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EDITORIA | libri d’artista

di TOMMASO EVANGELISTA

Nel vasto panorama dell’arte contemporanea emergono tre pubblicazioni che spiccano per la loro originalità: “Sette” di Opiemme, ripresentato in una pregevole edizione limitata, “Tutto” di Guido Segni e “Erhaben energheia sensible” di Luigi Auriemma. Questi libri d’artista offrono prospettive interessanti e sfidano le consuetudini editoriali, portando il lettore in un viaggio suggestivo attraverso linguaggi di sperimentazione, ricerca e produzione letterario-critica.

“Sette” di Opiemme: viaggio nella Liguria attraverso racconti e disegni unici
“Sette” di Opiemme è una raccolta di racconti del 2005 che cattura l’essenza della Liguria attraverso le storie di giovani cresciuti lungo la costa. Questo libro è reso ancor più speciale da un’edizione limitata di 10 copie, ciascuna numerata e accompagnata da un disegno unico. Gli episodi narrati dipingono un ritratto affascinante di un gruppo di amici che, nonostante il passare del tempo e le inevitabili separazioni, mantengono un legame profondo con il loro mare e il territorio d’origine.

“Sette”, Opiemme

“Tutto” di Guido Segni: la narrativa autobiografica degli smartphone
In “Tutto. per caso, automatismo e sovrappensiero” Guido Segni sfida le convenzioni letterarie tradizionali creando un romanzo autobiografico sperimentale. L’autore utilizza le notifiche private del suo smartphone come materiale grezzo per costruire una narrazione unica e personale. L’algoritmo che assembla il testo spia e raccoglie i messaggi di notifica, trasformandoli in una riflessione provocatoria sul ruolo dell’automazione nel processo creativo. Il risultato è un’opera che esplora la tecnologia e la sua influenza sulla vita quotidiana, offrendo una prospettiva unica sull’autorialità e sulla narrazione contemporanea.

“Tutto”, Guido Segni

“Erhaben energheia sensible. Fluidità di linguaggi in un’opera ambientale al limite dell’invisibile ” di Luigi Auriemma: la trasformazione dell’energia artistica
Luigi Auriemma presenta un’opera nata dal disallestimento della sua personale che va oltre i confini fisici della mostra. L’artista propone un’idea affascinante: far fluire l’energia sviluppata durante gli incontri con il pubblico, l’interazione con le opere e le parole scambiate nello spazio circostante. Quest’opera invisibile, fluida come l’aria, si espande dal museo, creando un dialogo tra il passato e il presente. Auriemma invita gli spettatori a riflettere sulle interconnessioni tra le opere e l’ambiente circostante, trasformando il vuoto lasciato dal disallestimento in un’esperienza dinamica e in continua evoluzione, continuata dalle impressioni di una serie di figure del mondo dell’arte le quali hanno continuato ad offrire spunti di interazione e dibattito che sono confluiti nel testo il quale si pone come una vera e propria continuazione dell’azione.

“Erhaben energheia sensible”, Luigi Auriemma

 

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