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CASTELNUOVO RANGONE (MO) | CRAC | FINO AL 27 NOVEMBRE 2022

di MARIA CHIARA WANG

Chiuso in gabbia, isolato, un Essere ambiguo nella sua essenza e nella sua identità si colloca al centro della scena. Il suo movimento è condizionato da quello del pubblico che decide di avvicinarsi per osservarlo, studiarlo, capirlo. Il dentro e il fuori, la causa e l’effetto, chi osserva e chi è osservato: Jacopo Naccarato sovverte queste dicotomie, annulla le coordinate che determinano le semantiche convenzionali. Il cancello di metallo serve a proteggere chi si trova confinato al suo interno o chi è libero di muoversi all’esterno? Cosa si palesa all’occhio dello spettatore? Qual è la vera natura di questa creatura? Una macchina dalla morfologia familiare attende, osserva silente, invita implicitamente alla sfida. Saremmo in grado di domarla o sarà lei a domare noi? Continua così il ribaltamento dei punti di vista, nell’incertezze si fanno largo nuovi interrogativi. È nell’andare Controtendenza che nascono visioni differenti, è nel pensare fuori dagli schemi che si scoprono prospettive inconsuete dalle quali guardare la realtà. Jacopo Naccarato afferma: «la gente segue la tendenza, l’individuo è controtendenza» proprio a sottolineare l’unicità e la particolarità del pensiero del singolo rispetto a quello della massa.

Jacopo Naccarato, Controtendenza, 2022. Credit Francesco Civiero

Ma l’opera site-specific realizzata da Jacopo Naccarato per il suo solo-show curato da Giorgia Bergantin presso il CRAC di Castelnuovo Rangone, non è rilevante solo come fucina di riflessioni ma anche per essere il risultato del lavoro sapiente delle mani dell’artista che anima i materiali più consueti per questo medium (cartapesta, gesso, resina epossidica, legno, ferro) con un motore elettrico. L’artigianalità, infatti, è un ulteriore elemento distintivo della ricerca dell’artista aretino che procede nella sua pratica grazie all’esperienza accumulata nella stratificazione delle prove ed anche degli errori. È nell’imperfezione e nel fallimento che si nascondono i germi della soggettività e dell’individualità.

Jacopo Naccarato, Controtendenza, 2022. Credit Mauro Terzi

Questo solo-show è il frutto di una sinergia artista-curatrice, di uno scambio costruttivo tra chi realizza l’opera e chi le dà voce. Giorgia Bergantin a tal proposito dichiara: «un dialogo da remoto, uno scambio di messaggi fallimentari, illuminanti, incerti e convincenti, telefonate stimolanti, foto e video in progress. Seguire progetti con l’artista Jacopo Naccarato è un’avventura inattesa, un’esperienza imprevedibile; una crescita professionale iniziata nel 2019 con la mia mostra Assenza Presenza (Palazzo Malmignati, Lendinara RO), proseguita poi con il mio progetto editoriale La prima volta (leggi qui) ospitato nella sezione online di Espoarte, e che si mantiene durevole nel tempo».

 

 

Jacopo Naccarato
Fino a quando potrò ricordarlo
A cura di Giorgia Bergantin

9 ottobre – 27 novembre 2022

CRAC Spazio Arte
Via della Conciliazione 1/D, Castelnuovo Rangone (MO)

Vetrine di artista a fruizione libera

www.jacoponaccarato.com
www.giorgiabergantin.com

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