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Nell’ambito di A Socially Engaged Drink, una serie di incontri ispirati alla pubblicazione “Paesaggio con Figura. Arte, sfera pubblica, trasformazione sociale” e dedicati a temi e case studies, Gennaro Castellano, artista e responsabile di Reporting System, Marianna D’Ovidio, ricercatrice e docente del Politecnico di Milano, DIAP, Emilio Fantin, artista, Francesca Guerisoli, curatrice e Gabi Scardi, storico dell’arte e curatrice, lunedì 16 gennaio hanno affrontato la questione della dialettica fra arte pubblica e sociologia e dei criteri di verifica applicabili ai progetti pubblici. L’incontro ha preso spunto dall’esperienza di “Milanofficine” e di “Pratica al Plurale”, rispettivamente un progetto di arte contemporanea e una pubblicazione in cui si evidenzia il rapporto tra pratiche artistiche e sfera pubblica.

Autore: Gennaro Castellano e Gabi Scardi
Titolo: PRATICA AL PLURALE | MILANOFFICINE: PROGETTI – IDEE – AZIONI
Dimensione: 21 x 26 cm
Pagine: 155
Illustrazioni: colore e b/n
Lingua: Italiano
Prezzo: 19,50 €
Edizione: Officina Libraria, Milano

ISBN 978-88-89854-81-5

MilanOfficine è un progetto di arte contemporanea che coinvolge le nuove generazioni utilizzando linguaggi e metodi derivanti da discipline diverse. È un contenitore che intreccia, elabora e propone la convivenza di situazioni di potenziale conflitto: generazionale perché sperimenta livelli di co-progettazione fra attori del sistema dell’arte appartenenti a generazioni diverse; culturale perché trasversalmente nei suoi diversi approcci indaga e riflette sull’incontro-scontro fra culture; sociale perché entra nel vivo di contesti borderline. MilanOfficine è un network di artisti, gruppi di progettazione e associazioni culturali che opera realizzando workshop, seminari, progetti interdisciplinari in diretta relazione con il territorio milanese e i suoi abitanti. La riflessione verte su tematiche quali l’identità territoriale, il dialogo interculturale, la coesione sociale, così come l’incidenza delle problematiche globali a livello locale. Un’approfondita riflessione sul ruolo attivo che l’arte e la cultura possono assumere oggi nel suggerire nuove modalità di approccio ad importanti e urgenti questioni della nostra epoca, uno strumento attraverso cui creare valore pubblico e senso critico nella società. Milanofficine è un progetto di Reporting Systemin partenariato con Sintetico.

Contenuti
La pubblicazione contiene un’introduzione al progetto di Gennaro Castellano; un saggio critico nel quale il progetto viene ampiamente contestualizzato nell’ambito dell’arte contemporanea; una documentazione approfondita dei quattro progetti a cura dei protagonisti coinvolti; tre appendici dedicati a una riflessione sul carattere pubblico dell’arte, a best practises di progettazione sociale a livello regionale, a cura di Ancitel Lombardia e a un dibattito aperto con alcuni rappresentanti di giovani realtà milanesi operanti nel campo dell’arte contemporanea; un metaprogetto a cura del Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università Milano-Bicocca che ha monitorato ed evidenziato la concreta efficacia ed incidenza sul territorio dell’azione del progetto MilanOfficine a livello di identità
civica e capitale sociale, coesione sociale, senso del luogo.

Gennaro Castellano
è artista e project manager. Dalla metà degli anni Ottanta, per oltre un decennio lavora con gallerie nazionali ed internazionali ed istituzioni museali. È presente in importanti collezioni di arte. A partire dal 1998 si interessa al rinnovamento del linguaggio artistico, con un’ottica interdisciplinare attenta alla dimensione pubblica dell’arte, e una metodologia che si distingue per nuove visioni e soluzioni progettuali che riflettono su questioni quali il territorio, l’ambiente, i conflitti sociali, le dinamiche interculturali. Partecipa a seminari e convegni promossi da istituzioni, fondazioni culturali e amministrazioni pubbliche. Visiting professor in accademie di belle arti e università. È autore di pubblicazioni sull’arte contemporanea, tra cui: Zingonia: Arte Integrazione Multiculture, a+m bookstore edizioni, Milano 2001, Voyages croisés, 5 continents, Milano 2005 (in coll. con Fondazione Pistoletto onlus editore), Diari in attesa. Nuove geografie urbane, Officina Libraria, Milano 2008.

Gabi Scardi è critico, curatrice e docente di arte contemporanea. Tra il 2007 e il 2010 ha collaborato con il MAXXI, Museo Nazionale
delle Arti del XXI secolo. Dal 2005 al 2009 è stata consulente per l’arte visiva della Provincia di Milano nell’ambito del programma inCONTEMPORANEA. È stata curatrice dell’Archivio degli Artisti “C/O Care of – Viafarini” promosso dal Comune di Milano e membro
della commissione per il rilancio della committenza pubblica per l’arte nella città di Grenoble. Ha curato diversi progetti pubblici e partecipativi e ha collaborato al progetto europeo EU-Roma.
Tra le mostre recenti: “Synthetic Ritual”, Pitzer Gallery, Pitzer College, Los Angeles, 2011; “Side Effects”, Louisiana Museum, Copenhagen 2011, Biennale di Lione 2009; “Aware: Art Fashion Identity”, Royal Academy, Londra, 2010; “Spazio”, MAXXI, Roma, 2010. Ha pubblicato diversi libri, tra i quali: Voyages croisés, 5 continents, Milano 2005; Paesaggio con figura: arte, sfera pubblica,
trasformazione sociale, Allemandi, Torino 2011.

www.officinalibraria.com

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