TERMOLI (CB) | MACTE – Museo di Arte Contemporanea | Fino al 15 maggio 2022
di TOMMASO EVANGELISTA
Una riflessione sull’ecologia dal punto di vista ambientale, sociale e mentale è il mood della nuova mostra del MACTE, LE 3 ECOLOGIE, collettiva declinata attraverso le opere di 11 artisti di diversa provenienza e prima mostra a cura della Direttrice Caterina Riva.
Il progetto, che riprende il saggio del 1989 del filosofo francese Felix Guattari, vuol porsi come una sorta di prontuario per i nostri tempi complessi, segnati da cambiamenti, anche estetici, rapidissimi e non privi di implicazioni sociopolitiche. Ecosistemi naturali e artificiali mai come ora convivono sul sottile limite di un collasso in quanto le ingerenze delle attività antropiche sembrano minare strutture ed equilibri millenari. Come scrive il filosofo «Le formazioni politiche e gli organi esecutivi sembrano totalmente incapaci di cogliere questa problematica nell’insieme delle sue implicazioni. Benché recentemente abbiano iniziato a prendere parzialmente coscienza dei pericoli più visibili che minacciano l’ambiente naturale delle nostre società, in genere si accontentano di affrontare il terreno delle nocività industriali, e ciò unicamente in una prospettiva tecnocratica, mentre soltanto un’articolazione etico-politica – che io chiamo ecosofia – fra i tre registri ecologici (quello dell’ambiente, quello dei rapporti sociali e quello della soggettività) sarebbe capace di far adeguata luce su questi problemi».
La problematica dell’ecosofia, dalle soglie di un imminente metaverso, appare questione quanto mai cruciale nella definizione di nuovi parametri artistici capaci di transitare dal relazionale umano all’ingerenza dell’ambiente, in un tentativo di vincere la scarsa resilienza delle nostre economie nazionali. Del resto, i recenti lockdown hanno dimostrato quanto esse siano invasive e non affatto indispensabili per la Terra, capace di rigenerarsi dalla dissoluzione. Questo complesso sistema di spunti, che costruisce nuovi legami estetici, determina azioni creative parimenti articolate e che la collettiva cerca di documentare dai limiti di un momento storico che possiamo considerare tra i più chiari esempi di interconnessione tra le tre ecologie. Il museo MACTE, forte della sua vocazione di ricerca e di ponte sui bordi del Mediterraneo, presenta visioni che appartengono a lotte di sopravvivenza del passato, del presente e del futuro. Gli artisti con le loro opere tracciano mappe eccentriche che si spingono fino al Pacifico e all’Artico, delineando contesti ambientali ibridi e mutevoli che stimolano le nostre percezioni.
Dalla Nuova Zelanda, Tusalava di Len Lye, un’animazione realizzata nel 1929, che disegna come in una danza gli inizi della vita da cellula fino ad organismi complessi. Whutarr, Saltwater Dreams, video realizzato da Karrabing Film Collective, ci porta nei Territori del Nord dell’Australia dove le comunità Indigene ribadiscono il loro legame simbiotico con la natura. L’artista svizzero Micha Zweifel, con i pannelli di gesso intagliati che compongono Kalendar, scandisce un tempo di lavoro e di manualità mentre la scultura Ipogea di Piero Gilardi, artista e attivista precursore delle tematiche ecologiche, ci porta in una caverna dove scorre un fiume. I disegni speculativo-naturalistici di Nicola Toffolini dialogano con il wallpaper d’artista di Francesco Simeti, che porta sulla superficie arbusti della storia dell’arte. E ancora, la pittura stratificata di Francis Offman che realizza collage astratti con materiali di riuso che portano con sé tracce di migrazioni, le cianotipie e le sculture ispirate da paesaggi marini di scarto di Jonatah Manno, la serie fotografica di Silvia Mariotti Boutade, nata in pandemia quando l’artista ha creato nuove immagini attingendo dal suo archivio, non potendosi muovere da casa. Wild Relatives, documentario realizzato da Jumana Manna, segue una semenza agricola dalla Siria alla Norvegia, attraversando sfide climatiche e di sopravvivenza legate a condizioni socio-economiche in continua mutazione. Matilde Cassani interviene sulla modulazione della luce naturale che penetra in diversi spazi del museo di Termoli.
Opere fluide per tempi complessi le quali partendo da tematiche ambientali determinano la necessità dell’emozione e dell’empatia. Può essere l’arte una quarta ecologia?
LE 3 ECOLOGIE
a cura di Caterina Riva
una riflessione sull’ecologia dal punto di vista ambientale, sociale e mentale con opere di
Matilde Cassani, Piero Gilardi, Karrabing Film Collective, Len Lye, Jumana Manna, Jonatah Manno, Silvia Mariotti, Francis Offman, Francesco Simeti, Nicola Toffolini e Micha Zweifel
La mostra è stata realizzata con il supporto di Pro Helvetia, Fondazione svizzera per la cultura
5 febbraio – 15 maggio 2022
MACTE – Museo di Arte Contemporanea di Termoli
via Giappone – Termoli (CB)
Info: +39 0875808025
info@fondazionemacte.com
www.fondazionemacte.com