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Rijeka (Croazia) | MMSU di Rijeka | 12 giugno – 10 luglio 2020

intervista a ANDREA CONTIN di Livia Savorelli

Nell’inconsueta cornice di un palcoscenico effimero – l’unico possibile in tempi di quarantena – il progetto CORPI SUL PALCO ha avuto la capacità di fungere da incubatore di dinamiche spontantee di reazione alla reclusione domestica, facendo sorgere nuove narrazioni.
Un progetto dinamico, attivato e stimolato dal curatore e artista Andrea Contin, che ha portato gli artisti invitati a “reagire raccontando con un’azione il pezzo di mondo che li circondava nel tempo in cui ci si trovavano a viverlo”.
Quello che, agli esordi del progetto, doveva portare gli artisti performativi a confrontarsi con il palco e con una fruizione di stampo teatrale dell’azione da parte del pubblico, nel momento della loro stessa negazione, diviene nuova sfida da affrontare negli spazi accessibili della quarantena: la casa, il giardino, il tetto di un palazzo o il campo più vicino. La parola ad Andrea Contin…

Ivo Bonacorsi, Untitled “d’après Joseph Beuys Felt- tv 1970” ( 2005-2020). Courtesy l’artista e Corpi sul palco

Il progetto CORPI SUL PALCO è il secondo capitolo di CORPI SUL PALCO che si è svolto, nel dicembre 2019, negli spazi di Teatro Linguaggicreativi a Milano. Come nasce l’idea della rassegna e con quali obiettivi? Come hai operato la scelta degli artisti invitati?
La rassegna è nata dall’incontro con Teatro Linguaggicreativi, una splendida realtà attiva a Milano nella promozione delle arti sceniche in tutte le sue forme. Con Ilaria Piccardi, artista della rassegna e allora coinvolta nelle attività del teatro, assieme ai fondatori Paolo Trotti e Simona Migliori, è nata l’idea di mettere gli artisti delle arti visive, abituati alla performance in un contesto molto diverso da quello scenico, di fronte alla sfida della quarta parete e di un pubblico attento e sicuramente più severo di quello più accomodante a cui siamo abituati. Ho quindi invitato gli artisti seguendo un principio di prossimità sistemica, muovendomi tra i miei contatti diretti e spostandomi ai loro, coinvolgendo artisti affermati assieme a giovani esordienti. L’entusiasmo con cui hanno risposto tutti è stato secondo solo alla qualità del risultato, intenso e profondo oltre ogni aspettativa. Nessuna velleità ci ha mosso, se non la voglia di creare un contesto che permettesse la libera circolazione di energie e idee, in un Hic et nunc che ha dato risultati inaspettati e per questo ancora più solidi e, speriamo, duraturi.

Simone Berti, Isemberga, 2020. Courtesy l’artista e Corpi sul palco

Il lockdown e la quarantena che ne è conseguita hanno modificato l’evoluzione del progetto e la sua presentazione nel Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Rijeka in Croazia, aprendo una attualissima riflessione sull’adattabilità della pratica artistica quando sopraggiungono cause esterne che la limitano fisicamente e mentalmente. Quale input hai sentito di condividere  con gli artisti, in qualità di curatore del progetto ma anche di artista tu stesso?
In realtà la quarantena non è stata un limite al progetto ma il vero e proprio deus ex machina che ne ha permesso l’evoluzione. Di fronte alla paradossale situazione in cui ci siamo trovati, ho pensato che non si potesse giacere inermi di fronte agli eventi. Così, da artista, ho sentito gli altri artisti, chiedendo loro di reagire raccontando con un’azione il pezzo di mondo che li circondava nel tempo in cui ci si trovavano a viverlo. Le tre unità aristoteliche si affermano anche in un garage o in cima a un albero, e il messaggio corale che ne è giunto è stato lampante: la creatività vince su tutto, soprattutto quando è stimolata da una necessità così impellente e così povera di mezzi. Il passaggio al MMSU di Rijeka è stato pressoché una conseguenza karmica dell’enorme quantità di energie messe in moto e l’invito del direttore Slaven Tolj è arrivato con la stessa naturalezza con cui è nata la rassegna, permettendo il ritorno delle opere alla loro collocazione naturale e chiudendo così un cerchio che per noi è stato niente di meno che un salto mortale.

Nicolò Bruno, Residenza-Resistenza, 2020. Courtesy l’artista e Corpi sul palco

Pensando a come è stata declinata da questi artisti la modalità del fare artistico, limitata all’ambiente domestico, hai trovato delle diversità di approccio/stilistiche rispetto alla pratica abituale? C’è qualche progetto che ti ha colpito in particolare?
Ho sicuramente i miei gusti ma altrettanto sicuramente non farò mai una classifica: per me Corpi sul palco è una configurazione gestaltica che assomiglia alla mia idea di opera d’arte in divenire, un’entità unitaria e frammentata, collettiva e autoriale, fluida e solida assieme, somma di opposti che porta ad altro da sé. In quest’ottica non esiste la coerenza se non nell’incoerenza, perché il filo che unisce la ricerca di un artista è l’artista stesso e l’apparente lontananza dall’estetica consueta, quando si manifesta, è in realtà il racconto di un vicinissimo frammento di realtà solitamente nascosto ma altrettanto vivo. Vanno considerate poi le possibilità offerte in questo caso dalla registrazione di un’opera fruibile in differita combinata alla presentazione della stessa opera in diretta, che ha permesso agli artisti di sperimentare idee estemporanee, assenze, apparizioni, trasparenze, evocazioni, atti onirici, reazioni acute o qualsivoglia tavolozza emotiva ed espressiva. L’ambiente domestico, semmai, ha amplificato l’approccio abituale costringendo gli artisti a una resa dei conti con le proprie capacità, con la propria struttura di pensiero logico ed euristico, con la profondità del proprio fare artistico. E questa direi che, per tutti, è stata una battaglia vinta.

Andrea Contin, Hommage à Jérôme Bel, d’apres Pistoletto, 2020. Courtesy l’artista e Corpi sul palco

L’impossibilità di utilizzare il palco, ovvero di attivare dal vivo una pratica performativa, efficacemente evocata dalla cancellazione di “sul palco” nel titolo, apre anche un’altra importante riflessione riguardante la fruibilità da parte del pubblico della pratica performativa in tempi di distanziamento sociale, utilizzando gli strumenti che la tecnologia ci offre…
Per dare un senso al palco barrato, e fare quindi in modo che non ci si trovasse di fronte all’ennesima mostra online in forma di surrogato di realtà, ho pensato di trasporre modi e tempi del teatro in un contenitore diverso, dando così risalto al contenuto anziché al contenitore. Le due serate di Corpi sul palco si sono aperte all’ora stabilita e hanno visto il susseguirsi delle performance in video, una dopo l’altra, per circa un’ora di spettacolo a sera. In questo modo la presenza del pubblico si è distratta dal monitor per entrare in una scansione temporale avvincente, che ha permesso alla combinazione di realtà fisica e rappresentazione elettronica di catapultare autori e pubblico in un territorio intermedio, in un altrove tutto da esplorare. L’invito al Museo, legato a Rijeka 2020 – Capitale Europea della cultura, è il risultato di questa fascinazione narrativa rivelatasi così efficace, ed è l’evento che ha permesso alle opere di reimpossessarsi delle energie del luogo in cui sono esibite, dell’energia di quei muri, di quel progetto culturale e di questo momento presente in tutta la sua oggettività, drammatica e inquietante ma certamente densa di prospettive.

Chiara Gambirasio, Eccessiva, eccedente primavera (Zenit), 2020. Courtesy l’artista e Corpi sul palco

CORPI SUL PALCO
Performance da casa in tempo di quarantena

a cura di Andrea Contin
in collaborazione con Teatro Linguaggicreativi

12 giugno – 10 luglio 2020

Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Rijeka
Krešimirova 26c, Rijeka

Artisti: Simone Berti | Ivo Bonacorsi | Sergio Breviario | Nicoló Bruno | Nemanja Cvijanović | David De Carolis | Giuseppe De Mattia | Andrea Di Cesare | Simone Falso | Cleo Fariselli | Flavio Favelli | Luca Francesconi | Chiara Gambirasio | Daniel Gonzalez | Katarzyna Kozyra | H.H. Lim | LIUBA | Natalia L.L. | Michele Mariano | MASBEDO | Simona Migliori | Ruben Montini | Giovanni Morbin | Andrea Nacciarriti | Elena Nemkova | Giancarlo Norese | Silvia Pastoricchio | Pawel und Pavel | Ilaria Piccardi | Giusy Pirrotta | Aronne Pleuteri | Luigi Presicce | Giovanna Ricotta | Sara Rizzi | Camilla Rocchi e Riccardo Sebastiani | Alessandro Sciarroni | Marinella Senatore | Paolo Trotti | Anna Ulivi | Enzo Umbaca | Marcella Vanzo | presenta Andrea Contin

www.corpisulpalco.com
https://mmsu.hr/

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