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ALBISSOLA MARINA (SV) | Casa Museo Jorn | 7 giugno – 8 settembre 2019

Nell’ambito delle celebrazioni per i novant’anni di Ezio Gribaudo (1929), artista ed editore d’arte torinese, Casa Museo Jorn, in collaborazione con l’Archivio Gribaudo di Torino, dedica un omaggio al maestro che fu amico e collaboratore di Asger Jorn. L’evento si inserisce in un circuito più ampio di festeggiamenti che, come afferma Paola Gribaudo, figlia dell’artista e responsabile dell’Archivio, «sono iniziati il 10 gennaio, giorno del suo genetliaco, al Museo Nazionale del Risorgimento di Torino dove sono state esposte tre opere che appartengono al Museo dal 1964 e dove tutta la città lo ha festeggiato con gratitudine e commozione».

La mostra di Albissola – Ritorno a Casa Jorn. Omaggio a Ezio Gribaudo a cura di Stella Cattaneo e Daniele Panucci – che segue la personale dell’artista torinese a Bruxelles inaugurata in marzo, è l’occasione per un doppio approfondimento. In primo luogo, la mostra è, usando le parole di Paola Gribaudo, «particolarmente cara a mio padre in quanto approfondisce il suo legame con Asger Jorn, risalente agli anni Sessanta». I due si erano incontrati nell’atelier parigino di Alberto Giacometti e avevano poi collaborato a Moncalieri, dando vita, tra gli altri volumi, a Le Jardin d’Albisola, unico testo dedicato alla casa-atelier ligure dell’artista danese, pubblicato nel 1974 dalle Edizioni d’Arte della Fratelli Pozzo.
Il rapporto tra Gribaudo e Jorn è così ripercorso in mostra da una serie di documenti, libri rari e fotografie storiche che raccontano del rapporto umano e professionale e delle settimane trascorse dai due ad Albissola nella casa sulla collina dei Bruciati.

Ezio Gribaudo, Piatti, ceramica, ø da 21 a 36 cm, anni Settanta, immagine tratta dal catalogo edito da Gli Ori

In secondo luogo, l’allestimento pone l’attenzione su una parte della produzione di Gribaudo che, seppur risalente agli anni Settanta, risulta poco conosciuta. Si tratta di una serie di opere in ceramica, realizzate presso la fabbrica di maioliche S.I.C. (Scuola Italiana Ceramiche) della famiglia Coppo, attiva dai primi anni del secondo dopoguerra a Casale Monferrato, in provincia di Alessandria. Queste sculture ceramiche risultano particolarmente interessanti in quanto rappresentano l’ulteriore riflessione e declinazione delle ricerche condotte dall’artista nel corso della sua intera carriera e che gli valsero il premio per la grafica alla XXXIII Biennale di Venezia nel 1966.

Ezio Gribaudo (Torino, 1929) è un artista ed editore d’arte formatosi nel rigore di intensi studi di arte grafica, all’Accademia di Brera e successivamente presso la Facoltà di architettura del Politecnico di Torino. Con il suo lavoro artistico realizzato attraverso vari media e tecniche miste, nonché i tradizionali strumenti pittorici, è passato dalla grafica alla scultura e alla pittura, con i mezzi della moderna industria tipografica, poi sostituiti con torchi manuali echeggianti la dimensione più artigianale della sua opera. Dopo un inizio caratterizzato da uno stile figurativo e non astratto, Gribaudo ha ampliato i suoi interessi pittorici includendo molteplici materiali e tecniche, dando così vita a flani e logogrifi. I monocromatismi bianchi elaborati in tipografia sono stati realizzati con le matrici e le tecniche della riproduzione seriale con i flani, scarti della produzione di giornali e testi editoriali, andando così al di là delle tecniche pittoriche tradizionali. Negli anni sessanta, ha sviluppato i logogrifi, ovvero impronte tipografiche su carta buvard, prive di inchiostro e impresse a secco (embossing), dimostrando come nel suo lavoro sia fondamentale il rapporto tra testo e immagine. Gribaudo ha vinto il premio per la grafica alla XXXIII Biennale di Venezia (1966) precisamente con i logogrifi, il cui concetto è basato sul gioco linguistico di un logos che passa attraverso rebus verbali e immaginali, dove grifo significa “rete da pesca”. I logogrifi hanno poi dato origine a loro volta a molteplici sviluppi materici e verbali quali i metallogrifi e i saccogrifi. All’interno di questa metamorfosi delle tecniche, continua a tornare un uso della scrittura come arte.


Ritorno a Casa Jorn. Omaggio a Ezio Gribaudo
a cura di Stella Cattaneo e Daniele Panucci

con il patrocinio del Comune di Albissola Marina
e con la collaborazione dell’Archivio Gribaudo di Torino
catalogo della mostra Gli Ori – Editori contemporanei

7 giugno – 8 settembre 2019
Inaugurazione venerdì 7 giugno dalle ore 18.30

Casa Museo Jorn (MuDA)
Via D’Annunzio 6-8 (Località Bruciati), Albissola Marina (SV)

Info: +39 333 1700316
amicidicasajorn@gmail.com

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