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L’hashtag/mantra di #iorestoacasa passa il testimone a #iorestoinitalia. Con le dovute cautele e sempre in ottemperanza delle regole e del rispetto, la voglia di tornare a vedere l’arte dal vivo ci spinge in questo viaggio a puntate e per immagini che non prescindono mai dall’anima dei luoghi. Mostre, progetti, installazioni, residenze… Da scoprire sulla direttrice Nord/Sud e viceversa. Per chi potrà muoversi e per chi si ripromette di farlo non appena possibile. In ogni caso: buon viaggio!!!

ROVERETO (TN)

Carlo Benvenuto. L’originale
Da un’idea di Vittorio Sgarbi
A cura di Gianfranco Maraniello con Daniela Ferrari, Chiara Ianeselli
Mart, Rovereto
27 giugno – 18 ottobre 2020

Oltre 60 opere realizzate nell’arco di vent’anni sempre e solo nella casa di famiglia. Protagonisti oggetti e ambienti domestici che compongono un silenzioso e sospeso autoritratto.

veduta della mostra Carlo Benvenuto. L’originale, Mart, Rovereto. Foto: Alessandro Nassiri

“Nelle mie opere il tempo è circolare, tutto ritorna. Per esempio attendo la luce giusta perché so che arriverà, se non oggi verrà domani. Io non voglio ombre, descrivono troppo e suggeriscono un mistero che non mi interessa. Ma se l’ombra diventa materia, diventa presenza solida nello spazio, specularmente a quello che intendeva Medardo Rosso “niente è materiale nello spazio”, allora può interessarmi”.

Oltre 60 opere realizzate nell’arco di vent’anni sempre e solo nella casa di famiglia. Protagonisti oggetti e ambienti domestici che compongono un silenzioso e sospeso autoritratto.

http://www.mart.tn.it/benvenuto
Scopri le altre mostre in corso e i progetti estivi del Museo Mart: http://www.mart.trento.it/estate2020


BONDO  (Sella Giudicarie)

the primacy of perception. un altro paesaggio
Giulia Dall’Olio Jacopo Mazzonelli
a cura di Jessica Bianchera
in collaborazione con Mart – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto
Coordinamento organizzativo Federico Mazzonelli: federicomazzonelli@yahoo.it

Chiesa di San Barnaba
Bondo (Sella Giudicarie)
7 agosto – 13 settembre 2020
mar – sab h10.30-12.00 | 17.00-19.00 | 20.00-22.00

dom h10.30-12.00 | 16.00-19.00 | 20.00-22.00

The primacy of perception
. Un altro paesaggio si inserisce nell’ambito dell’ampia azione di diffusione artistica sul territorio che la Chiesa di San Barnaba a Bondo (Sella Giudicarie) assolve dai primi anni Duemila, anche grazie alla sinergia e alla collaborazione tra l’amministrazione comunale e importanti realtà del mondo dell’arte contemporanea, come il Mart – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, che nel 2018 aveva portato in questi spazi i capolavori di tre artisti storici come Richard Long, Eliseo Mattiacci, Dacia Manto Asterina con la mostra Uomo, Natura, Cosmo e che ora patrocina un nuovo progetto espositivo interamente dedicato a due figure emergenti della ricerca artistica contemporanea: Giulia Dall’Olio e Jacopo Mazzonelli.

Jacopo Mazzonelli, Coro, 2018_copricapi, elementi di partiture in ottone, 35x210x4 cm_courtesy Studio G7, Bologna

ROCCA DI ANGERA (VA)

Fantastic Utopias
a cura di Ilaria Bonacossa in collaborazione con Galleria Continua

Artisti: Jonathas De Andrade, Berlinde De Bruyckere, Carlos Garaicoa, Antony Gormley, Shilpa Gupta, Ilya & Emilia Kabakov, Zhanna Kadyrova, Sabrina Mezzaqui, Michelangelo Pistoletto, Ornaghi & Prestinari, Kiki Smith, Hiroshi Sugimoto, Pascale Marthine Tayou, Ai Weiwei, Chen Zhen.

Fino al 27 settembre 2020

Ala Scaligera, Rocca di Angera (VA)
Orari: tutti i giorni dalle ore 12.00 alle 17.30, ultima visita.
(In alcuni periodi la chiusura del museo potrebbe subire variazioni, per informazioni sempre aggiornate consultare www.isoleborromee.it)

Le opere d’arte contemporanea di 15 artisti internazionali esposte ell’ambito del progetto artistico promosso dai Principi Vitaliano e Marina Borromeo Arese negli spazi restaurati dell’Ala Scaligera all’interno del castello angerese. Il fantastico, relegato dall’Ottocento al mondo dell’infanzia, diventa il mezzo per infrangere le convenzioni e immaginare ciò che sembra impossibile e sconosciuto. Ciascuna di queste opere usa il fantastico per parlare di utopie fantastiche in cui la società e le sue idiosincrasie si trasformano. Questi artisti testimoniano come immaginare una realtà alternativa offra il primo passo per raggiungerla. La mostra nasce dal presupposto che nel nostro mondo post-reale, in cui conflitti, crisi politiche e ambientali sembrano susseguirsi senza sosta, il fantastico e la sua rappresentazione sono tornati al centro delle riflessioni contemporanee.

Fantastic Utopias – SABRINA MEZZAQUI ‘Il mantello della Regina delle Nevi’ 2014, paper, pearls, thread, variable dimensions (h. 200 cm about). Courtesy: GALLERIA CONTINUA. Photo Andrea Rossetti

LATRONICO (PZ) – A CIELO APERTO

Fonte&Poe. Di pietre e mani
Laboratorio

7 – 12 agosto 2020, ore 17.00 – 19.00

Spazio Maturo, via Dante Alighieri, 119, Latronico (PZ)

Anteprima performance e presentazione pubblica del progetto
12 agosto 2020, ore 22.00

Piazza della Libertà (piazzetta San Giovanni)
Latronico (PZ)

L’Associazione culturale Vincenzo De Luca ha avviato da novembre 2019 Stato in luogo, un nuovo programma di residenze curato da Giovanni Viceconte. Questo progetto vuole dare continuità alle tante e diversificate attività di A Cielo Aperto, che da anni vede Latronico protagonista nell’ambito dell’arte contemporanea, con un’attività di ricerca e sperimentazione.
Stato in luogo #1 ha ospitato il duo artistico Fonte&Poe – Alessandro Fonte (Polistena, 1984) e Shawnette Poe (Varsavia, 1980) – coppia nella vita e nel lavoro, di base a Berlino. Durante la loro residenza, gli artisti hanno avuto modo di conoscere il territorio e i suoi abitanti, cosa che li ha portati a elaborare Di pietre e mani, un laboratorio e una performance che indaga il rapporto tra la comunità e il territorio e pone la dimensione rituale e collettiva in un processo di trasformazione artistica.

Fonte&Poe, Di pietre e mani, A Cielo Aperto, 2020

L’intervento è articolato in due esercizi con la comunità: un laboratorio e un’azione performativa. Il laboratorio si muove dall’intersezione tra arte partecipata e design e indaga la possibilità dei residui di lavorazione della pietra attraverso una serie di tentativi di manipolazione, volti a trasformare uno scarto, nobile e antico, in pezzi che incorporano le tracce di chi li ha creati.
L’azione performativa indaga il rapporto tra il tempo vitale dell’uomo e quello di formazione della roccia, nonché il loro rapporto in bilico tra fascinazione e antropizzazione e tecniche di lavorazione.
Un’azione collettiva, sui meccanismi di trasmissione della memoria e i processi di abbandono e ritorno. Interrogativo ontologico formulato in una fase di transizione, quella di un tempo presente che cerca nelle pieghe sopravvissute del passato un’attuale rilettura di dati culturali, allo stesso tempo scomparsi e vivi.
La partecipazione agli eventi è gratuita, i partecipanti dovranno rispettare il distanziamento fisico e le altre misure anti-Covid19.
http://www.associazionevincenzodeluca.com/progetti/Fonte_Poe/dipietreemani.htm

Associazione culturale Vincenzo De Luca
Vico Settembrini 2 – Latronico (PZ)

+39 0973 858896 – +39 339 7738963

associazionevincenzodeluca@gmail.com
www.associazionevincenzodeluca.com

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