TORINO | Toolbox | 5 – 8 novembre 2015
Il lavoro fotografico Images and Signs: Italy, 1969-89 di Gigi Cifali, sviluppatosi tra il 2013 e 2015, ripercorre gli anni di piombo, due decenni che ancora oggi rimangono cosparsi di ombre e in cerca di verità anche attraverso un’incessante produzione di libri e film sul tema, commissioni parlamentari e addirittura nel luglio scorso il processo d’appello per la strage di Piazza della Loggia avvenuta nel lontano 1974.
«La visione di alcuni documentari mi ha dimostrato quanto, purtroppo, limitata fosse la conoscenza che avevo di questo periodo storico tutt’oggi condizionato da verità dissimulate e pertanto privato di una condivisa rappresentazione socialmente legittimata. Questa constatazione mi ha spinto ad interrogarmi sui meccanismi che regolano la trasmissione della Memoria collettiva e sul ruolo degli archivi. Il filosofo e sociologo Maurice Halbwachs sostiene che ogni gruppo sociale conserva in maniera selettiva immagini del passato trattenendo ciò che è funzionale agli interessi del presente. Il passato lascia tracce, ma poi è il presente che ricorda. E come afferma il filosofo Jacques Derrida in Mal d’archive, une impression freudienne, “non esiste potere politico senza controllo dell’archivio, se non della memoria. Ho, quindi, deciso di procedere a ritroso cercando reperti – tangibili, accantonati e visualmente meno noti all’opinione pubblica – del terrorismo stragista e ideologico che devastò l’Italia tra il 1969 e 1989».
Racconta Cifali del suo progetto realizzato anche grazie al significativo supporto di numerosi funzionari del Ministero dell’Interno, della Giustizia e dell’Arma che gli hanno consentito di accedere ai depositi, dove vengono custoditi i corpi di reato sequestrati nei covi dei terroristi, gli effetti personali ritrovati addosso alle vittime, le automobili colpite durante gli agguati.
Nelle giornate calde dell’arte torinese Images and Signs: Italy, 1969-89 diventa una mostra sperimentale da Toolbox, a cura di Gianluigi Ricuperati che definisce il progetto FAR – Political terrorism as new from a distant star come un esercizio sullo sguardo dalla distanza, una pratica di lontananza, «Ripensare attraverso queste straordinarie immagini, e presentate sui tavoli di un ufficio, non dissimile dai tanti archivi e centri di smistamento che affollano il sistema burocratico di ogni paese, come reliquie e stazioni di una favola antropologica nerissima. Una favola purtroppo vera, ma che nondimeno possiede le caratteristiche narrative di una festa mutata in tragedia».
Gigi Cifali (Napoli, 1975) vive e lavora tra Milano e Londra, dove ha studiato Fotografia all’University of Westminster. Fotografo documentarista, è stato premiato più volte: AOP Photographers Award, IPA International Photography Award, Lucie Foundation Award, Fuji Photo Award, Calumet Assistant Photo Award, London Photographic Association Award
www.gigicifali.com
Gianluigi Ricuperati (Torino, 1977) – scrittore, curatore e saggista -, è il direttore creativo di Domus Academy. Autore di 100 Global Minds (2015, ROADS Publishing), La produzione di meraviglia (2013, Mondadori), Il mio impero è nell’aria (2011, Minimum Fax), La tua vita in 30 comode rate (2009, Laterza), Viet Now – La memoria è vuota (2007, Bollati Boringhieri), Il corpo e il sangue d’Italia (2007, Minimum Fax), Fucked Up (2006, Bur RCS), collabora con Il Sole 24 Ore e la Repubblica.
Gigi Cifali
FAR – Political terrorism as new from a distant star
“Images and signs: Italy, 1969 – 89
a cura di Gianluigi Ricuperati
5 – 8 novembre 2015
Toolbox Gallery
Via Agostino da Montefeltro 2, Torino
Orari: 10.00 20.00