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MILANO | Museo Diocesano | 10 giugno – 30 agosto 2015

Per tutta l’estate, nell’ambito del programma MuDi Contemporanea, a Milano il Museo Diocesano propone la personale dell’artista tedesca Julia Krahn che, per l’occasione, presenta un ciclo di lavori dedicato al tema dell’Ultima Cena.
Questo soggetto sacro rientra nella sua ricerca fin dal 2010 e, con riferimenti alle simbologie e alla liturgia cristiana e senza tralasciare cenni alla storia dell’arte, si compone di varie opere, fotografie, un video, una scultura e una performance.
Soggetto che fa da perno a tutta la mostra è il piccione che, davanti agli occhi del pubblico, subisce un lento processo di trasformazione che lo rende colomba: questo volatile, oggi tanto bistrattato, nell’antichità dei testi del Vecchio Testamento fu preso come simbolo sacro di messaggero divino, allo steso modo della colomba.

Julia Krahn, Die Taube, 2011 © Julia Krahn

Scrive Luca Doninelli nel suo saggio in catalogo:

“Hanno detto che era una colomba, ma forse era un piccione. Si dice che le colombe sono animali più spirituali, ma quando poi quell’uomo – Gesù Cristo – fu catturato si accorsero con raccapriccio che la sua veste era tutta bagnata di sangue. In quel momento non c’era molto di spirituale nel suo aspetto. C’era molto dolore, questo sì, ma il dolore appartiene alla carne. L’anima stessa, nel dolore, sente di essere attaccata alla carne.”

Il video intitolato Taube, riporta il processo di trasformazione di una candida colomba bianca che, istante dopo istante, accompagnata dalla solenne musica della Passione Secondo Matteo BWV 244 di Johann Sebastian Bach, si ricopre lentamente di un colore rosso sangue. Goccia dopo goccia piovute dall’alto, l’animale si mostra come vittima sacrificale.

Julia Krahn, Die Taube, 2011 © Julia Krahn

Il video viene anticipato da una serie di fotografie Polaroid che, dentro a cornici bianche poste nel corridoio d’ingresso del museo a testimoniare alcuni istanti del filmato, Julia Krahn a rifinito con foglia d’oro sul fondo a tessere un’ulteriore simbologia che, oltre a splendore e ricchezza, richiama la luce e la bellezza divina. Nella medesima visione rientra anche la scultura dello stesso colombo, a grandezza naturale, pure coperta di foglie oro nella sua quasi interezza.
Il vescovo della chiesa luterana di Hannover Ralf Meister afferma:

“Nell’arte di Julia Krahn, per lo più creata mediante la fotografia, la percezione estetica diviene secondaria. È un’arte perfettamente allestita e curata, ma attraverso la fotografia essa ci mostra i gesti, le posture e le posizioni che ancora restano immutati. Tali gesti rievocano grandi narrazioni e sembrano raccontarli in modo nuovo e bizzarro. I grandi motivi religiosi sembrano avere un aspetto eterno come fossero ancora in vita.”

Il wallpaper di notevoli dimensioni, presente nella stessa sala, riporta il profilo di una donna che indossa un’ampia e lunga gonna di lino bianca da cui fuoriescono alcune colombe: questo lavoro resta come testimonianza della performance prevista la sera dell’inaugurazione.
Il catalogo, con testi, tra gli altri, di Silvana Turzio, Luca Doninelli e di Ralf Meister, documenta anche le altre opere dell’artista dedicate, come si diceva, a questo ciclo fin dal 2010.

Julia Krahn

10 giugno – 30 agosto 2015
Inaugurazione martedì 9 giugno ore 19.00
e performance ore 20.00 

Museo Diocesano
Corso di Porta Ticinese 95, Milano

Orari: 
fino al 30 giugno dal martedì alla domenica 10.00-18.00; lunedì chiuso
luglio; agosto: apertura serale per dettagli +39 02 89420019 o su www.museodiocesano.it
Ingresso alla mostra libero;
ingresso al museo: intero: €8.00 (martedì €4.00), ridotto €5.00, scolaresche €2.00, gruppi €6.00 

Info: +39 02 89420019
info.biglietteria@museodiocesano.it
www.museodiocesano.it

www.juliakrahn.com

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