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BOLOGNA | MAMbo | Fino al 9 gennaio 2022

di ILARIA BIGNOTTI

Nello spazio della Project Room – il luogo per antonomasia dove il MAMbo ospita progetti di ricerca che confluiscono in percorsi espositivi rivolti ad approfondimenti sulla contemporaneità – sono in mostra temi, idee, veri e propri progetti artistici e curatoriali che a Bologna non sono mai (anzi, mai dire mai, meglio dire finora) stati realizzati.

Hidden Displays 1975-2020. Progetti non realizzati a Bologna, veduta della mostra. Foto: ©Sara Montali

Un argomento che scotta a maggior ragione oggi, dopo oltre un anno e mezzo di pandemia, dove le arti visive sono state duramente colpite, limitate se non interrotte nelle loro molteplici manifestazioni. È allora stata una scelta coraggiosa quella dell’istituzione bolognese di accogliere il visionario progetto di Elisabetta Modena e Valentina Rossi, due curatrici che sono anche nel team direttivo e curatoriale del MoRE Museum, museo digitale che da anni raccoglie, studia e restituisce i progetti artistici non realizzati o rifiutati del XX e del XXI secolo, selezionando ovviamente i più significativi e catalogandoli secondo intelligenti parametri che diventano anche tracce di studio e sviluppo successivi (la prima delle due, Modena, del museo è con Marco Scotti anche la fondatrice).
Così, se attraverso il sito moremuseum.org è possibile scoprire progetti artistici che non sono stati realizzati per motivazioni tecniche, logistiche, ideologiche, economiche, morali o etiche, oppure perché utopici o impossibili da tradurre in realtà, la mostra Hidden Displays 1975-2020 scaturisce da una ricerca sviluppata sul territorio, con l’obiettivo di rintracciare e studiare le rassegne e le opere d’arte immaginate o progettate, ma non realizzate in ambito bolognese dal 1975, anno della nascita della Galleria d’Arte Moderna di Bologna nella sede di Piazza Costituzione progettata da Leone Pancaldi, a oggi.

Hidden Displays 1975-2020. Progetti non realizzati a Bologna, veduta della mostra. Foto: ©Sara Montali

Un lungo e rigoroso lavoro d’archivio ha così fatto riemergere dai cassetti degli atelier e degli studi di artisti, curatori, storici e critici dell’arte, una straordinaria fucina di pensieri, immagini, documenti che la mostra restituisce attraverso contaminazioni di senso e trovando legami affascinanti tra i diversi progetti non realizzati, la maggior parte dei quali custoditi o ricostruiti principalmente nell’archivio del MAMbo e in quelli privati della città.
Gli archivi degli artisti hanno restituito una numerosa serie di progetti che sono illustrati in mostra secondo modalità discusse volta per volta con gli artisti stessi: alcuni hanno scelto di esporre i materiali originariamente sviluppati per la progettazione dell’opera poi non realizzata (documenti digitali o materiali analogici); altri hanno invece interpretato il lavoro in modo diverso, trasformando la documentazione progettuale in una traccia evocativa e utile a restituirne l’idea e il senso originari.

Hidden Displays 1975-2020. Progetti non realizzati a Bologna, veduta della mostra. Foto: ©Sara Montali

Si entra e si esce tra i pensieri curatoriali di Lorenzo Balbi, Renato Barilli, Alberto Boatto, Palma Bucarelli, Maurizio Calvesi, Germano Celant, Giorgio Celli, Roberto Daolio, Mario De Micheli, Tano Festa, Guido Le Noci, Marinella Paderni, Concetto Pozzati, Maura Pozzati con Michele Corleone e Pierfrancesco Pacoda e Lea Vergine, così come ci si imbatte nelle opere non realizzate, ma ideate e proposte da artisti legati a Bologna per diverse ragioni: Alessandra Andrini, Sergia Avveduti, Riccardo Baruzzi, Riccardo Benassi, Francesco Benozzo, Davide Bertocchi, Christoph Büchel, William Burroughs, Calori & Maillard, David Casini, Cristian Chironi, Luca Coclite, Cuoghi Corsello, Ericailcane, Emilio Fantin, Flavio Favelli, Irene Fenara, Simone Forti, Francesca Grilli, Daniel Gonzàlez, Jannis Kounellis, Claudia Losi, Eva Marisaldi, Fabio Mauri, Paul McCarthy, Matteo Meschiari, Giancarlo Norese, Francesca Pasquali, Stefano W. Pasquini, Chiara Pergola, PetriPaselli, Cesare Pietroiusti, Andrea Renzini, Davide Rivalta, Mili Romano, Andrea Salvatori, Marco Samorè, Enrico Serotti, Ivana Spinelli, Sissi, Luca Trevisani, Eldi Vejzai, Luca Vitone e ZimmerFrei.
Insomma, una mostra da vedere, per scoprire ciò che di solito non ci è dato, appunto, vedere (e ammirare).

Hidden Displays 1975-2020. Progetti non realizzati a Bologna, veduta della mostra. Foto: ©Sara Montali

Hidden Displays 1975-2020
Progetti non realizzati a Bologna
Un progetto di MoRE. a Museum of Refused and Unrealised Art Projects
a cura di Elisabetta Modena e Valentina Rossi

Istituzione Bologna Musei | MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
Project Room

7 ottobre 2021 – 9 gennaio 2022

Info: www.mambo-bologna.org/

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