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BRESCIA | Colossi Arte Contemporanea | 14 dicembre 2019 – 4 marzo 2020

di ALICE VANGELISTI

Una narrazione bloccata in attimi sospesi e congelata in bilico tra più possibilità di svolgimento e di interpretazione prende vita negli spazi di Colossi Arte Contemporanea a Brescia.
Cadenze animali, la personale di Massimo Caccia (Desio, 1970), si connota come un grande racconto ironico e profondo di una quotidianità umana che si fa animale. Vanno in scena, infatti, episodi bizzarri in cui i protagonisti indiscussi sono degli ignari e sorpresi animali, che si interrogano sul loro futuro e, allo stesso tempo, ci fanno interrogare sulla nostra esistenza.

Massimo Caccia, Senza titolo, 2019, smalto su tavola Courtesy of Colossi Arte Contemporanea, Brescia

Così ci domandiamo se quel sasso, sospeso come una spada di Damocle, cadrà o meno sulla testa della preoccupata scimmietta sottostante. Oppure ci interroghiamo su quale sarà il futuro della lucertola: addentrarsi in una tranquilla giungla vegetale o essere mangiata da un improbabile predatore dai denti aguzzi? Oppure ancora ci chiediamo che cosa sarà successo – e soprattutto che cosa succederà – alla gallina che si trova a nuotare spaesata in un mare indefinito.
Si materializza in questo modo un ironico e surreale bestiario contemporaneo, caratterizzato da uno stile fortemente illustrativo e grafico, in grado di donare un aspetto ancora più narrativo e quasi giocoso al racconto visivo condotto dall’artista.
Infatti, le enigmatiche avventure che prendono forma nei lavori di Caccia sono animate da vivaci e uniformi campiture di colore e da una linea di contorno nera e netta che insieme contribuiscono a dare forza visiva e solidità espressiva a scene in equilibrio precario tra ciò che è, ciò che è stato e ciò che potenzialmente sarà.

Massimo Caccia, Senza titolo, 2019, acrilico su carta Courtesy of Colossi Arte Contemporanea, Brescia

Si tratta in questo senso di una raccolta insolita di assurde situazioni che fanno però interrogare l’osservatore su come quegli ignari animali vi siano potuti arrivare, con un incipit della vicenda ignoto tanto quanto il suo svolgimento e il suo epilogo. È solo così che gli animali rappresentati sublimano la loro forma ed essenza, lasciando momentaneamente la loro specificità per farsi portatori di significati altri, in modo che entri in gioco anche un’immedesimazione da parte dell’attento osservatore. In questo maniera, il bestiario contemporaneo di Caccia diventa più profondo, facendo scattare un’interpretazione a un livello superiore rispetto alla semplice lettura visiva e formale delle composizioni e facendosi così metafora utile a raccontare frammenti dell’esistenza umana.
Ognuno può dunque tessere la propria trama personale, leggendo secondo il proprio vissuto e le proprie emozioni queste situazioni, senza lasciarsi influenzare dal titolo dell’opera stessa, appositamente “omesso” dall’artista.
In questo modo, le diverse letture si intrecciano libere in potenziali nuove narrazioni e interpretazioni di significato che, di volta in volta, aggiungono ulteriori sfumature alle statiche rappresentazioni, perse in uno spazio infinito e in un tempo eterno.

Massimo Caccia, Senza titolo, 2019, smalto su tavola Courtesy of Colossi Arte Contemporanea, Brescia

L’ambientazione spoglia di riferimenti fa perdere infatti il senso dell’orientamento spazio-temporale, seppur lasciando intendere una sequenzialità frammentata in brevi attimi d’azione focalizzati su scene differenti. Ogni lavoro si presenta così come una piccola storia a sé stante, inserita, però, nell’ampio quadro complessivo di una narrazione visiva condotta attraverso le 12 tavole e le 52 carte esposte. Emblematica è la scelta di tale numero: le prime rappresentano idealmente i mesi dell’anno, mentre le seconde le settimane che si susseguono in questo arco temporale, scandito dai diversi racconti, che riconducono ulteriormente la narrazione allo svolgersi della quotidianità umana.
Caccia riesce così a bloccare frammenti di un’esistenza umana complessa in semplici rappresentazioni metaforiche, che grazie all’essenzialità delle forme e del colore, aumentano il coinvolgimento nella lettura di riflessioni esistenziali, profonde e potenzialmente infinite.

Massimo Caccia. Cadenze animali

14 dicembre 2019 – 4 marzo 2020

Colossi Arte Contemporanea
Corsia del Gambero 16, Brescia

Orari: martedì-sabato dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00

Info: info@colossiarte.it
www.colossiarte.it

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