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PAVIA | Scuderie del Castello Visconteo | 9 febbraio – 5 maggio 2019

di CAROLINA CAMMI

Lo scorso 9 febbraio è stata inaugurata la nuova mostra personale dedicata ad una fotografa di recente scoperta che ha sconvolto il settore dell’arte. Sino al 5 maggio le Scuderie del Castello Visconteo di Pavia ospiteranno una nutrita selezione di scatti, oltre ad alcuni filmati della “bambinaia-fotografa” Vivian Maier (1926-2009).

Vivian Maier, Untitled, Chicago, IL, August 1976 30x40cm (11×14 inch.) Framed- 40,5×50 cm © Estate of Vivian Maier, Courtesy of Maloof Collection and Howard Greenberg Gallery, NY

“Come tutti i veri artisti è capace di stupirsi, di farsi sorprendere dalla stessa realtà; scatta in continuazione spinta da una necessità di fotografare che va aldilà dello stesso bisogno di rivedere le immagini scattate. Se da un lato si può pensare ad uno sguardo quasi bulimico, con una fame insaziabile di “vedere”, e “sparare” fotografie, da un altro lato sembra un’azione assimilabile a quella dei tanti artisti che “devono” compiere un’opera, spinti da una necessità, da una urgenza inarrestabile, ma aldilà dell’aspetto compulsivo, è attraverso di loro, il mondo si rivela; per utilizzare i termini del filosofo Martin Heidegger in Sentieri interrotti nell’opera è lo stesso ente, potremmo dire è il mondo che si rivela, pronto, però a ritrarsene subito, a velarsi di nuovo”.

Così, il curatore Piero Pozzi introduce la protagonista della mostra Vivian Maier. Nata a New York Maier negli Anni Cinquanta comincia a lavorare come tata per diverse famiglie, un lavoro che la accompagnerà per tutto il corso della sua vita, a cui affiancherà una sua grande passione, la fotografia. La Rolleiflex, onnipresente durante le sue passeggiate per la città, è stato lo strumento attraverso il quale una persona come tante ha potuto esprimere sé stessa, il proprio quotidiano. Ciò in apparenza può sembrare un semplice orpello, totalmente inutile al fine di una conservazione artistica, ma la fotografia o i video di Vivian Maier testimoniano un passaggio umano del tutto particolare, un tocco che non apparteneva al linguaggio usuale della fotografia del tempo. Avere la possibilità di osservare alcuni dei suoi scatti, facenti parte di un nutrito e ricco archivio di negativi, concede allo spettatore l’occasione di affacciarsi sul mondo con nuovi occhi. Ciò grazie alla personale prospettiva di una donna che diviene artista per una fluida capacità di aprire nuove finestre verso universi inesplorati, partendo dalla quotidiana realtà che la circonda.

Vivian ha uno spirito curioso, avido di conoscenza che proietta su immagini, per rappresentare i suoi soggetti attinge dal quotidiano di una grande città, dai bambini, ai ritratti colti all’improvviso, a scene di vita reale. Tutto non è mai vissuto con occhio critico, ma anzi al contrario come un spunto di riflessione verso qualcosa di inconsueto,  trasmesso attraverso un linguaggio di disarmante ordinarietà.

Proprio questa è la vestE assunta dalle Scuderie del Castello Visconteo di Pavia, una disarmante ordinaria visione del reale. La rassegna, curata da Anne Morin e da Piero Francesco Pozzi, è promossa dalla Fondazione Teatro Fraschini e dal Comune di Pavia – Settore Cultura, Turismo, Istruzione, Politiche giovanili, prodotta e organizzata da ViDi, in collaborazione con di Chroma photography, John Maloof Collection, Howard Greenberg Gallery, New York.

“La primavera del 2019 – afferma Giacomo Galazzo, assessore alla Cultura del Comune di Pavia e presidente Fondazione Teatro Fraschini – sarà l’occasione di una vera e propria celebrazione dell’arte fotografica, protagonista di un importante percorso culturale in questo mandato amministrativo. Lo concluderemo con una doppia iniziativa al Castello Visconteo, luogo strategico per la cultura e per la promozione della città. Alle Scuderie – prosegue Giacomo Galazzo – con una rassegna su una firma celebre e amatissima e con una bella storia da raccontare, quella di Vivian Maier. In Sala mostre, invece, dopo la positiva esperienza pavese alla biennale di Jinan, ricambieremo la bella ospitalità ricevuta ospitando l’arte del Maestro Zeng Yi, che con i suoi scatti ci racconterà la Cina da un punto di vista diverso da quello più frequentato nella discussione pubblica. Ancora una volta, crediamo, l’arte e la cultura saranno uno straordinario veicolo di conoscenza reciproca”.

Il percorso espositivo si compone di una vasta selezione di opere che contano oltre cento fotografie in bianco e nero e a colori, oltre che da pellicole super 8 mm, in grado di descrivere Vivian Maier da vicino. Alle Scuderie non mancano i celebri autoritratti in cui il suo sguardo severo riflette negli specchi, nelle vetrine e la sua lunga ombra invade l’obiettivo quasi come se volesse finalmente presentarsi al pubblico che non ha mai voluto o potuto incontrare.

Vivian Maier, Untitled, 1954, New York 40×50 cm (16×20 inch.) Framed- 53,2×63,4 cm ©Estate of Vivian Maier, Courtesy of Maloof Collection and Howard Greenberg Gallery, NY

Per tutta la durata della mostra una serie di incontri ed eventi permetteranno ai visitatori di approfondire l’opera di Vivian Maier e la storia della fotografia. Una mostra “family friendly” con un percorso creato ad hoc per i bambini, un kit didattico in omaggio da ritirare in biglietteria appositamente creato per la visita dei più piccoli. Inoltre, all’interno delle Scuderie, un’opera ad “altezza bambino” attende i giovani visitatori per un’esperienza immersiva a loro dedicata.

 

VIVIAN MAIER. Street photographer

9 febbraio – 5 maggio 2019

Scuderie del Castello Visconteo
viale XI Febbraio 35, Pavia


Orari: Dal martedì al venerdì: 10.00-13.00/14.00-18.00

Sabato, domenica e festivi: 10.00 – 19.00

Info: 02 36638600
info@scuderiepavia.com
www.scuderiepavia.com

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