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Bilbao | Museo Guggenheim | 14 febbraio – 21 giugno 2020

Dal 14 febbraio al 21 giugno 2020 il Museo Guggenheim di Bilbao ospita una grande mostra dedicata alla carriera di Olafur Eliasson (1967), uno degli artisti più rilevanti dei nostri tempi.

L’esposizione, dal titolo Olafur Eliasson: nella vita reale, costituita da una trentina di opere create tra il 1990 e il 2020 – sculture, fotografie, dipinti e installazioni –, mette in discussione il modo in cui percepiamo e ci muoviamo nel nostro ambiente, facendoci riflettere su questioni impellenti dell’attualità.

Olafur Eliasson, Fontana Big Bang (Big Bang Fountain), 2014, acqua, luce stroboscopica, pompa, bocchetta, acciaio inossidabile, legno, schiuma, plastica, unità di controllo, tinta, 165 x 160 x 160 cm. Vista dell’installazione: Tate Modern, Londra, 2019. Foto: Anders Sune Berg Cortesia dell’artista; neugerriemschneider, Berlino; Tanya Bonakdar Gallery, New York / Los Angeles. © 2014 Olafur Eliasson

Ad aprire l’esposizione, all’esterno del Museo, si potrà ammirare una cascata di oltre undici metri di altezza, costituita da un ponteggio e una serie di pompe, versa l’acqua in un lago situato dietro il Museo, riproducendo gli stessi suoni e l’aspetto di una cascata in natura. Quest’opera mostra la caratteristica fusione tra natura e tecnologia di Olafur Eliasson, lasciando allo scoperto il meccanismo che si cela sotto l’opera e attirando l’attenzione dei visitatori sulla “natura costruita” in un ambiente urbano. Costituisce una continuazione della serie Cascata (Waterfall), già presentata a Sidney (1998), New York (2008), São Paulo (2011) e Versailles (2016).

L’arte di Eliasson prende spunto dal suo interesse per la percezione, il movimento, l’esperienza sensoriale e i sentimenti dell’io. Gli elementi centrali del suo lavoro artistico sono la sua preoccupazione per la natura, scaturita dal periodo trascorso in Islanda, l’esplorazione della geometria e la costante ricerca del modo in cui percepiamo, sentiamo e plasmiamo il mondo che ci circonda. La sua pratica va oltre la mera creazione di opere d’arte ed esposizioni, comprendendo interventi pubblici e progetti architettonici.

Olafur Eliasson, Cascata (Waterfall ), 2019, ponteggio, acqua, legno, pannello di plastica, alluminio, pompa, manicotto, altezza: 11 metri, diametro: 12 metri. Vista dell’installazione: Tate Modern, Londra, 2019. Foto: Anders Sune Berg Cortesia dell’artista; neugerriemschneider, Berlino; Tanya Bonakdar Gallery, New York / Los Angeles. © 2019 Olafur Eliasson

Lo studio di Eliasson, a Berlino, riunisce un variegato gruppo di abili artigiani, architetti, ricercatori, cuochi, storici dell’arte e tecnici di diverse specialità. È un luogo non solo per la creazione artistica, ma anche per l’incontro e il dialogo con professionisti della cultura, responsabili politici e scientifici. Convinto che l’arte può esercitare una notevole influenza sul mondo al di fuori dei musei, Eliasson ha creato lampade solari per comunità senza elettricità, laboratori d’arte per richiedenti asilo e rifugiati, installazioni artistiche per sensibilizzare sul cambiamento climatico e, a settembre 2019, è stato nominato Ambasciatore di Buona Volontà del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP). Con le parole dello stesso artista: “L’arte non è l’oggetto, ma ciò che l’oggetto fa al mondo”.

Nel periodo precedente all’inaugurazione della mostra, il 12 febbraio, Olafur Eliasson terrà un incontro nel quale parlerà della sua opera e del processo creativo, oltre che di numerosi progetti multidisciplinari che sviluppa a livello internazionale. Clima, spazio pubblico, architettura e migrazione sono alcuni dei temi che affronterà durante l’evento. Questo incontro fa parte di un programma pubblico che accompagnerà la durata dell’esposizione. Per maggiori informazioni: www.guggenheim-bilbao.eus/en/activities

Olafur Eliasson, Stanza per un colore (Room for one color ), 1997, lampade monofrequenza, dimensioni variabili. Vista dell’installazione: PinchukArtCentre, Kiev, 2011. Foto: Dmitry Baranov. Cortesia dell’artista; neugerriemschneider, Berlino; Tanya Bonakdar Gallery, New York / Los Angeles. © 1997 Olafur Eliasson

Ad accompagnare la mostra, inoltre, sarà pubblicato un catalogo concepito come una “guida da campo” sulla pratica di Eliasson e che includerà un saggio del commissario Mark Godfrey, nonché diciotto conversazioni che l’artista ha tenuto con uno svariato elenco di persone che lavorano sia nell’ambito artistico che al di fuori di esso – in aree come l’economia, l’antropologia, la sostenibilità, la migrazione, le scienze politiche, la biologia, l’architettura e l’urbanistica, l’educazione, la danza, la musica e l’alimentazione –, facendo luce sul modo in cui Eliasson e il suo studio affrontano la realtà nel momento attuale.

Olafur Eliasson: nella vita reale

14 febbraio – 21 giugno 2020

Museo Guggenheim Bilbao
Avenida Abandoibarra, 2. 48009 Bilbao, Bizkaia

Commissari: Mark Godfrey, Senior Curator International Art, Tate Modern e Lucía Aguirre, Curatrice Museo Guggenheim Bilbao

Con il patrocinio di Iberdrola

Esposizione organizzata dalla Tate Modern in collaborazione con il Museo Guggenheim Bilbao

Info: www.guggenheim-bilbao.eus

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