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ANCONA | La Mole  – Museo Tattile Omero | Fino all’8 marzo 2020

di VALERIA CARNEVALI

Una mostra singolare e significativa in uno degli spazi espositivi più interessanti ed alternativi del Paese: al Museo Tattile Statale Omero negli spazi della Mole Vanvitelliana di Ancona si “tocca la bellezza” con Maria Montessori e Bruno Munari, e ce ne parla anche Victor, critico in erba.

Toccare la bellezza. Maria Montessori Bruno Munari, veduta della mostra con Victor

“Il titolo è appropriato”, dice Victor, 9 anni, “perché bisogna toccare quasi tutto, e certe volte devi stare a occhi chiusi e certe volte a occhi aperti per decifrare cosa stai toccando. Perché si toccano cose belle, che piace sentire”. “Mi è piaciuto toccare le grandi spugne morbide per costruire: io ci ho fatto una spiaggia perché all’inizio volevo fare cose a casaccio, poi ho capito che assomigliavano a ombrelloni e a onde e allora ho fatto una spiaggia”. “Mi è piaciuto toccare… o piuttosto usare quei piccoli pezzi di legno per fare i palazzi o città… Ho fatto una ziggurat perché la sto studiando in Storia…e poi mi è piaciuto toccare quelle specie di colonnine che penzolavano perché c’era un piumino molto morbido”.

Toccare la bellezza. Maria Montessori Bruno Munari, veduta della mostra

“Tanti erano i pezzi per costruire, però erano di tutti i colori e i colori non si possono toccare, sono belli solo da vedere. Però è stato bello anche riconoscere i materiali come se fossero colori: capivo che era marmo dal freddo, anche il vetro era liscio ma era meno freddo, il legno era caldo e non faceva tanto rumore, il rumore invece lo faceva il ferro, e la spugna si capiva perché era morbida.” “È stato tanto divertente alla fine giocare a calciare con delle spugne legate fra loro.” (Gabriele De Vecchi. “Scultura da prendere a calci”, 1959). “Cosa ho capito? Ho capito che Maria Montessori ha capito che i bambini hanno bisogno di giocare con oggetti come quelli dei grandi, ma piccoli e che Munari ha inventato che si può giocare con le forme per costruire molte cose.”

Toccare la bellezza. Maria Montessori Bruno Munari, veduta della mostra

Toccare la bellezza è un percorso espositivo particolare. Particolare è il taglio con cui vengono avvicinati due giganti italiani della pedagogia mondiale, che hanno messo nel Novecento radici che tuttora fioriscono nella ricerca educativa: si tratta di Maria Montessori (Chiaravalle 1870 – Noordwijk 1952, pedagogista e scienziata nota per il metodo che prende il suo nome, e Bruno Munari (Milano 1907 – 1998), artista e designer che ha dato all’infanzia (e preso da essa a piene mani) un’inedita e sfaccettata chiave di ricerca visiva. Particolare è la struttura, insieme spazio ed istituzione, che la ospita: il Museo Tattile Statale Omero, fondato nel 1985 come galleria alternativa per non vedenti e cresciuto come eccellenza nell’indagine sulla percezione sensoriale globale; particolare è il percorso, che affianca in un controcanto leggero e armonioso i contenuti, le invenzioni, le opere, i giochi, dell’una e dell’altro autore, tutti, rigorosamente, da toccare.

Toccare la bellezza. Maria Montessori Bruno Munari, veduta della mostra con Victor

Particolari sono le modalità di fruizione, dato che quella tradizionale, quella del pubblico abituato a vedere mostre, è possibile ma non sufficiente: non serve leggere le informazioni sui pannelli (ottimo tra l’altro l’apparato didascalico) ed aggirarsi nelle sale ad osservare se non ci si lascia andare all’ebbrezza del gioco. Farsi accompagnare da un bambino, come chi sta scrivendo questa recensione, è forse una delle strade migliori per comprendere questo percorso, ricchissimo e complesso ma dalla godibilità scanzonata e disarmante.

Uno degli obiettivi dichiarati di questa singolare ed importante esposizione è “promuovere per tutti, nessuno escluso, una significativa esperienza della tattilità dal punto di vista artistico ed estetico”. L’obiettivo è centrato: l’illustre pedagogista Vygotskij sosteneva che qualsiasi contenuto può essere trasmesso a soggetti di qualsiasi età, a condizione di trovare la giusta via comunicativa e Toccare la bellezza lo dimostra: non è il solo linguaggio verbale, quello della trasmissione intellettuale, non è il solo linguaggio visivo, quello peculiare dell’arte, ma è l’integrazione di tanti codici diversi, sensoriali, esperienziali ed emotivi, che garantisce un vero passaggio di significati e che contribuisce alla formazione della persona all’insegna della consapevolezza estetica: “Ho toccato la bellezza ed è stato bello giocare a una mostra!” conclude Victor e non gli si può dare torto.

Toccare la bellezza. Maria Montessori Bruno Munari, veduta della mostra con Victor

Nel corso della mostra, per i bambini sono previsti laboratori ed esperienze ludiche e didattiche, per gli adulti appuntamenti di studio e di approfondimento: sabato 25 gennaio si terrà in loco il convegno internazionale “Toccare la bellezza” in collaborazione con la Fondazione Chiaravalle Montessori e l’Associazione Bruno Munari.

 

Toccare la bellezza. Maria Montessori Bruno Munari
esposizione promossa e organizzata dal Museo Tattile Statale Omero e dal Comune di Ancona, in collaborazione con la Fondazione Chiaravalle Montessori e l’Associazione Bruno Munarie con il contributo della Regione Marche
Comitato scientificoAlfio Albani, Fabio Fornasari, Aldo Grassini, Paolo Marasca, Alberto Munari, Mariangela Scarpini, Andrea Socrati, Silvana Sperati, Annalisa Trasatti

Fino all’8 marzo 2020

La Mole Ancona, Sala Vanvitelli
Banchina Giovanni da Chio 28, Ancona

Info: museo omero +39 0712811935 – tel. mostra +39 071205677
www.museoomero.it
www.lamoleancona.it

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