BRESCIA | Paci Contemporary | 24 novembre 2012 – 19 febbraio 2013
di ILARIA BIGNOTTI
Ci si aggira sorpresi e allarmati, tra gli spazi espositivi di Paci Contemporary, dove da un paio di settimane è stata inaugurata la personale dedicata a Lori Nix, originaria del Kansas, ora di stanza a New York.
Esponente della cosiddetta Staged Photography, al bivio tra fotografia e installazione, compone paesaggi aperti e ambienti interni nei quali qualcosa è già accaduto. Qualcosa di grosso. Di apocalittico, e selvaggio.
La violenza della Natura, Madre e Padrona di tutte le cose, o la sete di potere, crudele e famelica dell’Uomo, sono i convitati di pietra, aguzzini e vittime dei suoi mondi dalle luci esterrefatte, dai luoghi sospesi nel silenzio che segue la distruzione, o che precede il dramma.
Il nuovo ordine, in continuo divenire, al quale Lori Nix sottopone le sue ambientazioni, quel senso di attesa, di un altro corso delle cose, dopo il cataclisma, l’effimera staticità degli oggetti e degli spazi, non sono tuttavia mai drammaticamente definitivi, né atrocemente ineluttabili.
Nel Dies Irae che la fotografa compie ad ogni scatto, vive e fa vivere ai nostri occhi, è la paziente azione di creare stravolgendo una nuova visione del mondo: un’azione lenta e processuale, compiuta con l’amore del demiurgo, non con la rabbia del distruttore.
Una saggia consapevolezza, forse anche profetica, accompagna il paziente e certosino gesto di Lori Nix, che compone mondi emersi da una tragedia, con raffinata attenzione alla disposizione degli elementi, ai giochi cromatici, alla luce che li deve inondare, donando loro quell’aura surreale che tanto attrae quanto sconvolge. È un sublime raffreddato, o un pittoresco selvaggio, il concetto estetico che si riconosce dietro la sua fotografia.
In attesa di leggere la sua intervista, sul prossimo numero di Espoarte (#79), va infine riconosciuto alla mostra da Paci Contemporary, accompagnata da un catalogo con un denso saggio di Gigliola Foschi, di aver saputo selezionare non solo le opere migliori della serie The City, ma di offrire anche al pubblico italiano un viaggio a ritroso nel suo percorso creativo, presentando alcuni lavori tre cicli precedenti: Accidentally Kansas, The lost e Some other place.
Lory Nix. Another World
testi di Gigliola Foschi
24 novembre 2012 – 19 febbraio 2013
Paci Contemporary
Via Trieste 48, Brescia
Info: +39 030 2906352
info@pacicontemporary.com
www.pacicontemporary.com