grottesche, spettri, demoni, (etc.) incombono su di noi, cercano risoluti di trasmetterci il loro messaggio, coinvolgendoci in una definizione di attenzione morale che è oggi quanto mai validissima.
Ancora una volta affiora la capacità di un artista profondo, sensibilissimo, capace di cogliere nel proprio lavoro – come avevamo già avuto modo di sottolineare nel capitolo ligure – la traduzione più autentica del sentire del mondo e dell’uomo. Allora è capitato così che Baj, con bottoni, pezzi di meccano, scarti di legno, qualche metro di passamaneria, fogli di carta da parati, tessuti di recupero, abbia saputo raccontare, in modo lucidamente visionario e intellettualmente nobile, il “fantastico” delle verità della nostra storia. Storia che oggi, nel presente, è quanto mai attualissima e validissima.
BAJ. Baj chez Baj
a cura di Chiara Gatti e Roberta Cerini Baj
promosso da Comune di Milano-Cultura
prodotto da Palazzo Reale con Electa
in collaborazione con Savona, Museo della Ceramica e Albissola Marina, MuDA Casa Museo Jorn
progettazione dell’allestimento Umberto Zanetti, ZDA Zanetti Design Architettura
catalogo Electa
8 ottobre 2024 – 9 febbraio 2025
Palazzo Reale
piazza Duomo 12, Milano
Orari: martedì, mercoledì, venerdì, sabato, domenica 10:00-19:30; giovedì 10:00-22:30; lunedì chiuso; ultimo ingresso un’ora prima della chiusura della mostra
Ingresso open biglietto a data libera €17; intero €15; ridotto gruppi, visitatori dai 6 fino a 26 anni, visitatori oltre i 65 anni, soci Touring Club con tessera, soci FAI con tessera, possessori di biglietti aderenti all’iniziativa “Lunedì Musei” (Poldi Pezzoli / Museo Teatrale alla Scala), militari, forze dell’ordine non in servizio, insegnanti, soci Coop, visitatori della mostra BAJ. BajchezBaj di Savona e Albissola Marina €13; ridotto titolari della Milano Museo Card €12; ridotto studenti (età massima 25 anni), disabili con invalidità inferiore al 100%, tesserati Abbonamento Card Musei Lombardia – Soci Orticola con tessera valida per l’anno in corso (comprensivo di audioguida o sistema microfonaggio per gruppi), possessori biglietto Orticola 30 giorni e 15 giorni dopo la mostra annuale Orticola, dipendenti Mondadori, con la possibilità di acquistare un ingresso ridotto a 13 euro per un accompagnatore €10; ridotto speciale gruppi di studenti di scuole primarie e secondarie, gruppi organizzati direttamente dal FAI e gruppi organizzati direttamente dal TCI Touring Club (ai quali non si deve applicare il diritto fisso di prevendita), giornalisti con tessera OdG con bollino dell’anno in corso, dipendenti del Comune di Milano con badge nominale (un solo eventuale ospite al seguito paga € 12,00), volontari del Servizio Civile operanti presso il Comune di Milano (previa esibizione del tesserino di identificazione) €6; biglietto famiglia 1 o 2 adulti + bambini (da 6 a 14 anni) €10 (adulto) e €6 (ragazzi); tutti i biglietti sono comprensivi di audioguida o QR-code; info e prenotazioni ticketone.it e +39 0233020022
Info: www.palazzorealemilano.it
www.museodellaceramica.savona.it
www.museodiffusoalbisola.it