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MILANO | OTHER SIZE GALLERY c/o Workness Milano | Fino al 16 settembre 2022

Intervista a ZIQIAN LIU di Rebecca Delmenico

La fotografa cinese Ziqian Liu ha da subito spopolato su Instagram per i suoi splendidi autoritratti caratterizzati da forme delicate, eteree, femminili oltre che da uno stile minimale e pulito, un talento che non è passato certo inosservato. I ritratti di Ziqian Liu sono un caso particolare di autoritratto astratto ed evocativo, al limite del surreale, in cui regnano ordine ed equilibrio, e pensare che l’artista si è avvicinata alla fotografia quasi per caso trovando nella personale pratica dell’autoritratto un modo per liberare le emozioni, riordinare pensieri confusi o casuali e parlare con sé stessa esprimendo il suo io più autentico.
La mostra Inner Eye, presso la galleria milanese Other Size Gallery a cura di Claudio Composti, realizzata in collaborazione con Paola Sosio Contemporary Art che rappresenta Ziqian Liu in esclusiva per l’Italia, presenta una serie di dieci autoritratti, realizzati a partire dal 2020, che sono esemplificativi della poetica della fotografa cinese.

Ziqian Liu, Ritual at the dinner table # 3, 2021, stampa giclée su carta, cm 75×50

Realizzati da Ziqian Liu in completa solitudine prestando particolare attenzione alla composizione dell’immagine, nel momento in cui lo spettatore guarda questi scatti ha la sensazione di trovarsi davanti a un intimo diario personale, racconta l’artista “Gli autoritratti sono come un diario per me, sono una documentazione visiva del mio stato mentale”. Serie come Acceptance and Isolation, Symbiosis o Ritual at the dinner table, dove già il titolo rimanda a temi esplorati da Ziquian Liu come la solitudine e la simbiosi tra uomo e natura, si distinguono per una palette dai toni neutri vivacizzati da frutti, fiori e piante colorati che puntinano la scena e dalla presenza di specchi, la cui immagine rappresenta il mondo idealizzato cui aspira l’artista che mostra solo in parte il corpo e il volto, come a chiamare chi guarda a immaginarlo come il proprio. Ziqian Liu, in occasione della mostra Inner Eye, si è raccontata in questa intervista che ci apre le porte a quello che l’artista definisce come “un mondo calmo ma non piatto o piccolo”.

Hai detto che la fotografia è stata una scoperta per te, vuoi raccontarmi come hai intrapreso questo percorso?
Percorrere questa strada è stato come una magia. Prima pensavo che la fotografia non avesse nulla a che fare con me. Forse il percorso della vita è laurearsi e avere un lavoro stabile, ma qualche anno fa, ho vissuto un periodo negativo, ogni giorno non ero di buon umore, così ho cercato di trovare qualche hobby per tenermi occupata: è da quel momento che ho iniziato a sperimentare con la fotografia, e, producendo sempre più immagini, ho trovato gradualmente il mio stile personale. Mi considero molto fortunata, la fotografia mi ha accompagnato nei momenti negativi e mi ha cambiato molto, quindi continuerò su questa strada.

Ziqian Liu, Acceptance and Isolation #1, 2021, stampa giclée, carta Hanemhule Photo Rag Dibond, cm 75×50

Vorrei descrivessi come sei arrivata a scegliere l’autoritratto. Hai affermato che è un modo per esprimere te stessa, possiamo dire che è un momento di profonda introspezione?
Il motivo per cui scelgo l’autoritratto è che preferisco stare da sola, e posso essere completamente me stessa. Non importa il metodo di ripresa, lo stile o gli oggetti di scena, posso prendere le mie decisioni, il che rappresenta una sorta di tranquilla libertà.
Secondo me, questo momento è un processo di contatto solo con me stessa. Durante le riprese, sono completamente libera dai disturbi esterni. Posso concentrare tutti i miei pensieri solo sulle riprese, come se sentissi solo il mio respiro, come se ci fosse un “vuoto”.  Questo processo serve anche a guarire il mio cuore e a lavare via le emozioni disordinate nella mente.

Tra i capisaldi della tua poetica ci sono l’ordine, l’equilibrio e la loro costante ricerca. Come raggiungi questo stato nella composizione delle scene?
In realtà, non ho cercato deliberatamente un tale equilibrio, ma ho solo costruito scene confortevoli durante le riprese. Forse perché l’ordine e l’equilibrio sono ciò che apprezzo nel mio cuore, inavvertitamente vengono mostrati nelle fotografie.

Perché nelle tue immagini scegli di non mostrare il volto?
Il motivo per cui il viso è nascosto nelle immagini è che spero non sia la parte principale del mio lavoro. Penso che, a prescindere dalla bellezza o meno dei tratti del viso, l’attenzione dello spettatore si concentri sul volto e sia facile che ignori gli altri elementi dell’opera. Esprimere emozioni attraverso il volto può essere molto preciso e diretto, ma preferisco farlo indirettamente. Le parti del corpo e le piante non sono “etichettate” come i volti. Il protagonista può essere chiunque, e ogni spettatore avrà una visione diversa dell’opera grazie alle sue diverse esperienze. Lo spettatore può partecipare all’opera, e credo che questo sia molto interessante. Si dice sempre che l’occhio è la finestra dell’anima, e per alcuni dei miei lavori l’occhio è anche l’anima del quadro. A volte, gli occhi sono la porta che permette allo spettatore di entrare nel mondo interiore dell’opera, a volte non hanno un significato dietro di sé, sento solo il bisogno di illuminare il quadro con gli occhi.

I toni che scegli per la tavolozza delle tue opere sono neutri, ravvivati dai colori degli oggetti presenti nella scena, vuoi spiegare questa precisa scelta cromatica?
Questi colori mi danno una sensazione di calma e tranquillità. Penso che accorcino le distanze con il pubblico e rendano l’atmosfera del quadro più tranquilla. In secondo luogo, durante le riprese utilizzo solo luce naturale, che rende i colori più morbidi. La luce diversa nelle giornate di sole e in quelle nuvolose conferisce inoltre una sottile unicità a ogni opera, che ritengo sia anche un dono della natura.

Ziqian Liu, Symbiosis, 2021, stampa giclée, carta Hanemhule Photo Rag Dibond, cm 90×60

Cosa significa lo stato di simbiosi tra uomo e natura che ricerchi nelle opere?
Per me la simbiosi e l’equilibrio tra uomo e natura ci ricordano non solo di rispettare la natura e di apprezzarne i doni, ma anche di avere a cuore ciò che abbiamo ora e di saperci accontentare. Il dono della natura per noi non è solo una compagnia materiale, ma anche spirituale. Quando si parla di solitudine, penso sempre che la solitudine sia qualcosa di cui godere. Se ci ritiriamo e ci concentriamo sulle cose che ci circondano, scopriremo che non siamo soli. Quando guardo il tetto, vedo i piccioni sul tetto che mi guardano. I rami accanto ai piccioni, con il cambio di stagione, da rami secchi diventano foglie rigogliose, anche le piante sul balcone crescono velocemente sotto la cura del sole e della pioggia. Potrei elencare molti esempi, tutti mostrano la meravigliosa e vigorosa vitalità della natura, ma anche la piccolezza e la non solitudine degli esseri umani. Penso che continuerò a lavorare su questo tema.

Che cos’è la bellezza ?
Secondo me, la bellezza non si limita alla superficie, ma è una virtù che rende se stessi e gli altri felici fisicamente e mentalmente.

Ziqian Liu, Acceptance and Isolation #3, 2021, stampa giclée, carta Hanemhule Photo Rag Dibond, cm 75×50

Cosa cerchi di trasmettere allo spettatore attraverso i tuoi autoritratti?
Spero che le mie opere possano portare al pubblico un piccolo mondo calmo ma non noioso, e costruire uno spazio attraverso le immagini. Penso che questo spazio non appartenga solo a me stessa, ma anche allo spettatore. In questo piccolo mondo, sono naturalmente libera da alcuni vincoli. Per gli spettatori, spero che possano trovare un momento di pace entrando nel mondo che ho creato, e che possano portare se stessi nelle opere e riposare nello spazio del pensiero o dell’immaginazione.

Il risultato del tuo processo creativo evoca una figura femminile, delicata e calma. Come arrivi a questo risultato?
Attraverso le mie opere spero di mostrare la morbidezza, la tenerezza, la delicatezza esterne delle donne che coesistono con la forza interiore. In effetti, questa è un’aspettativa anche per me. Penso che la strada da percorrere sia quella di ascoltare la voce del cuore, con sincerità.

 

Ziquian Liu, Inner Eye

Fino al 16 settembre 2022
Chiusura estiva: 8-29 agosto 2022

Other Size Gallery c/o Workness Milano
Via Andrea Maffei 1, Milano

Info: +39 02 70006800 
othersizegallery@workness.it

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