MILANO | Galleria Gruppo Credito Valtellinese | 20 settembre – 24 ottobre 2013
di MARIA CHIARA CARDINI
Occhi che per quasi cent’anni hanno osservato il mondo e la gente. Prima occhi di bambino per scoprire, poi quelli di anziano per capire, ma con il segreto desiderio di potersi chiudere e finalmente dimenticare.
Le emozioni e i ricordi del fotografo Phil Stern (1919) raccontati nel documentario di Ezio Costanzo, curatore della mostra Phil Stern. Sicily 1943, sono la chiave di lettura per comprendere le immagini che registrarono lo sbarco in Sicilia delle truppe britanniche e americane durante l’estate del ‘43.
Corredata da un pregievole catalogo, l’esposizione è arricchita da una selezione di fotografie documentaristiche effettuata da Cristina Quadrio Curzio e Leo Guerra presso l’Imperial War Museum di Londra e da uno slideshow, curato da Carmelo Nicosia, con i luoghi dello Sbarco oggi.
La mostra, settanta stampe fotografiche di qualità, grandi, che ci fanno conoscere un aspetto nuovo della ricerca di Stern, noto soprattutto per i ritratti dello star system americano (Marlon Brando, James Dean, Bette Davis, Marylin Monroe e tanti altri). Scattate da un giovane Phil Stern, il ventiquattrenne che si arruola volontario nei Darby’s Rangers in veste di fotografo ufficiale durante la Seconda Guerra Mondiale, raccontano l’orrore dei combattimenti attraverso i corpi monchi e carbonizzati di due soldati tedeschi tra le lamiere di un mezzo blindato o momenti paradossali dove un enorme carroarmato è fermo tra le viuzze di un paesino, alle spalle una salsamenteria e per Ragusa tutto a destra, basta seguire le lettere su quel muro: VINCE…
A volte esce fuori il fotografo dei divi come nell’immagine del ranger colto in un momento di pausa, il bel volto alzato, lo sguardo lontano e l’elmo di traverso, come fa Sinatra con il cappello.
Poi azioni di battaglia, sbarchi, vita di paese, momenti di svago, soldati, bambini, donne e vecchi, è ricco di sfaccettature l’occhio di quel giovane fotografo. Ma l’uomo di oggi non lo rifarebbe, confida Stern nel documentario, ciò che sente adesso è l’esigenza di distruggere il mito dell’invincibilità, il mito della guerra.
Infine una foto all’interno di una teca: tre uomini nudi di fronte al mare che si voltano verso l’obiettivo e ridono. Forse è così che si può, non dimenticare, ma riconciliarsi con il passato, togliendosi divise, armi e stemmi e sorridendo all’altro, colui che ci sta di fronte.
Phil Stern. Sicily 1943
a cura di Ezio Costanzo
20 settembre – 24 ottobre 2013
Galleria Gruppo Credito Valtellinese
corso Magenta 59, Milano
Orari: lunedì-venerdì 10.00-19.30; sabato 9.00-12.00
Ingresso libero
Info: +39 02 48008015
www.creval.it