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BOLOGNA | CUBO | Fino al 7 giugno 2019

È in corso da CUBO, fino al 7 giugno, la mostra fotografica Leaves of Grass, personale di Angelo Marinelli, vincitore del premio Arteam Cup 2018, a cura di Matteo Galbiati.
Nel panorama della giovane fotografia il lavoro di Angelo Marinelli si pone in quell’area di identità che riconosce i rapporti, gli scambi e le influenze con la pittura: senza rincorrerla, nelle sue immagini Marinelli la evoca, come la poesia di Walt Whitman evoca la connessione di ogni elemento della natura con il tutto.

Angelo Marinelli, Leaves of Grass, veduta della mostra, CUBO Spazio Arte, Bologna

Simbolo centrale in questo progetto di Marinelli è la natura, così come il simbolo centrale nella poesia di Whitman sono le foglie dell’erba, per entrambi, forme di vita basilari che contengono la divinità dell’Universo e che compongono il titolo della mostra. Negli scatti del ciclo Leaves of Grass, Marinelli appare attuare la filosofia di Whitman e alcuni aspetti tipici del Romanticismo inglese come “Armonia” e “Vita organica” attraverso l’esperienza diretta con la natura dei suoi setting in cui figure androgine “gender fluid” sono immerse in una natura rigogliosa (Here the Frailest Leaves of Me #3); in simbiosi con essa (A woman waits for me #4) o in processo di metamorfosi del corpo umano con la natura stessa (Roots and Leaves Themselves Alone #1).

Angelo Marinelli, Leaves of Grass, veduta della mostra, CUBO Spazio Arte, Bologna

Il modello della pittoricità ricorre in Marinelli da molteplici punti di vista: nel tempo dello scatto, che non è quello dello scatto realistico che ripropone la realtà così com’è, ma è il tempo congelato dello scatto all’eternità e del battito della vita; nel pittorialismo della luce e del buio. Tutte le fotografie che compongono questo progetto sono dei notturni dai quali emergono natura e umanità, foglie e corpi, in cui non c’è smaterializzazione concettuale ma un’oggettualità pittorica in cui l’immagine è restituita secondo i canoni tradizionali della bellezza. Come dichiara l’artista «Il progetto è nato dall’esigenza di voler tornare al ritratto classico». Questa mostra da CUBO appare dunque come un’ode all’uomo all’interno della natura, in cui si palesa la possibile assenza di tecnologia che ci riporta in un mondo originario.

Angelo Marinelli, Leaves of Grass, Here the Frailest Leaves of Me #3, (parte di un dittico, sx), 2017, 160×110 cm cad.

Leaves of Grass è il più recente fra i progetti realizzati da Marinelli e si contestualizza all’interno del suo lavoro come frutto di un percorso coerente, in cui la natura manifesta tutta la sua forza e arriva a riprendersi il proprio spazio. In generale rappresenta la necessità del momento presente di ricominciare coscientemente dalla natura e guardare a un futuro che torna alle origini, diverso da quello che ci stiamo lasciando alle spalle. Grazie anche a un allestimento costituito da piante vere e dal suono: brani creati ad hoc da Luca Longobardi generati dalle immagini in mostra, unitamente ai suoni delle mappature dei luoghi degli scatti – comprese anche quelle degli scatti dei progetti precedenti, luoghi abbandonati o surreali come ad esempio Playground – la visita alla mostra diviene un’esperienza immersiva che porta lo spettare a ritrovare emozioni positive.

Angelo Marinelli, Leaves of Grass, Here the Frailest Leaves of Me #3, (parte di un dittico, dx), 2017, 160×110 cm cad.

Leaves of Grass
Mostra di Angelo Marinelli, vincitore del premio Arteam Cup 2018
a cura di Matteo Galbiati

16 aprile – 7 giugno 2019

CUBO
Spazio Arte
Piazza Vieira De Mello 3 e 5, Bologna

Info: www.cubounipol.it

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