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MILANO | Galleria Bianca Maria Rizzi & Matthias Ritter | 8 aprile – 17 maggio 2014

Il corpo umano al centro. Il suo studio come motore della ricerca che Christian Zucconi, piacentino, classe 1978, ha portato avanti negli ultimi 5 anni e che ora presenta alla galleria milanese Bianca Maria Rizzi & Matthias Ritter sotto il titolo Leviathan. Dalla scultura, alla fotografia fino al video, ogni aspetto del lavoro di Zucconi è esposto come insieme unitario di uno studio interamente dedicato alla figura umana. Un excursus attraverso la sua produzione recente che partendo dalle opere esposte nel Museo d’Arte Antica del Castello Sforzesco di Milano e passando attraverso le “opere nere” ispirate dai sotterranei dell’Antico Ospedale del Ceppo di Pistoia, la serie fotografica Cenere e i video Dogma e Blank giunge sino alle inedite sculture ispirate al Leviatano di Hobbes e che danno il nome alla mostra.

Christian Zucconi,Trittico dalla serie Cenere

Queste opere vedono concretizzarsi un vero e proprio capovolgimento nel modo di lavorare e concepire l’arte – in particolare la scultura – dell’artista che stravolge l’idea michelangiolesca di “blocco unico” da cui estrarre la figura umana, per interpretarla invece attraverso l’unione di blocchi formati da “pietre di scarto” e uniti da fili di ferro e ricoperti di cera: insomma il “grande Leviatano: la moltitudine unita in una sola persona”. Il Leviatano, mostro biblico che rappresenta spesso il caos primordiale, anche se nel Testo Sacro è più spesso espressione della volontà divina e simbolo della potenza del Creatore, viene letto da Zucconi secondo l’opera del filosofo Hobbes che lo rende simbolo dello Stato rappresentato come un grande corpo le cui membra sono i singoli cittadini.

Christian Zucconi, Leviathan, GALLERIA BIANCA MARIA RIZZI & MATTHIAS RITTER, veduta della mostra, dettaglio, 2014, Milano

L’artista parte proprio da questa accezione politica e sociale per rendere il “suo Leviatano” simbolo della frammentazione psicologica, sessuale, culturale ed estetica dell’uomo contemporaneo nella dimensione privata e sociale e che si traduce anche nella scelta del frammento come “pattern” costitutivo delle sue figure. Durante l’inaugurazione della mostra ha avuto luogo una performance, durante la quale è stata data ai visitatori la possibilità di frantumare una scultura in pietra di Christian Zucconi, successivamente “ricucita” dall’artista secondo il suo metodo di lavorazione.

Christian Zucconi, Leviathan, GALLERIA BIANCA MARIA RIZZI & MATTHIAS RITTER, veduta della mostra, 2014, Milano

Leviathan. Christian Zucconi

8 aprile – 17 maggio 2014

Galleria Bianca Maria Rizzi & Matthias Ritter
via Cadolini 27, Milano

Catalogo con testo di Emanuele Beluffi

Info: 02 58314940 | 347 3100 295
info@galleriabiancamariarizzi.com
www.galleriabiancamariarizzi.com

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