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BARI | Fortino Sant’Antonio | 22 novembre – 3 dicembre 2019

Inaugura venerdì 22 novembre 2019 presso il Fortino Sant’Antonio di Bari la mostra Giano, dedicata al lavoro di Dario Agrimi e Michele Giangrande, a cura di Sara De Carlo, e promossa da Gagliano Arte Editore e Mediterranea Tv.
“Il mondo va sempre, muovendosi in cerchio e partendo da sé stesso a sé stesso ritorna” diceva Macrobio parlando del dio Ianus. Proprio come la divinità bicefala e barbuta Giano, protettore dei passaggi e dei mutamenti, Agrimi e Giangrande transitano con le loro opere e le fanno dialogare all’interno di un luogo pregno di storia, il Fortino di Sant’Antonio Abate, punto più alto della città vecchia barese.

Dario Agrimi, Non dice chi è, 2015, Silicone e materiali vari, 250x200x80 cm

I due artisti sono pugliesi, quasi coetanei, entrambi docenti in Accademia e con una carriera internazionale all’attivo. Provengono dallo stesso humus artistico, ma hanno sviluppato la loro ricerca in due direzioni differenti servendosi dei media più disparati: dalla pittura alla scultura, dalla performance al video, dall’installazione alla fotografia. Come il Giano bifronte, Agrimi e Giangrande guardano in due direzioni diverse, nelle loro opere spesso dotate di un’ironia più grottesca nel primo e più sferzante nel secondo.
Dario Agrimi svolge un’indagine quasi maniacale nel suo lavoro votato a demistificare, a mettere in discussione ogni certezza. Si interroga sulla funzione dell’arte, riflette sulle contraddizioni della nostra società, sulla religione, sulla morale. Lo fa attraverso l’iperrealismo delle sue opere spesso dissacranti e pronte a stuzzicare lo spettatore.

Michele Giangrande, Senza titolo (From BUNKER series)
2018, Pietra incisa, vernice, 60x40x2 cm. Courtesy collezione privata.
Engraved stone, varnish, 60x40x2 cm. Courtesy private collection.

Michele Giangrande guarda al primitivo, trae ispirazione dalle proprie origini, intrappolando quell’energia primordiale nelle sue opere. La grande capacità di padroneggiare differenti tecniche artistiche è evidente nella sua produzione che spazia dall’objet-trouvé alla performance, dalle installazioni all’arte relazionale.
Giano, dio degli inizi, si reincarna in questo dialogo contemporaneo e ci invita a fruire delle opere in mostra.


GIANO
.
Agrimi / Giangrande
a
cura di Sara De Carlo

22 novembre – 3 dicembre 2019
Inaugurazione venerdì 22 novembre 2019, ore 18.00

Fortino Sant’Antonio, Bari

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