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BERLINO | Neue Nationalgalerie | 2 ottobre – 31 dicembre 2014

di LAURA CASARSA

Apertura e densità, esterno e interno, natura e tecnologia: sono queste le associazioni evocate dall’installazione di David Chipperfield alla Neue Nationalgalerie dove 144 imponenti tronchi d’albero trasformano lo spazio del museo, scandendone lo spazio in modo regolare.

Neue Nationalgalerie, Exterior view, 1968 © Archiv Neue Nationalgalerie, Nationalgalerie, Staatliche Museen zu Berlin, photo: Reinhard Friedrich
L’architetto britannico è stato selezionato per il restauro della struttura di Ludwig Mies van der Rohe che inizierà nel 2015 e si prolungherà per un periodo di tre anni. Per inaugurare il progetto, Chipperfield è stato quindi invitato a creare un’ultima installazione prima della chiusura temporanea del museo. Il titolo dell’opera proviene da una rima inglese “Sticks and Stones may break my bones but words will never hurt me” (“bastoni e pietre possono rompermi le ossa, ma le parole non mi feriranno mai”  – si tratta di una rima infantile utilizzata per esprimere indifferenza ad un’offesa subita). Con questa connessione l’architetto vuole porre l’accento sui due punti fondamentali della Neue Nationalgalerie e dell’architettura in generale: le colonne e la pietra.

David Chipperfield, Sticks and Stones, an intervention , installation view, Photo: David von Becke.
Prima della chiusura del museo, l’installazione assume quindi un significato alquanto profondo. Con Sticks and Stones, Chipperfield dirige l’attenzione dello spettatore indietro nel tempo, nel periodo in cui il museo venne costruito, dal 1965 al 1968 seguendo il progetto di Mies van der Rohe.
I 144 tronchi, ognuno dei quali lungo otto metri, supportano simbolicamente il peso del tetto fondendosi alla perfezione con le proporzioni generali della Neue Nationalgalerie e suggerendo al tempo stesso un ripercorrere le tappe fondamentali dell’architettura attraverso la storia dell’elemento della colonna.

David Chipperfield, Sticks and Stones, an intervention , installation view, Photo: David von Becke.
Stick and stones
vuole anche essere un omaggio al grande predecessore Mies van der Rohe, essendo una metafora del successivo rinnovo. Questo approccio traspare dalle parole dell’architetto che, intervistato dalla rivista tedesca Monopol ha dichiarato:

“Quando ci si appresta a realizzare una mostra in questo spazio, Mies van der Rohe deve rimanere la Star del progetto. Non abbiamo fatto nient’altro che inserire 144 tronchi d’albero nello spazio più affascinante di Berlino, solamente per vedere che cosa ne verrà fuori”.

L’installazione di Chipperfield permette quindi una nuova fruizione ed esperienza del museo entro il rigore modernista del design di Mies van der Rohe. I visitatori potranno visitare l’installazione fino il 31 dicembre. L’ultimo weekend di ottobre invece verranno ospitate una serie di performance, letture e installazioni dell’Institut fur Raumexperimente diretto da Olafur Eliasson.

David Chipperfield. Sticks and Stones, an Intervention

2 ottobre – 31 dicembre 2014

Neue Nationalgalerie
Kulturforum
Potsdamer Straße 50, Berlino

www.davidchipperfieldinberlin.de
www.smb.museum

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