RedazioneAICURZIO (MB) | Castel Negrino Arte | 5 ottobre – 17 novembre 2019
La galleria Castel Negrino Arte di Aicurzio (MB) inaugura la nuova stagione espositiva presentando, per la prima volta nei suoi spazi, la mostra personale di Jaime Poblete (Santiago del Cile, 1981) intitolata Memento. In questa esposizione l’artista cileno presenta un ciclo di lavori inediti, di cui alcuni realizzati appositamente per l’occasione, che riflettono sul valore di superamento dell’identità del “quadro” e la sua stessa razionalizzazione.
Jaime Poblete, Untitled, 2019 (little black), tecnica mista su tessuto tappezzeria, 27×39 cm Courtesy Castel Negrino arte, Aicurzio (MB)
Poblete, infatti, lavora e agisce sulla tela quale strumento e materiale con cui “affermare una duttilità che non inizia con la stesura pittorica, ma è già inscritta nelle pieghe stesse delle stoffe e dei tessuti che utilizza”, come scrive nel suo testo critico Matteo Galbiati, curatore della mostra.
La piegatura, l’increspatura e le sovrapposizioni sono elementi che non vogliono aspirare ad essere immagine o forma narrativa dichiarate, ma cercano il proprio pronunciarsi concreto per rivelare una nuova identità della pittura. Tanto con la rigidità spigolosa, quanto con la sinuosa morbidezza, si mette in luce un continuo cambiamento di stato che rimarca e aggiorna, nella sequenzialità dell’allestimento quasi a palesare un passaggio evolutivo continuo, la struttura concreta della creazione pittorica.
Jaime Poblete, Untitled, 2019 (folded black), tecnica mista su tessuto tappezzeria, 70×50 cm Courtesy Castel Negrino arte, Aicurzio (MB)
“Il colore, che solamente sfiora la monocromia, cerca una vibrazione peculiare in sofisticati equilibrismi” che restituiscono l’idea di una luce presente internamente la materia marcata dell’opera. Poblete fa affiorare e sciogliere l’impasto cromatico, accende con alchimie severe e segrete le storie e le dimensioni sconosciute che si offrono silenziosamente alla nostra immaginazione.
Il tempo del fare, in Poblete, coincide con lo spazio della meditazione e, in un continuo rimandare a poli interpretativi opposti, il tempo della ragione si rispecchia nello spazio dell’ambiente: “il colore che ha conquistato la tela, esorcizzando spesso la solennità del telaio, si ripropone in un continuo atto di svelamento e occultamento che, nelle pieghe delle sue storie, muta sempre l’ordinamento delle superfici e ristabilisce i presupposti razionali e relazionali con cui intendere il quadro e la sua visione”.
Jaime Poblete. Memento
a cura di Matteo Galbiati
5 ottobre – 17 novembre 2019
Castel Negrino Arte
Strada per Castel Negrino 7, Aicurzio (MB)
Aperto tutti i giorni su appuntamento
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