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Titolo: L’età d’oro
Sottotitolo: Racconti selvatici
Testo e illustrazioni: Spider
Editore:
orecchio acerbo
Pagine:
72
Prezzo: 18,50 euro

in libreria dal 26 settembre 2012

Un’antologia di racconti diversissimi tra loro ma dalla vocazione universale, con uno dei topoi delle favole classiche a fare da “guida” all’opera. L’età d’oro del titolo riferisce ad una sempiterna primavera dell’umanità dove “ […] non ci si sentiva mai soli, non c’era bisogno di denaro, non si sapeva cosa fosse la guerra”.
Così, c’era una volta… Due pallottole, pacifiste. Stanche di andare in giro a seminare guai e distruzione, decidono di prendersi cura di una famiglia di piccoli scoiattoli. Un vecchietto, solo. Unica compagnia gli insetti, ai quali, riconoscente, insegna aritmetica, chimica, musica. Ma è per lo sport che vanno matti! Un becchino, speculatore. Non gli basta il cimitero, vuole lottizzare anche l’aldilà. Ma finirà per ritrovarsi la casa invasa da mille fantasmi…
In tutto, 7 storie per 72 pagine di disegni, pensieri e parole, farina dello stesso sacco: Spider (al secolo Daniele Melani) che torna, ancora una volta, a collaborare con orecchio acerbo editore (tra gli altri Lola, 2011; Il Grande Alfredo, 2010; Emma. Dove vanno i fiori durante l’inverno?, 2008).
Il numero 7 ricorre. Per Platone anima mundi, per gli Egizi la natura umana che tende al suo perfezionarsi e, forse, non è nemmeno un caso che la mitica età dell’oro di cui si parla faccia pensare al raggiungimento di una maturità artistica che Spider dimostra nel saper dosare gli elementi prelevati da una frequentazione assidua con diversi linguaggi: graffiti, manga, disegno animato, fumetto e, non ultima, la scrittura. [di Francesca Di Giorgio]

Daniele Melani – in arte Spider – slavo d’origini, fiorentino di nascita, romano di formazione, statunitense di passaggio e pesarese d’adozione, da anni conduce una rigorosa ricerca personale partita dalle pagine del “Manifesto” e approdata a quelle di “Amica”, “Ventiquattro”, e a quelle di Salani e delle case editrici americane. Ben conosciuto nel campo dell’illustrazione, quando si trasforma in artista, rielabora il suo repertorio di illustratore per creare originali lavori in suggestivo equilibrio tra grafica, writing-graffiti art e pittura. Campione della contaminazione, passa da gesti da graffitista metropolitano al fumetto underground, dal manga ai disegni animati, riversando la sua bulimica cultura visiva pop in incisioni su tavole di legno. Il suo immaginario creativo lega mondi e imbriglia generi: motociclette, “Betty Boop”, “Braccio di Ferro”, lupi cattivi, scritte, calligrafie, lettering. Nella sua narrazione fiori si intrecciano a teschi, linee sapientemente condotte a graffi da espressionista, universi lontani si confrontano e scontrano. Nel catalogo di orecchio acerbo: “Lola” (2011), selezionato al prestigioso CJ Picture Book 2011; “Il Grande Alfredo” (2010); “Emma. Dove vanno i fiori durante l’inverno?” (2008), suo primo libro anche come autore del testo, “La riparazione del nonno” di Stefano Benni (2006), “Il mondo invisibile e altri racconti” insieme ad altri illustratori, con testo di Fabian Negrin (2004), “Molto nuvoloso” di Fabian Negrin (2002).

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