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MILANO | Galleria Giovanni Bonelli | Fino al 27 luglio 2024

di ELEONORA BIANCHI

Si potrebbe, seguendo lo schema ovvio di una recensione piatta e disimpegnata, parlare di un allestimento nello stile delle quadrerie seicentesche, ricco e ridondante, senza vuoti o pause. Ma sarebbe fin troppo prevedibile. Per Grazia Ricevuta – esposizione collettivissima a cura di Alberto Mattia Martini che raccoglie il contributo di oltre 110 artisti – non è una mostra stereotipata o scontata. La Galleria Giovanni Bonelli di Milano si trasforma per l’occasione nella sacrestia di un santuario, dove si accolgono preghiere e speranze di artisti pellegrini.

Per Grazia Ricevuta, veduta della mostra, Galleria Giovanni Bonelli, Milano Courtesy Galleria Giovanni Bonelli

È una mostra esperienziale, nel senso più onesto del termine, poiché mutua narrative immaginarie figlie dell’esperienza individuale-collettiva e prende in esame un noi non meglio definito. Le opere esposte hanno formati molto ridotti, a esplicitare quella tendenza più intimistica, che vuole l’ex voto come oggetto privato e, almeno nelle sue dimensioni, modesto.
Ogni opera è una perla singola, diversa dalle altre – sia pur non del tutto autonoma –, ferma tra due nodi di un filo che ne unisce un centinaio allineate, a trovare maggiore forza e un più ampio senso d’essere, nella coralità dell’esperire, del patire e dello sperare. In un assortimento come quello offerto, caratterizzato da una qualità non indifferente, oltre che da una notevole quantità di lavori che spaziano tra i linguaggi più disparati, è impossibile non trovare un lavoro che si rivolga anche a noi disperati. Un ex voto non ha a che vedere esclusivamente con la Fede – questo vale sempre, ma a maggior ragione in quest’esposizione –, si arricchisce, anzi, di significati altri, che esulano dall’ambito prettamente religioso, l’ex voto rappresenta piuttosto l’indagine antropologica legata a una dimensione profondamente umana e universale, una sorta di religiosità laica, in bilico tra il sacro e il profano.

Per Grazia Ricevuta, veduta della mostra, Galleria Giovanni Bonelli, Milano Courtesy Galleria Giovanni Bonelli

Se Fede non è, il discorso vira su un concetto simile, sovrapponibile, ma non esattamente uguale, quello di fiducia. Nella società contemporanea, dove il rapporto con l’altro è tutto fuorché di fiducia, diventa sempre più difficile mantenere la nostra condizione di esseri umani. La mostra è, però, talmente universale che tange l’umanità tutta. Alla fine, siamo tutti sulla stessa barca che, malconcia e prossima al naufragio, ci avvicina nella consapevolezza che un dolore è più lieve se condiviso.
La mostra di Martini è un piacevole miscuglio di emozioni scaturite dall’unione tra contemporaneità e tradizione, tra Arte colta e folklore. Un insieme disordinato di vite – per quanto diverse tra loro e per quanto perfette alcune di esse appaiano – che ci ricorda che siamo tutti umani Per (DIS)Grazia Ricevuta.

Per Grazia Ricevuta
a cura di Alberto Mattia Martini

Opere di: Guido Airoldi, Maddalena Ambrosio, Stefano Arienti, Gabriele Arruzzo, Yuval Avital, Mattia Barbieri, Mirko Baricchi, Matteo Basilè, Matteo Bergamasco, Alessandro Bergonzoni, Thomas Berra, Bertozzi&Casoni, Andrea Bianconi, Lorenzo Brivio, Nicolò Bruno, Michele Bubacco, Luca Caccioni, Chiara Calore, Anna Capolupo, Felipe Cardeña, Nicola Caredda, Linda Carrara, Valeria Carrieri, Antonio Catelani, Andrea Chiesi, Marco Cingolani, Gianluigi Colin, Giacomo Cossio, Fabrizio Cotognini, Rudy Cremonini, Vanni Cuoghi, Sabrina D’Alessandro, Aldo Damioli, Alberto De Braud, Leonida De Filippi, Francesco De Grandi, Francesco De Molfetta, Silvano De Pietri, Marta Dell’Angelo, Mario Dellavedova, Aron Demetz, Marco Demis, Pino Deodato, Nicola Di Caprio, Fulvio Di Piazza, Roberto Dolzanelli, Tamara Ferioli, Enzo Fiore, Sergio Fiorentino, Francesco Fossati, Giovanni Frangi, Maurizio Galimberti, Michelangelo Galliani, Omar Galliani, Daniele Galliano, Laura Giardino Robert Gligorov, Giuseppe Gonella, Domenico Grenci, Ester Grossi, Franco Guerzoni, Agnese Guido, Audrey Guttman, Silvia Inselvini, Filippo La Vaccara, Franceso Lauretta, L’orMa, Giovanni Manfredini, Bruno Marrapodi, Franco Marrocco, Luciano Massari, Andrea Mastrovito, Marco Mazzoni, Paolo Migliazza, Enrico Minguzzi, Kazumasa Mizokami, Concetta Modica, Elena Modorati, Tomoko Nagao, Silvia Negrini, Marco Pace, Silvia Paci, Mimmo Paladino, Robert Pan, Alessandro Papetti, Paola Pezzi, Paolo Pibi, Alex Pinna, Michelangelo Pistoletto, Luigi Presicce, Massimo Pulini, Pierluigi Pusole, Gherardo Quadrio Curzio, Alfredo Rapetti, Carlo Alberto Rastelli, Giotto Riva, Brigitta Rossetti, Elisa Rossi, Laboratorio Saccardi, Nicola Samorì, Aldo Sergio, Davide Serpetti, Marta Sesana, Giuseppe Stampone, Luca Trevisani, Wainer Vaccari, Vedovamazzei, Nicola Verlato, Flaminia Veronesi, Dany Vescovi, Fabio Viale, Velasco Vitali.
Con la partecipazione straordinaria di Dino Buzzati con uno dei suoi Ex-voto, per gentile concessione degli eredi.

23 maggio – 27 luglio 2024

Galleria Giovanni Bonelli
Via L. P. Lambertenghi 6, Milano

Orari: da martedì a sabato 11.00-19.00

Info: +39 02 87246945
info@galleriagiovannibonelli.it
www.galleriagiovannibonelli.com

 

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