TAVERNELLE VAL DI PESA (FI) | Osservatorio Polifunzionale del Chianti | 22 marzo – 27 aprile 2014
di Serena Bedini
Che cosa è una metamorfosi? Una trasformazione, un’evoluzione o un passaggio di stati? Queste sono le domande che sembra porsi Andrea Nicita nella personale che apre di fatto la stagione di eventi culturali all’Osservatorio Polifunzionale del Chianti, una struttura nuovissima, inaugurata da Margherita Hack nel 2010, che dal luglio 2013 ha dato inizio alle sue attività (astrofisica, meteorologica, geo-sismica, ambientale) ed è integrata anche nel sistema museale dell’Ateneo Fiorentino.
A Montecorboli, nei pressi di San Donato in Poggio, nel cuore del Parco Botanico del Chianti sorge l’Osservatorio Polifunzionale del Chianti, una struttura di recente costituzione che, sotto la guida del Prof. Emanuele Pace, si accinge a diventare un punto di riferimento grazie all’avanguardia delle strumentazioni per studiosi di svariati settori: astrofisico, meteorologico, geo-sismico, ambientale. Alle attività prettamente scientifiche, l’Osservatorio unisce anche una serie di iniziative a scopo divulgativo ed educativo per i settori di riferimento, nonché culturale con l’organizzazione di eventi di arte e musica che mirano a coinvolgere un numero sempre più ampio di visitatori, in modo da rendere questa struttura aperta anche ai non addetti ai lavori.
In quest’ambito vengono realizzate una serie di mostre d’arte a cura di Giada Rodani di cui la prima, Metamorphosis, è stata inaugurata lo scorso 22 marzo e ospita sculture e disegni di Andrea Nicita. Il percorso espositivo si articola dapprima nella piazza del Pozzo Nuovo a San Donato in Poggio con un funambolo di grandi dimensioni, teso nello sforzo di mantenere l’equilibrio, metafora forse della difficoltà di essere coerente a se stesso, del tormento che deriva dalla consapevolezza della propria transitorietà; poi all’interno dell’Osservatorio che ospita alcuni disegni e sculture di atleti e nudi, quindi fuori nel bosco di querci e nel giardino adiacente con tre sculture.
Gli spazi dell’Osservatorio, raccolti e interamente rivestiti in legno, divengono luoghi ideali per l’esposizione dei pezzi di Nicita che nella loro sobria eleganza ne risultano valorizzati. Qui lo studio del corpo umano appare la contemplazione di uno stato, nella sua armonica perfezione ma anche nel suo precario equilibrio: una fase transitoria, insomma, che viene metaforicamente illustrata dal bilanciarsi del funambolo, in bilico sulla corda, o dallo slancio del tuffatore sul trampolino, un momento prima del tuffo che varierà inesorabilmente la sua condizione. L’esasperato grafismo dei disegni, diviene più armonico nei bronzi che riecheggiano stilemi giacomettiani nello studio della figura umana.
Il percorso prosegue al di fuori, nel bosco di querci dove il visitatore viene sorpreso dalla presenza improvvisa di una sirena, dalle forme androgine e tormentate: la metamorfosi è in atto e solo il procedere del sentiero attraverso alberi e arbusti sempre più fitti condurrà chi osserva sino alla trasformazione avvenuta, in uno slargo al limitare della collina. Nel giardino, coltivato con piante tipiche del luogo e siepi di bosso a cura di Isabella Devetta, si trovano infatti due grandi pesci dal volto umano, fluttuanti nell’aria, creati dopo uno studio geometrico attento che parte dalla sezione aurea. In queste figure immaginifiche, quasi visioni oniriche, la metamorfosi è ormai quasi conclusa: solo le sembianze del viso indicano la natura originaria. Il volto disteso in un lieve sorriso manifesta la serenità di chi ha raggiunto la quiete della stasi; in distanza il Chianti, le sue colline ondulate e i cipressi, ineludibili presenze dello scenario della campagna toscana.
Metamorphosis. Andrea Nicita
a cura di Giada Rodani
22 marzo – 27 aprile 2014
Osservatorio Polifunzionale del Chianti
Località Montecorboli, San Donato in Poggio,
Tavernelle di Val Di Pesa (FI)
Info: 339 7554145
info@osservatoriodelchianti.it
www.osservatoriodelchianti.it