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Protagonista indiscusso, dalla fine degli anni ‘50, di una Firenze dalla debole “tradizione contemporanea”, Paolo Masi è uno degli sperimentatori a cui si deve «Una liberazione dai canoni del formalismo e di ogni tipo di accademismo perseguita con intensità e coerenza» dalle iniziali esperienze della pittura informale e dell’astrattismo concreto a un’attività articolata, complessa e diversificata sul piano tecnico-linguistico: «Ho sempre voluto tessere una superficie con segni significativi. Ho lavorato su segni sia strutturali, sia decorativi prima fotografati e poi elaborati ed esposti a New York. La mia intenzionalità di oggi è ancora quella di costruire una superficie non figurativa che abbia un significato attraverso un segno, un gesto. Un segno che abbia un evidente richiamo alla memoria». In mostra, da Frittelli Arte Contemporanea, un’antologia che, ripercorre cinquant’anni di attività dell’artista fiorentino attraverso gli ultimi dieci anni di produzione.
Una lunga carriera – di cui le tappe sono scandite anche nel catalogo edito in occasione della mostra – in cui gestualità, segno e colore rimangono tratti distintivi, in particolare, nei dipinti dell’ultimo periodo, caratterizzati da superfici solcate da impronte, segni, moduli, vere e proprie costellazioni di forme generate e confermate da un racconto gestaltico, che si configura nella volontà dell’artista di attuare un’interazione tra il percorso di creazione delle forme e quello della loro differenziazione all’interno dell’opera stessa.

Leggi l’intervista a Paolo Masi, a cura di Matilde Puleo, in “Profili” sul numero 60 di Espoarte Contemporary Art Magazine!

Paolo Masi
3 ottobre – 28
novembre 2009
Frittelli Arte
Contemporanea

Via Val Di Marina 15
Firenze
Tel: +39 055 410153
info@frittelliarte.it
www.frittelliarte.it

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