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MILANO | BUILDING | 20 gennaio – 19 marzo 2022

di MATTEO GALBIATI

Solo una visione profonda, colta e responsabile, come quella di Demetrio Paparoni avrebbe potuto mantenere diritto il timone di una mostra le cui scelte e i cui contenuti potrebbero apparire – ad una superficiale considerazione – come contrastanti, discordanti e “rumorosi” nel reciproco confronto. Invece, con On the Wall, collettiva che da BUILDING a Milano, presenta la ricerca di sei artisti internazionali contemporanei, l’impegno di dare una testimonianza, stratificata e ricca, della pittura figurativa riesce nell’intento di sintetizzare, con scelte certamente di campo ma indicative, un ambito dell’arte sempre vivo e presente, attuale e capace ancora di innescare uno scambio produttivo tra artista, immagine e fruitore.

Justin Mortimer, Untitled, 2020-2021, oil on panel, 76×51 cm Photo Leonardo Morfini

L’attenta regia curatoriale allontana, quindi, quel senso di dos-ordine apparente e imbastisce un dialogo che, dissimulata la prima impressione di insieme “caotico”, riesce a innescare un meccanismo di senso che funziona tanto nella sua narrazione complessiva, quanto in quella singolare. Il punto forte è proprio la complessa trama dell’allestimento che, pensato in stretta relazione con il luogo espositivo, riesce a costituire, nei diversi piani della galleria, alternando opere di dimensioni differenti dei vari autori, che si muovono tutti tra piccolo e (soprattutto) grande formato, serie contenute e opere monumentali solitarie, uno spostamento di senso tra la scelta di campo e la tematica, lo sguardo e la ricerca, la scrittura del colore frutto di un “segno” personale legato alla singola esperienza e la contaminazione che avviene dall’alternanza reciproca delle immagini rappresentate. Tutto avviene sempre in un contesto che resta plurale, collettivo, partecipato e condiviso e che, agli occhi dello spettatore, si dichiara amplificando tutte le possibili letture e insegnamenti che i “quadri” sanno concedere.

On the Wall, installation view, BUILDING, Milano Photo Leonardo Morfini Courtesy BUILDING

Attraverso la lettura della figura interpretata dalla pittura di Paola Angelini, Rafael Megall, Justin Mortimer, Nicola Samorì, Vibeke Slyngstad e Ruprecht von Kaufmann, abbiamo modo di muoverci tra reminiscenze storiche e invenzioni attuali, ripristinando l’idea del quadro come soglia, come finestra sul mondo, reale o delle idee, sulla verità delle cose vive o la loro rievocazione sensibile e sentimentale, che si alimentano in continuazione dell’invenzione, dell’immaginazione e dell’esperienza esperita da chi li concepisce e da chi li osserva. Ecco allora che Paparoni ci guida ad attraversare quelle soglie sensibili rappresentate dalle opere per vivere, in questo passaggio e nella macchina scenica allestita in galleria, il tentativo di comprendere “qualcosa” attraverso il gioco magico dell’arte.
Un tentativo, quello di restituire senso ad una riflessione ampia e complessa, che non può, comunque, esaurirsi in questo spaccato sintetico, perché si comprende bene, già solo da questo frammento offerto, che il panorama totale è molto più ampio, allargato e complesso. Così si ricava un insegnamento più profondo che è registrare il fallimento di ogni possibile tentativo di rendere organicità e verità univoca a quanto gli artisti, e il mondo delle arti, sono in grado di concederci. Difficile esaurire tutto in un dialogo, come è impresa altrettanto utopica toccare davvero l’animo di chi crea con l’arte: un artista è imprevedibile e il suo operato sa trovare nuove conquiste che arrivano più lontano di quanto noi abbiamo appena colto dai suoi passaggi precedenti.

On the Wall, installation view, BUILDING, Milano Photo Leonardo Morfini Courtesy BUILDING

L’invito non è dissuaderci dal provare, ma proprio metterci nella condizione di decifrare la complessità di questo impegno e sapere che, forse, proprio in questo sta la sua intima bellezza. La quarantina di opere (inedite) di On the Wall sono un impulso poetico, forte e intenso come il vigore dei colori e delle pennellate, che ha la volontà di spronare sempre a superare i limiti e i confini in-certi di quella pittura che, nella sua ampia e sfaccettata gamma di possibilità, sa sempre venirci, forse per noi inspiegabilmente, in soccorso. Una pittura che, con i suoi tempi e i suoi modi, permane viva e vera, attuale e presente anche nella fugacità dettata e imposta dall’oggi.

On the Wall
a cura di Demetrio Paparoni

Artisti: Paola Angelini, Rafael Megall, Justin Mortimer, Nicola Samorì, Vibeke Slyngstad, Ruprecht von Kaufmann

20 gennaio – 19 marzo 2022

BUILDING
via Monte di Pietà 23, Milano

Orario: da martedì a sabato 10.00-19.00

Info: +39 02 389094995
info@building-gallery.com
www.building-gallery.com

 

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