TAIBON AGORDINO (BL) | Fabbrica Ex Visibilia
Primo bocco > 4 agosto – 9 settembre 2012
Taibon Agordino, il blocco centrale di dc NEXT prende forma… Arrivano l’acqua, l’elettricità, il bar, i materassi… E arrivano i curatori, le gallerie, gli artisti, le opere. Si allestiscono le mostre. Pian piano tutto si definisce nella Fabbrica Ex Visibilia per poi ri-scomposi e prendere nuova vita sotto altre forme. Sono 7 le mostre del primo ciclo espositivo (4 agosto – 9 settembre 2012) ed è giunta l’ora di fare qualche nome:
- A Poem about a chance meeting, un progetto di Tiziano Martini e Nicola Genovese, una suggestione, un tentativo di studio sharing project, una residenza condivisa. Questa mostra-laboratorio-work in progress, nasce da un incontro fortuito, casuale e da una sincera necessità di ritrovo e scambio tra 5 artisti che si stimano a vicenda, ma con percorsi di ricerca molto diversi tra loro: Nicola Genovese, Paolo Gonzato, Andrea Magaraggia, Dacia Manto, Tiziano Martini. Il progetto prende dunque vita da un’urgenza di condivisione, ma senza la pretesa di far fondere forzatamente idee e lavori degli artisti coinvolti. Nessuno di loro ha infatti il vincolo di collaborare con uno degli altri quattro, se non spinto da una reale pulsione. Lo spazio di condivisione è un ampio white cube situato nell’ex fabbrica, nel quale i cinque artisti avranno modo di assimilare informazioni e trarre spunto dagli input del luogo, per la creazione di progetti difficilmente realizzabili in studio. Gli artisti si gestiranno in autonomia e saranno liberi di scegliere la settimana di lavoro a loro più congeniale, tenendo sempre in considerazione l’importanza della condivisione dello studio.
A Poem about a chance meeting
da un progetto di Nicola Genovese e Tiziano MartiniArtisti: Nicola Genovese, Paolo Gonzato, Andrea Magaraggia, Dacia Manto, Tiziano Martini
- Cubodentro, mostra di Christian Martinelli con il collettivo Cubestories (Christian Martinelli, Andrea Salvá, Andrea Pizzini), a cura di Gianluca D’Incà Levis, in collaborazione con Es Gallery, presenta un cubo, ma non un semplice cubo,un oggetto catturatore che si accomoda nello spazio, e lo assorbe. Le superfici riflettenti gli consentono l’assimilazione del paesaggio, dell’ambiente e lo assimilano a loro volta nel paesaggio. Può apparire come un dispositivo mimetico. In realtà, è anche una macchina assorbente che, mentre viene assorbita, assorbe. Già diverse volte è stato collocato in ambiente. Ma dentro mai. Ora il Cubo entra nel Blocco, nello spazio industriale, isolato al centro di un altro cubo, bianco, la copertura aperta sul cielo, e sul Framont (APL 7: un albero piatto scivola umido lungo il muro dal tetto, s’insinua e cola all’interno). Così riprogramma una visione, di paesaggio, d’ambiente. Solo una parte della cattura è automatica. Le altre immagini, si rivoltano, e rivoltano il paesaggio che accolgono.
Cubodentro
mostra di Christian Martinelli
con il collettivo Cubestories (Christian Martinelli, Andrea Salvá, Andrea Pizzini)a cura di Gianluca D’Incà Levis,
in collaborazione con Es Gallery, MeranoArtisti: Cristian Martinelli, Andrea Salvá
- Future, Landscape in DC. A changing exhibition.
Future, landscape si sposta a Belluno, in DC, in una nuova versione della medesima mostra nel contesto veneziano di Forte Marghera. A Taibon Agordino, l’esposizione prova a dialogare con un luogo in attesa di altre destinazioni d’uso. In un tempo sospeso fra la delusione e la promessa di un futuro ancora si genera un filo visivo, una trama che si dipana fra la regolarità delle pareti bianche di un ex-opificio sorto in una valle alpina.
Future, Landscape. A changing exhibition, è una mostra che muta nel tempo, come è avvenuto nelle due fasi espositive a Forte Marghera, e che muta a seconda del luogo nel quale si sposta di volta in volta. Il progetto nel suo complesso nasce dalla collaborazione fra due realtà (Forte Marghera-Parco del Contemporaneo e Dolomiti Contemporanee) che lavorano facendo del rapporto fra arte contemporanea e territorio il cuore della loro azione culturale.
Future, Landscape in DC. A changing exhibition
Forte Marghera-Parco del Contemporaneoa cura di Riccardo Caldura
in collaborazione con Gianluca D’Incà Levis, Guido Molinari, Paolo ToffolutiArtisti: Giovanni Morbin, Cristian Chironi, Cuoghi Corsello, Laura Dall’Aglio, Jonathan Vivacqua, Giancarlo Dell’Antonia, Marta Allegri, Antonio Guiotto, Marco Citron, Andreea Werner, Barbara Taboni e Giacomo Roccon, Roberta Franchetto, Serse, Claudio Zanon
- Minima Marginalia, a cura di Alberto Zanchetta, ruota intorno ai marginalia, che potremmo definire come una sottocategoria dei mirabilia; a differenza degli “oggetti di meraviglie”, i marginalia sono “oggetti di curiosità”, intendendo qui per curiosità quell’esercizio critico che sollecita i nostri processi intellettuali e manuali. La curiosità – che è sinonimo di “stranezza” e “stravaganza” – viene accentuata dal rendez-vous tra gli artisti, oltre che dalla strana mésalliance delle loro opere (che sono sempre di piccole dimensioni, quindi “marginali” rispetto alla capienza dello spazio espositivo). Tenendosi a debita distanza dal ludico gigantismo e dal facile sensazionalismo, le opere cercano di instaurare con i visitatori una sorta di [in]discreta empatia, a riprova del fatto che la curiosità deve essere sia incoraggiata che soddisfatta. Nel suo insieme, il progetto da vita a un moderno cabinet de curiosités che simpatizza con il gusto per la bizzarria e con la tecnica dell’assemblaggio (tutti gli artisti invitati tendono infatti ad appropriarsi del mondo e a manipolare la realtà). Assunti in un sistema di sapere circolare ma che non ha soluzione di continuità, le opere non soccombono alla nevrosi dell’accumulo compulsivo, soddisfano anzi una minima[le] tesaurizzazione, come a voler enfatizzare lo stupore che si genera di fronte a opere che sono minute o modeste solo all’apparenza. Gli spettatori sono quindi invitati a diventare dei logografi, vale a dire degli interlocutori che sappiano de-scrivere una storia attraverso gli oggetti che qualcun altro ha creato e raccolto al posto loro.
Minima Marginalia
a cura di Alberto ZanchettaArtisti: Michele Bazzana, Umberto Chiodi, Marco Di Giovanni, Matteo Fato, Hubert Kostner, Gianni Moretti, Nero/Alessandro Neretti, Paride Petrei
- Trifase mette in campo tre energie creative ad “alta tensione”: Thomas Braida, Roberto De Pol e Martino Genchi. Come in un sistema elettrico trifase le opere dei tre artisti lavorano su di una stessa frequenza, con percorsi indipendenti, che concorrono a generare una tensione finale in mostra. I dialoghi tra le opere creano in esposizione un fitto percorso da vivere, più che da vedere. Una foresta di stimoli (certamente non solo visivi) che invitano il visitatore a mettere in discussione il proprio sguardo, così come un camminatore fuori pista di volta in volta rivaluta il proprio percorso. Un invito a fermarsi e riflettere, indagare e scrutare. Con la convinzione che l’arte non si esaurisce con il semplice esercizio estetico, va al di là… è riflesso di un pensiero incomunicabile a voce, è espressione di un sentimento intraducibile attraverso la scrittura, è impulso elettrico, è di tutti per tutti.
Trifase
a cura di Matteo Efrem Rossi ed Elisa Decet
in collaborazione con Eventi-Arte-VeneziaArtisti: Thomas Braida, Roberto De Pol, Martino Genchi
- Mountain Ways nasce dalla collaborazione tra dc Next e lo Studio d’Arte Raffaelli di Trento. Laurina Paperina e Federico Lanaro propongono due diverse letture del tema montano, una più onirica e ironica, l’altra più meditativa. I due artisti trentini si confrontano con un territorio dove la natura è predominante, dove si respira una tradizione fatta di racconti e leggende, di ingegno e manualità.
Mountain ways
in collaborazione con lo Studio d’Arte RaffaelliArtisti: Laurina Paperina, Federico Lanaro
DC NEXT
Primo blocco espositivo > 4 agosto – 9 settembre 2012
a cura di Gianluca D’Incà Levis
Inaugurazione sabato 4 agosto, ore 17.00
BLOCCO di Taibon
Fabbrica Ex Visibilia
Località Campagna 1, Taibon Agordino (BL)
Orari: martedì – domenica | 10.00-12.30 / 15.00-19.30
Info: +39 0437 62221 – 30685 –info@dolomiticontemporanee.net
www.dolomiticontemporanee.net