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LUCCA | Chiesa di San Matteo | 23 aprile – 30 luglio 2016

Ha inaugurato lo scorso sabato la mostra che Claudio Poleschi Arte Contemporanea, nella Chiesa di San Matteo a Lucca, dedica a Giuseppe Uncini (1929-2008): con Le Dimore, questo il titolo della rassegna curata da Bruno Corà, la galleria toscana esplora l’indagine architettonica che fu tema centrale per il lavoro del maestro marchigiano.
In evidenza, infatti, sono messe una serie di opere scultoree di Uncini comprese nelle serie Dimora delle cose (1979-1981), Dimore (1980-1986) e infine nei Muri d’ombra (1986-1987), tutte proposte che focalizzano, riflettendo coerentemente nel novero delle attività e dei linguaggi dell’artista, sul senso del “luogo” architettonico, delle sue forme e del concetto di spazio abitativo.

Giuseppe Uncini, Dimore n. 25, 1982, cemento e laminato legno, 253x184.5 cm

Giuseppe Uncini, Dimore n. 25, 1982, cemento e laminato legno, 253×184.5 cm

Dopo lavori storicamente rilevanti come le Strutture spazio-ambiente eseguite sul finire degli anni Sessanta o dei Mattoni del 1969-1971, Uncini fa seguire una lunga meditazione sulle sue intuizioni abitative.
Che fanno conseguire alle forme della sua scultura nuove postulazioni e significative ipotesi in merito alla plausibile ed emblematica valenza dell’abitare: queste opere si aprono ad una spazialità che contempla proprio il loro essere ambienti percorribili, transitabili, atti ad accogliere la presenza umana. Sembra, quindi, che ci si possa muovere all’interno di questi corpi solidi.
Per elaborare questi progetti ad Uncini fu indispensabile anche dedicarsi all’analisi delle ombre e alla consistenza impalpabile che hanno, grazie alla quale si può, poi, sopraggiungere ad una definizione fisica puntuale degli altri corpi solidi.

Giuseppe Uncini, Dimore n. 47 A (Rilievo), 1985, cemento e laminato legno, 70x110 cm

Giuseppe Uncini, Dimore n. 47 A (Rilievo), 1985, cemento e laminato legno, 70×110 cm

Con le serie Ombre (1972-77) e Interspazi (1978-1988) il suo lavoro scultoreo marca maggiormente la propria definizione plastica, lasciando accedere la ricerca unciniana alle fasi successive del suo sviluppo, quando, proprio nelle Dimore, torna a sentire forte l’autonomia del principio costruttivo con cui aveva intrapreso la sua sperimentazione scultorea con i Cementarmati del 1961.
Questa mostra ben racconta la transizione attuata da Uncini tra il primo ventennio di lavoro e la seconda fase delle sue produzioni di cui proprio il ciclo delle Dimore, diventa fondamentale anello di congiunzione.

Giuseppe Uncini. Le Dimore
a cura di Bruno Corà
presso Claudio Poleschi Arte Contemporanea 

23 aprile – 30 luglio 2016

Chiesa di San Matteo
piazza San Matteo 3 e via Santa Giustina 21, Lucca 

Orari: da lunedì a venerdì 9.00-13.00 e 15.30-19.30; sabato 9.00-12-30 o su appuntamento
Ingresso libero 

Info: +39 0583 469490
info@claudiopoleschi.com
www.claudiopoleschi.com

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