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La galleria Il Castello di Trento è alla terza mostra della nuova gestione, che vede al timone le giovanissime Orsola Garbari e Laura Sembenotti. La mostra Petite Vérité, a cura di Alberto Zanchetta, è la loro prima collettiva e porta una ventata di novità: non solo uno sguardo molto particolare ed interessante sul mondo dell’infanzia che, osservandolo, mette a nudo molte verità sul mondo degli adulti, ma anche la proposta di artisti per la maggior parte nuovi per la regione e tutti di ottimo livello. Abbiamo incontrato le galleriste…

Silvia Conta:  Siete i nuovi volti della Galleria Il Castello, com’è iniziata quest’avventura?
Orsola Garbari e Laura Sembenotti:  La galleria è in attività da tre generazioni: nel 1960 fu fondata da Aurelio Galeazzi, seguito poi dal figlio Enzo, da marzo di quest’anno siamo arrivate noi. Orsola affiancava già Enzo da due anni, mentre Laura è qui dall’inizio della nuova gestione. Enzo continua ad essere presente con i suoi consigli e la sua esperienza. La nostra volontà è quella di mantenere diversi punti di contatto con la gestione precedente uniti a nostre proposte. I nostri primi passi sono stati due personali, una dedicata all’artista trentino Carlo Sartori e una ad Hermann Nitsch, con opere molto recenti. Per la nostra prima collettiva, Petite Vérité, ci siamo affidate ad un critico che aveva già collaborato numerose volte con Enzo, Alberto Zanchetta, che ha proposto il tema, le opere e gli artisti, nuovi per la galleria.

A che genere di lavori pensate di dare la priorità nelle vostre proposte? Artisti italiani o stranieri?
Pensiamo di dare spazio soprattutto alla pittura e al disegno, poi alla scultura. Per ora ci sentiamo meno vicine a fotografia, video e performance. Fino a questo momento abbiamo proposto solo artisti italiani, eccetto Nitsch, ma in futuro vorremmo aprirci maggiormente anche ad artisti di altri paesi. Come novità abbiamo anche opere di giovani artisti trentini che riteniamo molto validi, come Michele Parisi e David Aaron Angeli.

Con che criterio scegliete i lavori?
Accanto al valore della ricerca dell’artista devono convincerci pienamente, altrimenti non potremmo mai proporli ad altri.

Com’è il rapporto con la città?

Vorremmo avvicinare maggiormente la gente alla galleria, magari con degli artist talk o proposte simili. Vorremmo che le persone si sentissero libere di venire a visitare le mostre, invece notiamo un certo imbarazzo, da parte di chi non è nel campo, ad entrare in galleria, quasi si sentisse obbligato a comprare. C’è chi ci chiede se è necessario pagare un biglietto d’ingresso (ridono, n.d.c.).

La mostra Petite Vérité è molto intensa, interessante, fresca e ben allestita. Ce ne potete parlare?
Petite Vérité è costituita da 41 opere di 11 artisti, tutti italiani, ma provenienti da regioni diverse. Zanchetta è partito dai “perché” insistenti dei bambini riconoscendoli come domande che mirano a comprendere i meccanismi della realtà, partendo da quelli più semplici fino ai più misteriosi. In questo incessante interrogare il curatore ha ravvisato lo stesso modo di operare dell’arte: fare domande più che dare risposte. Ogni opera ha in sé, appunto, una “piccola verità”, raggiunta mediante l’esplorazione tipica dei bambini, quindi fragile e non necessariamente esatta ad un’analisi più matura, ma pur sempre foriera di pensiero, di ricerca e crescita, innanzitutto interiore. La mostra punta proprio sull’elemento interrogativo, senza la necessità di approdare ad una risposta definitiva, ma nell’irrinunciabilità dell’indagare. Ci sono piaciuti molto gli artisti, le opere proposte e la tematica. Siamo state felici di avere un buon riscontro di pubblico e d’interesse, che ci danno ulteriore conferma della validità di questa scelta.

La mostra in breve:
Petite Vérité
a cura di Alberto Zanchetta
Galleria Il Castello
Via degli Orbi 25, Trento
Info: +39 0461 090223
www.galleriailcastello.it
Fino al 20 settembre 2010
Artisti in mostra: Mirko Baricchi, Andrea Buglisi, Maurizio Carriero, Carla Decarli, Armida Gandini, Marco Mazzoni, Matteo Pagani, Beatrice Pasquali, Pastorello, Giorgio Rubbio,  Elisabetta Vignato

In alto da sinistra:
Petite Vérité, a cura di Alberto Zanchetta, courtesy Galleria Il Castello, Trento
Maurizio Carriero, Umor Petrolio, 2010, olio su lino, cm 60×50
Elisabetta Vignato, Cloe, 2010

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