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L’hashtag/mantra di #iorestoacasa passa il testimone a #iorestoinitalia. Con le dovute cautele e sempre in ottemperanza delle regole e del rispetto, la voglia di tornare a vedere l’arte dal vivo ci spinge in questo viaggio a puntate e per immagini che non prescindono mai dall’anima dei luoghi. Mostre, progetti, installazioni, residenze… Da scoprire sulla direttrice Nord/Sud e viceversa. Per chi potrà muoversi e per chi si ripromette di farlo non appena possibile. In ogni caso: buon viaggio!!!

VALLE D’AOSTA

PHOTOANSA 2019
Forte di Bard
Fino al 4 ottobre 2020
Info:
Associazione Forte di Bard
+ 39 0125 833811
info@fortedibard.it
www.fortedibard.it

La mostra, nata dalla collaborazione tra ANSA e il Forte di Bard, vede tradotto per la prima volta in un progetto espositivo il volume fotografico PHOTOANSA che raccoglie le immagini più significative dell’anno legate ai grandi fatti di attualità in Italia e nel mondo, realizzate dai fotografi dell’agenzia.
In mostra una selezione di oltre cento immagini della quindicesima edizione della pubblicazione relativa all’anno 2019. Dodici le sezioni corrispondenti alle tematiche trattate nel volume, a cominciare dalle elezioni europee che per la prima volta vedono una donna, Ursula von der Leyen, alla guida della Commissione della Ue. Seguono le immagini straordinarie della demolizione del ponte Morandi a Genova, che non fanno passare in secondo piano l’angoscia delle famiglie sfollate dalle loro case e la disperazione dei parenti delle vittime.

©Luca Zennaro, “La demolizione controllata dei piloni 10 e 11 del ponte Morandi”, avvenuta il 26 maggio, a Genova

LANGHE MONFERRATO ROERO (SEDI VARIE)

DAVID TREMLETT. Per Le Langhe
Nuova installazione permanente dal 24 luglio 2020

Tour delle quattro opere: “Cappella del Barolo” a La Morra (CN), “Chiesetta di Coazzolo” a Coazzolo (AT), “Open Space San Maurizio 1619” a Santo Stefano Belbo (CN) e “Per Le Langhe” a Serravalle Langhe (CN)

A Serravalle Langhe in provincia di Cuneo l’artista internazionale David Tremlett ha inaugurato la sua quarta opera in Langa, Per Le Langhe. Nell’occasione, l’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero ha pensato ad un tour delle quattro opere firmate dall’artista britannico: La Morra con la “Cappella del Barolo” (di Sol LeWitt e David Tremlett), la “Chiesetta di Coazzolo” a Coazzolo, l’“Open Space San Maurizio 1619” fino a Serravalle Langhe con “Per Le Langhe”. L’abbellimento della parte moderna, dentro l’ex oratorio di San Michele, situato nel centro del paese, è stato commissionato dal Sindaco Davide Falletto. L’opera è uno straordinario connubio tra arte moderna e arte antica. Infatti, una parte dell’ex oratorio mantiene un ciclo di affreschi quattrocenteschi d’impronta tardo-gotica. La struttura è inserita nel progetto “Chiese a porte aperte” e nella relativa App che permetterà l’accesso all’opera.
Il tour getta le basi per un progetto più ampio dell’Ente Turismo che prevede la creazione di un prodotto turistico legato all’arte contemporanea e al design. Un progetto che permetterà di apprezzare non solo il patrimonio artistico del territorio ma anche paesaggistico, enogastronomico, culturale e della tradizione.

David Tremlett. Ex Oratorio San Michele, Serravalle Langhe 2020

TELLARO (SP)

6 agosto, mon amour |  Silvia Giambrone
a cura di Gino D’Ugo
6 agosto – 21 agosto 2020
FourteenArTellaro

Piazza Figoli, 14  Tellaro (SP)
Info: fb @FourteenArtellaro
fourteenartellaro@gmail.com

Dopo LOTTO di Matteo Attruia continua la rassegna Osare Perdere a cura di Gino D’Ugo per lo spazio FourteenArTellaro con il progetto 6 agosto, mon amour di Silvia Giambrone.
Nel 2013 Silvia Giambrone intraprende un viaggio per Hiroshima, per un incontro, non sa esattamente cosa gli verrà trasmesso dalle persone sopravvissute dalla catastrofe perpetuata nel 1945.
Si dispone al viaggio, all’ascolto dei due Hibakusha, e un’immagine sintetizza un frammento, il senso di un attimo che può cambiare la realtà delle cose. 6 agosto, mon amour per la prima volta viene esposto nella ricorrenza di quell’inesorabile data.
Giambrone ha preso l’immagine dell’orologio di Hiroshima (quello che è stato trovato dopo che la bomba è stata lanciata e che ora si trova nel Museo del memoriale della pace di Hiroshima) e ha spostato la lancetta dei minuti un minuto dopo e ho aggiunto la contrazione della lancetta dei secondi per un secondo, concentrandosi su ciò che può sopravvivere.

6 agosto, mon amour Silvia Giambrone, veduta del progetto da FourteenArtTellaro, agosto 2020

CHIAVARI (GE)

Il Salotto buono. Elena Carozzi e Valentina Giovando
a cura di Mario Commone, Lara Conte e Raffaella Fontanarossa, assessore alla cultura della Società Economica di Chiavari
15 agosto – 13 settembre 2020
Laboratorio della sedia leggera di Chiavari “Guido e Anna Rocca”
Società Economica di Chiavari
col contributo di Regione Liguria
col patrocinio del Comune di Chiavari
orari: venerdì, sabato e domenica dalle 17 alle 20 a ingressi contingentati con mascherina e, preferibilmente, previa prenotazione telefonica al +39 348 8150232
Info:  info@societaeconomica.it
www.societaeconomica.it

Fra design e arte la mostra omaggia la produzione d’eccellenza chiavarese, che con la produzione della sua famosa “sedia leggera” , ha ispirato Giò Ponti e contribuito a creare nell’immaginario collettivo il Made in Italy.
Il Salotto buono racconta il sogno della piccola borghesia italiana negli anni del miracolo economico, racconta di quegli spazi domestici custoditi con grande cura, spesso accessibili solo per le occasioni speciali, racconta di quelle sale dove il tempo sembra essersi fermato.
La mostra è un omaggio al design italiano, all’operato degli artigiani che hanno contribuito al successo del Made in Italy in tutto il mondo. Quinta ideale della mostra Laboratorio della sedia leggera di Chiavari “Guido e Anna Rocca”. Le ambientazioni domestiche, installazioni ambientali, di Elena Carozzi e Valentina Giovando reinterpretano in chiave intensamente evocativa e creativa le atmosfere dell’Italia postbellica.

Elena Carozzi e Valentina Giovando. Salotto Buono

MONDOLFO (PU)

Mondolfo Galleria Senza Soffitto
nell’ambito SYNESTHESIA FESTIVAL III edizione a cura di Filippo Sorcinelli e dell’Associazione PAM -Pro Arte Mondolfo
progetto di arte urbana permanente
Dal 7 agosto 2020
Mondolfo (PU), sedi varie
Info: https://www.synesthesiafestival.it/

Mondolfo Galleria Senza Soffitto è un percorso delle memorie storiche e sociali della città attraverso le foto di Mario Giacomelli e un circuito tematico di street art. Un progetto di arte urbana permanente che si svilupperà e arricchirà nel corso degli anni in tutto il territorio di Mondolfo, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, valorizzando sia le strutture culturali già esistenti, come i musei comunali, la Biblioteca, il centro d’informazione di Villa Valentina, ma soprattutto spazi ed edifici pubblici, strade, muri, marciapiedi e stazioni, allestendo anche dei luoghi espressamente dedicati.
Una selezione di scatti del maestro della fotografia internazionale Mario Giacomelli, di cui PAM – Pro Arte Mondolfo ha ottenuto i diritti, stampati in grandi dimensioni “ri-consacreranno” alcuni luoghi della città di Mondolfo, diventando delle vere e proprie installazioni site specific e permanenti.

Mario Giacomelli, Il teatro della neve, ph Franco Simoncini

ULASSAI (NU)

NARCISA MONNI. Insieme a te non ci sto più
a cura di Davide Mariani
13 agosto – 11 ottobre 2020

Museo Stazione dell’Arte
Ex Stazione ferroviaria, Ulassai (NU)
Orari: dal martedì alla domenica, dalle 9:30 alle 19:30 (orario continuato)
Chiusura settimanale: lunedì
Info: +39 0782787055

stazionedellarte@tiscali.it
www.stazionedellartexperience.com

Dopo il progetto Cuore Mio di Marcello Maloberti, realizzato l’anno scorso in occasione del centenario della nascita dell’artista Maria Lai, in concomitanza con la retrospettiva Tenendo per mano il sole al MAXXI di Roma, e dopo il riallestimento della collezione permanente Fame d’infinito, la Stazione dell’Arte dedica ora una mostra personale alla produzione recente di Narcisa Monni, classe 1981, percorso formativo maturato all’Accademia di Belle Arti “M. Sironi” di Sassari, dove oggi insegna Pittura.
Il distanziamento sociale tradotto con il linguaggio dell’arte: la pandemia sta influenzando il processo creativo di pittori, scultori e musicisti, e il risultato è nelle opere che oggi raccontano il periodo del cosiddetto lockdown. È questo il filo conduttore di Insieme a te non ci sto più, mostra inedita di Narcisa Monni, visitabile dal 13 agosto negli spazi museali della Stazione dell’Arte di Ulassai. La rassegna, curata dal direttore Davide Mariani, con il supporto del Comune di Ulassai, della Fondazione di Sardegna e della Regione Autonoma della Sardegna, si compone di oltre quaranta opere inedite realizzate dall’artista negli ultimi mesi ed esposte per la prima volta al pubblico. Dal buio del confinamento, la mostra di Monni.

Narcisa Monni, E si svegliarono innamorati

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