Nanda Vigo, Genesis Light, 2006, vetro nero e luce rossa interna, blu esterna, ∅ 106 cm, A. C. Archivio Nanda Vigo, Milano; Nanda Vigo, Genesis Light, 2007, cristallo nero e neon, ∅ 200 cm, A. C. Archivio Nanda Vigo, Milano; foto: Michele Alberto Sereni e Natascia Giulivi per Magonza
ASCONA (SVIZZERA) | Museo Comunale d’Arte Moderna | 2 aprile – 25 giugno 2023
di ELEONORA BIANCHI
Identificazione: incerta. Architetto: riduttivo. Artista: riduttivo. Designer: riduttivo. Semplicemente Nanda Vigo. È tutto qui il suo operato: compreso, ma non compresso tra i progetti architettonici e l’Alfabeto cosmogonico. Questi gli estremi tra i quali si sviluppa Nanda Vigo. Alfabeto Cosmogonico, la prima retrospettiva a lei dedicata in Svizzera e ospitata nel Museo Comunale d’Arte Moderna di Ascona, con l’impeccabile curatela di Alberto Fiz e la collaborazione dell’Archivio Nanda Vigo di Milano.
Un’esposizione totale, quasi antologica nella misura in cui attraversa tutte le fasi del lavoro di Vigo, e sicuramente trasversale: un percorso artistico unico, il suo, indipendente, capace di intersecare e interconnettere le discipline artistiche e di non rinchiudersi entro compartimenti stagni. Un nomadismo poetico che l’ha portata alla definizione del suo personale alfabeto cosmogonico.
Lo statement di Vigo è chiaro: tutto ciò che faccio è arte. Ed è esattamente questo l’atteggiamento che permea l’intera mostra, che consta di circa 40 opere realizzate tra gli anni Cinquanta e Duemila, e che riesce a tradurre la sua ampia ed eterogenea ricerca in un allestimento che potremmo definire, semi-citando un’espressione che l’artista amava particolarmente, self-triggering, nel quale ogni sala innesca la successiva, in un cosmico rincorrersi di luci, colori e materiali riflettenti.
Nanda Vigo, Mobile Cronotopo, 1974, struttura in legno, alluminio anodizzato, cristallo specchiante, con luce interna, 75x200x45 cm, Collezione Luca Preti, Milano; sopra: Nanda Vigo, Holiday on Ice, 1992, prod. Glas Italia, cristallo satinato e specchio con neon, 110×130 cm, A. C. Archivio Nanda Vigo, Milano; Nanda Vigo, Golden Gate, 1869-79, ferro cromato, alluminio, neon, 215x249x25 cm, Collezione privata, Svizzera; Nanda Vigo, Due più, tubolare cromato e pelo di Mongolia nero, 69x48x48 cm, A. C. Archivio Nanda Vigo, Milano; foto: Michele Alberto Sereni e Natascia Giulivi per Magonza
Assolutamente fondamentale, all’interno della sua poetica, è il ruolo della luce.
Una luce pulsante, conglobante, radicale, che opera una fusione tra il tempo e lo spazio, dando vita ai Cronotopi, e che abbatte le pareti, tanto quelle architettoniche, quanto quelle che dividono le discipline tra le quali Vigo si è così magistralmente giostrata nel corso della sua carriera.
La luce diventa una componente dalla duplice valenza: da un lato genera un’esperienza sensoriale straniante, immersiva e totalizzante; dall’altro si configura come pura energia interiore, figlia di quella rabbia che è tipica di chi ha dovuto sgomitare per emergere in un mondo che non l’ha considerata abbastanza.
Nanda Vigo, Deep Space, 2014, vetro, specchio e neon, 190x65x40 cm, A.C. Archivio Nanda Vigo, Milano; Deep Space, 2013, cristallo, specchio e neon, 190x65x15 cm, A. C. Archivio Nanda Vigo, Milano; Deep Space, 2013, cristallo, specchio, neon e acciaio, 100x65x15 cm, A. C. Archivio Nanda
In questo contesto si inserisce l’opera Nanda Vigo Light Project, una vera e propria dichiarazione d’intenti, un prendersi, da parte dell’artista, tutto quello che le spetta di diritto, quel riconoscimento che, se è arrivato, è arrivato troppo tardi.
La mostra è, nel complesso, un fantascientifico tentativo di teletrasportarci in un’altra dimensione, dove siamo chiamati a cercare noi stessi e a lasciarci coinvolgere e travolgere completamente dall’uragano Nanda Vigo.
Nanda Vigo. Alfabeto cosmogonico a cura di Alberto Fiz
in collaborazione con Archivio Nanda Vigo catalogo Magonza Editore
2 aprile – 25 giugno 2023
Museo Comunale d’Arte Moderna Via Borgo 34, 6612, Ascona (Svizzera)
Orari: da martedì a sabato 10.00-12.00 e 14.00-17.00; domenica e festivi 10.30-12.30 e 14.00-16.00; lunedì chiuso Ingresso Intero CHF10.00; ridotto (AVS, studenti, gruppi min. 15 persone) CHF7.oo; ragazzi fino a 18 anni ingresso gratuito; Biglietto combinato Museo Comunale d’Arte Moderna e Museo Castello San Materno valido 7 giorni CHF12.00 (intero) e CHF8.00 (ridotto); visite guidate per gruppi fino a max 20 persone (solo su prenotazione) CHF150.00 + biglietto singolo ridotto per partecipante
Nanda Vigo, Light Tree, 1984 profili di metallo verniciato, vetro industriale stampato, neon e alogena, 291x100x44 cm, A. C. Archivio Nanda Vigo, Milano; Light Tree, 1984-85, profili di metallo verniciato, vetro industria stampato, neon e alogena, ca. 345 x 155 x 45 cm, Collezione privata, Svizzera; foto: Michele Alberto Sereni e Natascia Giulivi per Magonza
Nanda Vigo, Deep Space, 2014, cristallo, specchio e neon, 145x70x20 cm, A.C. Archivio Nanda Vigo, Milano; foto: Michele Alberto Sereni e Natascia Giulivi per Magonza
Nanda Vigo, Goral 02, 2005, vetro satinato, neon giallo e blu, specchio, alluminio, 201x63x63 cm, A. C. Archivio Nanda Vigo, Milano; foto: Michele Alberto Sereni e Natascia Giulivi per Magonza
Modello delle Torri cimiteriali, 2023, legno, plexiglass, polystyrene, in scala 1:100, 52.5x77x70 cm, a cura degli studenti dell’Accademia di Architettura USI a Mendrisio, ricostruito sulla base dei disegni originali di Nanda Vigo del 1959 (progetto originale di Nanda Vigo in collaborazione con Bruno Giovanardi e Gabriele Cozzaglio); foto: Michele Alberto Sereni e Natascia Giulivi per Magonza
Copertina Domus n.653 con ritratto di Nanda Vigo, 1984 Ph. Gabriele Basilico Courtesy Archivio Nanda Vigo, Milano
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