Non sei registrato? Registrati.
TORINO | CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia | 17 ottobre 2019 – 19 gennaio 2020

di VALENTINA VAROLI

Occhi enigmatici, corpi flessuosi e attraenti, ritratti di grande intensità: la mostra Wo-Man Ray. Le seduzioni della fotografia, inaugurata a Camera lo scorso 17 ottobre e curata da Walter Guadagnini e Giangavino Pazzola, mette in scena lo sguardo eclettico di Man Ray sul tema del corpo femminile.

Man Ray. The Fifty Faces of Juliet, 1941-1954 (2009), Cm 39,5 X 24 x 2,7, Collezione privata, Courtesy Fondazione Marconi, Milano, © Man Ray Trust by SIAE 2019

Più di 200 opere realizzate dagli anni Venti fino al 1976, anno della morte dell’autore, raccontano una delle più potenti fonti di ispirazione di Man Ray: il femminile. La rappresentazione del corpo della donna è infatti un aspetto importante nella poetica dell’artista che gioca con le forme femminili trasformando la sensualità (e sessualità) in elemento liberatorio e sovversivo, vero e proprio principio vitale dal quale far scaturire la ricerca del meraviglioso e il gusto per lo scandalo tipicamente dadaista e surrealista.

Le fotografie di Man Ray mostrano una singolare interpretazione della femminilità che si muove sottilmente tra gioco, esotismo e seduzione. Il corpo diventa pretesto per svariate sperimentazioni fotografiche come i rayogrammi, le solarizzazioni e le doppie esposizioni che trasfigurano il nudo femminile in forma, linea e astrazione, aprendo a una molteplicità di suggestioni e significati.

Man Ray. Dora Maar, 1936 – 1976, Cm 22,5 x 17
Riproduzione da fotografia originale, 1976
Courtesy Archivio Storico della Biennale
di Venezia – ASAC, Venezia
© Man Ray Trust by SIAE 2019

La mostra Wo-Man Ray ha inoltre il merito di non essere una semplice esposizione di “corpi sconosciuti e desiderati, corpi senza nome, corpi come anfore e statue” ma permette di incontrare le donne di Man Ray: Lee Miller, Dora Maar, Meret Oppenheim, Berenice Abbott, Juliet Browner. Donne dalla personalità straordinaria che non sono state solo modelle ma anche amiche, colleghe, amanti.

Man Ray. Retour a la raison, 1923 – 1976, Cm 23,3 x 19
Riproduzione da negativo originale, 1976
Courtesy Archivio Storico della Biennale
di Venezia – ASAC, Venezia
© Man Ray Trust by SIAE 2019

La mostra quindi intreccia il racconto fotografico e biografico di Man Ray con una più ampia narrazione di contesto: quello degli anni entusiasmanti del dadaismo e surrealismo parigino sulla cui scena si sono mosse tutte le donne fuori dal comune che hanno costellato la vita di Man Ray, non come semplice oggetto delle sue fotografie ma, con le loro personali ricerche fotografiche, come stimolo attivo e fonte di ispirazione profonda nel percorso di crescita artistica dell’autore. Ne è un esempio la dedica esplicita che accompagna in mostra il portfolio Électricité, commissionato a Man Ray da La Compagnie Parisienne de distribution d’Électricité nel 1931: “A Lee Miller, senza il tuo entusiasmo e senza il tuo aiuto, questo album non avrebbe mai visto la luce. Con riconoscenza, Man Ray”.

Man Ray. Electricité, 1931, Portfolio di 10 rayografie
Courtesy Collezione Fondazione MAST Bologna
© Man Ray Trust by SIAE 2019
Man

 

WO | MAN RAY. Le seduzioni della fotografia
a cura di Walter Guadagnini e Giangavino Pazzola

17 ottobre 2019 – 19 gennaio 2020

CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia
via delle Rosine 18, Torino

Info: +39 011 0881150
camera@camera.to
camera.to

Condividi su...
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •