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BOLOGNA | Studio Legale de Capoa | 25 novembre 2023 – 20 gennaio 2024

di TOMMASO EVANGELISTA

Lo scorso 25 novembre lo Studio Legale de Capoa di Bologna si è trasformato in un luogo di incontro per l’arte contemporanea, inaugurando la mostra dal titolo suggestivo La Trappola del Tempo di Luciano Sozio. L’esposizione, curata da Angela Madesani, promette di immergere il pubblico in un mondo pittorico di ricerca silente, ispirato dalla tradizione e alimentato dall’amore per il dettaglio.

L’idea di trasformare uno studio legale in un luogo espositivo è nata dalla passione per l’arte del proprietario, Antonio de Capoa, che insieme a sua figlia Maria Flaminia e ad altri colleghi, ha voluto aprire le porte del loro spazio quotidiano all’esplorazione di nuovi mondi attraverso l’arte contemporanea. La mostra, prima del ciclo di mostre dal titolo Délibáb, un termine ungherese che nella nostra lingua significa miraggio, rappresenta una sfida affascinante in cui l’arte cerca di infiltrarsi in un contesto destinato ad altri scopi, aprendo un dialogo tra la creatività e l’ordinario.

La trappola del tempo, veduta della mosta, foto: Luciano Sozio

Per la curatrice Angela Madesani la pittura di Sozio è una ricerca silente, appassionante e metodica, che richiede uno studio approfondito per essere compresa nella sua interezza. La mostra non aspira a essere un’esposizione antologica, ma piuttosto un saggio puntuale del lavoro dell’artista, il quale sfida le definizioni tecniche convenzionali per mostrarsi in una complessità di forme rare nel panorama attuale. La sua pittura attinge alle radici della tradizione, richiamando la “poesia dei minimi” di Piero della Francesca; tuttavia, il suo approccio metodico e il suo controllo totale su ogni dettaglio evidenziano una contemporaneità che si svincola dalle categorie convenzionali.

Luciano Sozio, Fly Traps 069, 2022, Pigmenti e acrilico su tela

L’esposizione presenta opere provenienti dalle serie più recenti: Fly Traps e The Hunter. La prima, ispirata a un ricordo d’infanzia, offre una riflessione sul tempo e sulla sua percezione. “The Hunter” invece mostra una serie di still life che catturano l’attesa e la precarietà dell’esistenza umana in una vaga poetica dell’instabilità che utilizza oggetti della memoria come grimaldelli di un inatteso presente.

Sozio adopera oggetti comuni come corpi viventi, trasformandoli in nature morte-vive che congelano il tempo. La precarietà emerge nei dettagli: una sedia appesa in bilico, simboleggiando l’attesa e la possibilità di cambiamento, ci trasmette un senso di indeterminatezza; o un bicchiere tenuto bloccato da un filo; un vaso o un drappeggio decontestualizzati dal contesto. L’esposizione si trasforma pertanto in una riflessione sulla trappola del tempo, che l’artista cerca di sfuggire attraverso la creazione di opere mentali che coinvolgono lo spettatore. Sozio, consapevole della precarietà dell’esistenza, lascia al pubblico il compito di trovare il senso. L’esibizione diventa così un’esperienza interattiva, dove lo spettatore è chiamato a completare il significato, interpretando la poetica dell’instabilità e aprendosi a nuove prospettive sulla vita e sulla morte.

Luciano Sozio, Fly Traps 019, 2019, Pigmenti e acrilico su tela

La Trappola del Tempo si presenta come un’opportunità per entrare nell’universo pittorico di Luciano Sozio, dove la pittura si intreccia con le infinite possibilità dell’essere, sfidando le aspettative e aprendo le porte a una riflessione più profonda sulla fugacità del tempo e sulla complessità dell’esistenza umana.

 

Luciano Sozio. La trappola del tempo
a cura di Angela Madesani

25 novembre 2023 – 20 gennaio 2024

Studio Legale de Capoa
Via Petrarca 2, Bologna 

Info: +39 0516232255
mail@decapoa.com
https://www.decapoa.com/

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