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MILANO | sedi varie | 19 – 28 settembre 2013

di FRANCESCA CAPUTO

Dopo la pausa estiva, si torna all’appuntamento ormai consolidato con la manifestazione Start Milano – nata nel 2006, come associazione no-profit e network culturale, ideata e guidata da Pasquale Leccese, titolare della galleria Le Case d’Arte – che avvia la nuova stagione espositiva meneghina.
Confermata la formula Start-Week, che allunga (forse un po’ troppo) la rassegna a dieci giorni, con un calendario coordinato di inaugurazioni che – da giovedì 19 a sabato 28 settembre – coinvolge le gallerie associate e alcune importanti Istituzioni Pubbliche.

La volontà è quella di fare rete tra le varie realtà presenti in città e coinvolgere il pubblico nelle ricerche artistiche del presente. Anche se quest’anno, alla sua ottava edizione, si registrano meno adesioni e un contrarsi di iniziative e servizi messi a disposizione degli utenti – probabilmente complice la crisi – non mancano le proposte di qualità, in un percorso immersivo che si snoda lungo diverse zone e quartieri della città. Per orientarsi meglio, un servizio utile è That’s App, la mobile app di that’s contemporary.

Così, vernissage armonizzati, con orari eccezionalmente prolungati e l’apertura straordinaria domenicale, mettono in campo un panorama sfaccettato di autori italiani e stranieri.
Giornate intense. Ecco allora alcuni suggerimenti sulle mostre da non perdere.

Con A gentle Collision, Jerome Zodo presenta i lavori di Ed Templeton – oltre che artista noto skater acrobatico – abitati da una gioventù disagiata, trasgressiva e dolente, in un interessante mix tra citazioni dei maestri della Storia dell’Arte e humus controculturale.
Nelle sculture e installazioni di Dunja Herzog all’Istituto Svizzero – sede anche del consueto party di Start – assemblaggi di oggetti quotidiani e scarti industriali, rinviano con accenti giocosi e ironici alla percezione degli ambienti domestici e al valore che assume la sovrapproduzione di beni nella nostra vita.

Le grandi stampe pop e ironiche dell’artista tedesca Lucie Stahl e i dipinti astratti e minimal del norvegese Fredrik Vaerslev, sono protagonisti della doppia personale da Giò Marconi.
Da Massimo De Carlo, la californiana Kaari Upson indaga le sembianze del reale, tra turbamento e instabilità; mentre alla sua terza personale da Francesca Minini, il berlinese Matthias Bitzer ragiona sul tema dello spazio e dell’ambiente immaginario.


Come sempre, tra le tante presentazioni, è riservato ampio spazio alle mostre fotografiche.
Lia Rumma propone una sintesi delle recenti ricerche di Thomas Ruff, volte a esplorare e smascherare le strutture stesse dell’immagine fotografica e i limiti della nostra visione e percezione.
Il lato umano della fotografia è raccontato da Mimmo Scognamiglio, attraverso un ricco nucleo di autori, tra cui Maddalena Ambrosio, Nan Goldin, Robert Mapplethorpe, Andres Serrano e Cindy Shermann.

L’essenza e le contraddizioni della città di Mosca emergono dagli scatti in bianco e nero di Igor Mukhin da Laura Bulian, e nei lavori dell’artista e filosofo Dmitry Gutov che, con Chaotic Notes da Nina Due, esplora la periferia della capitale russa.

Da non perdere, tra le offerte delle Istituzioni Pubbliche: la spettacolare e potente installazione di Ragnar Kjartansson all’Hangar Bicocca; le rigorose geometrie di un maestro storico, come Josef Albers di scena alla Fondazione Stelline; il finissage de Il Viaggio di Roland Ultra, da Assab One. La mostra, con video, fotografie e tre installazioni, documenta il lungo viaggio verso l’India della macchina da stampa che per dieci anni è stata al centro delle attività dello spazio espositivo. Dal 27 al 29 settembre, negli spazi di Assab One, sono in programma anche incontri, conversazioni e spettacoli che mirano a investigare le pratiche culturali.

Info: startmi@gmail.com
www.startmilano.it

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