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Ponticelli Sabino, Scandriglia (RI) | Casa Appennino | Dal 7 ottobre 2023

Intervista ad ANGELO BELLOBONO e CARLA CIATTO di Tommaso Evangelista 

Nel cuore dei Monti Lucretili, un suggestivo scrigno di natura e cultura, si cela un progetto dal valore intrinseco che intreccia i fili dell’ecologia, dell’arte e del benessere psicofisico, tracciando una nuova via per connettere l’uomo alla sua terra e al suo passato. Casa Appennino, ideata dall’artista e guida escursionistica Angelo Bellobono e dall’insegnante di yoga e futura guida escursionistica Carla Ciatto, si erge come un faro di consapevolezza ambientale e creatività interdisciplinare in una regione ricca di storie millenarie e tesori naturali.
In un’epoca in cui la connessione tra l’umanità e la natura sembra sgretolarsi sempre di più, Casa Appennino rappresenta un’oasi di rinascita. Questo luogo incantato non è solamente una residenza artistica, ma una dimora che abbraccia la bellezza e la fragilità del paesaggio appenninico. Qui, la natura selvaggia dei Monti Lucretili e le creazioni artistiche si fondono in un abbraccio armonioso con il cammino e lo yoga, offrendo spazi per la contemplazione, l’apprendimento e la riflessione.
Nelle domande seguenti, esploreremo più a fondo il mondo di Casa Appennino attraverso le idee dei fondatori, e il loro impegno a promuovere la sostenibilità, la cultura, e il dialogo con la comunità locale. Scopriremo come questo progetto ambizioso intende alimentare la connessione tra arte e natura, tra passato e presente, e come si propone di gettare un ponte tra il nostro mondo frenetico e l’essenza primordiale di queste montagne.

Casa Appennino, Angelo Bellobono e Carla Ciatto

Quali sono i principali obiettivi che sperate di raggiungere con Casa Appennino in termini di coinvolgimento della comunità e promozione del patrimonio ambientale e culturale?
Il nostro intento, in parte già avviato, è quello di rendere visibili i valori intrinseci ampiamente presenti nel territorio e generarne di nuovi attraverso le pratiche e le competenze che ci rappresentano: l’arte, l’escursionismo, la natura e lo yoga. Parlare di valori intrinseci è fondamentale in un contesto attuale dove, la stragrande maggioranza dei valori è di tipo strumentale e finalizzato all’ottenimento di obiettivi prefissati, immediati e non sempre duraturi. La costruzione delle relazioni parte da tanti gesti, dalla gentilezza, dal saluto, dall’ascolto quotidiano, atti che oggi definirei rivoluzionari nella loro semplicità. Lasciare che il senso scorra indefinito tra le pieghe della vita, delle azioni e dei pensieri e si raccolga in ampolle da condividere e in cui attingere. Divenire un piccolo presidio stabile, in grado di offrire proposte di carattere culturale, ambientale e cura di se stessi e del territorio è estremamente importante nelle aree rurali interne, senza decantare verità assolute, spesso peggiori delle menzogne.

Casa Appennino

Come sperate che Casa Appennino possa contribuire alla promozione e alla valorizzazione dell’Appennino come luogo di connessione tra natura, cultura e comunità?
L’ Appennino costituisce un ampia porzione del territorio italiano, che con le aree alpine arriva a rappresentarne il 60%. Di natura ce n’è, di cultura anche, magari da canalizzare e interpretare, di comunità invece non ne sono rimaste molte. Bisogna fare molta attenzione a preservarle, coinvolgendo le persone in progetti che stimolino visioni attraverso attività in cui possano riconoscersi, ma mai banali. Attività diverse che dialogano tra loro, per evitare eccessive specificità che creano diffidenza, autoreferenzialità e allontanamento, o indifferenza. Sicuramente è importante partire dalle scuole attivando laboratori di consapevolezza ambientale e culturale attraverso escursioni, attività artistiche, psicomotorie e sportive, in cui il corpo, i sensi e le relazioni con la natura e gli altri costruiscano alternative sane e inedite per molti ragazzi, che ormai si relazionano al mondo quasi esclusivamente via web. In tutto questo diventa importante confrontarsi costantemente con chi già opera sul territorio, per realizzare percorsi condivisi e più solidi. Poi, come detto sopra, sapere che in paese c’è un luogo in cui fare yoga, organizzare passeggiate, fare laboratori d’arte, vedere mostre è estremamente importante e già molti stanno partecipando.

Casa Appennino

Quali sono le principali iniziative o eventi che avete pianificato per coinvolgere la comunità locale e far conoscere Casa Appennino ai residenti dei Monti Lucretili?
Oltre alle iniziative in programma, è già cominciato da tempo un corso di yoga al quale partecipano alcuni residenti, sono stati ripuliti e rintracciati alcuni sentieri con alcuni segnali in forma di opere lungo il percorso, si è svolta una giornata dedicata alle attività che contraddistinguono Casa Appennino coinvolgendo anche dei produttori agricoli locali per far degustare i loro prodotti.
Abbiamo poi in cantiere una serie di laboratori con le scuole elementari e medie finalizzati alla realizzazione di una mostra e di un libro d’artista dedicato al Parco dei monti Lucretili; una serie di weekend con focus tematici, come seminari di yoga, cammino, laboratori d’arte. Tra ottobre e novembre ospiteremo per un weekend la Scuola di libero disegno di Santa Rosa di Francesco Lauretta e Luigi Presicce e un laboratorio sulla realizzazione dell’inchiostro ferro gallico con l’artista Fabio Mariani. Ma intanto segnatevi la data del 7 ottobre, sarà il giorno in cui inaugureremo Casa Appennino e che segna la fine della campagna di raccolta fondi lanciata su Eppela al seguente link: https://www.eppela.com/projects/10335
Avete quindi circa 15 giorni di tempo per sostenere queste e le future attività di residenza, contiamo su di voi.

Casa Appennino

Parlate di residenze interdisciplinari. Potete condividere qualche dettaglio su come funzioneranno queste residenze e quali tipi di artisti o professionisti intendete ospitare?
Per residenze interdisciplinari intendiamo non esclusivamente una residenza d’artista, ma una residenza che accoglie artisti, guide di montagna e insegnanti di yoga e di volta in volta altre figure che si renderanno necessarie al focus tematico. Dal punto di vista artistico particolare attenzione sarà data alla pittura, ma non in modo esclusivo. Avranno durata variabile in base ai processi che si attiveranno e per ora saranno ad invito. Ogni residenza comincerà con una decisione condivisa sulla scelta degli invitati, poi con una presentazione del progetto alla comunità, il suo svolgersi e vari momenti di restituzione e confronto fino alla presentazione degli esiti finali. Stiamo già lavorando alla prima che comincerà in primavera.

Avete in programma di collaborare con altre organizzazioni o progetti simili nella zona per promuovere la cultura, l’arte e la conservazione dell’ambiente?
Assolutamente sì, saremo ben felici di collaborare per esempio con il Collettivo dell’Aquila Reale, una realtà straordinaria nel versante montano opposto al nostro. Ma vorremmo anche attuare un programma di scambio con varie realtà italiane.

Casa Appennino – Angelo Bellobono, Carla Ciatto

Qual è la vostra visione a lungo termine per Casa Appennino? Come sperate che il progetto si sviluppi e contribuisca alla comunità nel corso degli anni?
Essendo Casa Appennino anche la nostra casa, abbiamo sicuramente una proiezione a lungo termine. Garantire lo svolgersi delle attività con regolarità nel tempo è il nostro obiettivo. La realizzazione di un anello escursionistico a tappe ben strutturato tra i comuni dei monti Lucretili con strutture in grado di ospitare gli escursionisti, attiverebbe una microeconomia non trascurabile. Allo stesso tempo la realizzazione di un museo diffuso, all’aperto, nelle case degli abitanti che vorranno adottare un’opera e in eventuali spazi pubblici disponibili, rappresenta un nostro obiettivo. Distribuire benessere psicofisico e consapevolezza attraverso la natura, l’arte e lo yoga è sicuramente ciò a cui aspiriamo.
Comprendere che Noi Siamo Natura è fondamentale per non sentirla estranea e lontana.

 

APPUNTAMENTO sabato 7 ottobre
Dopo una lunga estate dedicata ai lavori di ristrutturazione degli spazi abitativi e lavorativi, alla realizzazione di un sentiero tematico tra arte e storia e alla sistemazione di altri percorsi, alle attività esperienziali libere e gratuite condivise con partecipanti esterni e con parte degli abitanti di Ponticelli Sabino, sabato 7 ottobre Casa Appennino inaugura ufficialmente. La partecipazione a tutte le attività sarà libera e gratuita con prenotazioni obbligatorie entro il 5 ottobre: Angelo Bellobono  artista e guida Gae Lagap +39 338 8135688 – abellobono@gmail.com e Carla Ciatto insegnante di yoga +39 347 2619609 – carlaciatto@gmail.com


Casa Appennino
è un presidio culturale e ambientale del territorio che accoglierà, attiverà, promuoverà e sosterrà tanti progetti.
Il 6 ottobre si chiuderà la raccolta fondi sulla piattaforma Eppela, attivata proprio per poter sostenere le residenze interdisciplinari di artisti, guide, insegnanti di yoga e altre figure via via necessarie, i laboratori con le scuole e con la collettività, i lavori di cura dei sentieri, la realizzazione di un museo diffuso nel paese e gli eventi di presentazione, restituzione ed incontro.
Questo il link ancora attivo per chi vuole far parte di Casa Appennino: https://www.eppela.com/projects/10335

 

Info: https://www.casaappennino.it/65/il-progetto
www.angelobellobono.com
www.carlaciatto.com
www.atlasnowproject.com

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