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ROMA | Emmeotto Living Gallery | 4 ottobre – 25 novembre 2012

UNITÀ MARSIGLIA
di Gianluca Marziani

Unità Marsiglia, ovvero, una stella a quattro punte…

Partire dall’unità, da un elemento fondativo che segue sistemi sommatori e moltiplicatori. Iniziare dall’unità che misura il tempo e lo spazio dell’opera, edificando così l’architettura del progetto, la sua anima complessa e multiforme. L’arte contemporanea chiede una nuova coscienza architettonica dell’idea: che significa, traslando i codici da un linguaggio all’altro, agire come un metodico costruttore di contenuti attraverso forme instabili e fluide, figlie biologiche di un periodo storico in cui l’artista potrebbe governare una seria rivoluzione estetica. Unità Marsiglia incarna il pixel ideale, il mattone in terracotta, la cellula primigenia; nel caso specifico si tratta di una stella a quattro punte, archetipo cosmico che inserisce la visione oltre le contingenze urbane, oltre l’apparenza degli oggetti, oltre la gravità terrestre.

Unità Marsiglia come ponte di passaggio tra memoria e tecnologia

Vincenzo Marsiglia sta delineando le fondamenta di una ricerca che avrà margini di costante crescita. Capisci subito quando un giovane artista non si muove in maniera monolitica ma cerca le conseguenze di ogni azione progettuale, passo dopo passo, secondo addizioni e moltiplicazioni di senso. Il nostro Marsiglia indaga la combinazione di elementi eterogenei, scrivendo dialoghi visuali che vengono connessi tramite la sua stella a quattro punte. L’unità diviene il raccordo perimetrale, un cordone cosmico che rilancia l’autorialità estetica, l’approccio mediale, la coscienza dei mezzi senza l’incoscienza del potere tecnologico. Qui conta la misura delle cose, la giusta distanza tra l’artista e l’opera. Risulta chiaro che l’interazione reale è la conseguenza della memoria, la necessità di una trasformazione oltre gli specchi fissi di Pistoletto, oltre la stella arcaica di Zorio, oltre le doverose citazioni.

Gli elementi di Marsiglia somigliano ai pezzi che compongono un motore: autonomia e dialogo, unità e moltitudine, parziale e totale, le varie opere come parti combinabili secondo posizioni e metodi ogni volta diversi. Il singolo lavoro appartiene sempre alla complessità del progetto, ad un moto olistico dove il perfezionismo celebra la limpidezza del pensiero. Così come la stella si mostra nella sua luce pura nascondendo la propria complessità, ecco che le opere di Marsiglia evidenziano un perfezionismo dietro cui si nasconde la tramatura di connessioni storiche e articolazioni teoriche. La perfezione dell’apparenza come architettura finale del progetto; la molteplicità di senso come viaggio verso l’unità della visione.

La stella come tessitura di raccordo tra elementi

Le sale espositive propongono tre passaggi di una narrazione che procede per suggestioni emotive, valichi sensoriali, interazioni espanse. Carte da parati, complementi d’arredo, suppellettili, accessori: lo spazio si veste di artificio sensibile, mostrando la sua ragione multidisciplinare, il suo corpo collettivo. I salti tra le epoche sono la giusta conseguenza di un approccio metodologico che usa i pattern come habitus/habitat, secondo ragionamenti che riguardano le astrazioni pittoriche del Dopoguerra, le tradizioni della ceramica, le radici barocche, il Futurismo, altre avanguardie, altri trascorsi storici…

Quattro punte di una stella. Quattro direzioni e una stessa fisionomia

La stella segue sistemi sommatori e moltiplicatori, declinandosi per formati e materiali, adeguandosi alle superfici come un logo elettrico che “certifica” la natura complessa dei lavori. La stella rivive la sua natura astronomica tra gli oggetti terreni che plasmano lo spazio espositivo. Sembra connettersi alla vitalità rilucente degli specchi tecnologici di Marsiglia, a quegli oggetti alchemici simili a cieli notturni in cui noi, davanti ma anche dentro l’opera, diventiamo le Supernova del quotidiano.

La complessità dell’unità…

Vincenzo Marsiglia. Experience
a cura di Gianluca Marziani

Emmeotto Living Gallery
Via di Monte Giordano 36, Roma

4 ottobre – 25 novembre 2012

Orari: martedì – sabato 10.30-13.30 | 14.30-19.30 | Chiusura lunedì, domenica e festivi
Info: +39. 06.68.30.11.27 – info@emmeotto.net
www.emmeotto.net


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