BOLOGNA | FONDAZIONE CARDINALE GIACOMO LERCARO | FINO AL 3o APRILE 2021
Intervista a LAURA ROSITANI e CLAUDIO MUSSO di Maria Chiara Wang
Doppia intervista a Laura Rositani – vincitrice della call della Raccolta Lercaro per giovani critici – e a Claudio Musso – critico, curatore, docente presso l’Accademia di Belle Arti di Bergamo – esponenti del comitato curatoriale del progetto IMPRONTE, residenza per artisti under 30 della Fondazione bolognese.
Al loro fianco, nella commissione che ha selezionato i giovani artisti assegnatari degli atelier ricavati negli spazi di pertinenza del museo, Francesca Passerini (direttore della Raccolta Lercaro) e Andrea Dall’Asta SJ (direttore della Galleria San Fedele di Milano).
Sofia Bersanelli, Alessandra Brown, Matteo Messori, Caterina Morigi, Norberto Spina vincitori del bando e ospiti degli spazi-atelier da settembre 2020 assieme al Collettivo DAMP e a Raffaele Vitto – questi ultimi due assegnatari della modalità IMPRONTE EXTRA – sono stati chiamati a realizzare un’opera originale sul tema Libertà e responsabilità. L’uomo di fronte alle sfide della vita con i linguaggi e i materiali contemporanei a ciascuno più consoni. La loro esperienza all’interno della Fondazione è stata arricchita da work-shop e incontri specialistici programmati con l’intento di accompagnarli nella riflessione e nella ricerca artistica.
In che modo gli artisti selezionati sono stati guidati in questo percorso e come hanno interpretato i temi del bando?
Laura Rositani: Il tema della residenza IMPRONTE è quello della libertà e responsabilità, tema molto attuale e sentito dagli artisti selezionati. Ognuno ha interpretato la tematica proposta con estrema sensibilità e coinvolgimento, adottando linguaggi e sperimentazioni differenti che identificano la pratica di ciascuno. La restituzione della residenza avverrà con una mostra finale nel mese di maggio, situazione covid permettendo. Per aiutarli in questo percorso sono stati organizzati incontri mirati con vari esperti che hanno affrontato il tema della residenza, partendo da punti di vista differenti e permettendo agli artisti una riflessione multidisciplinare. Nel mese di ottobre si sono tenute tre giornate di workshop in cui sono intervenuti il filosofo Silvano Petrosino (ordinario presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano), la professoressa Marina Lalatta Costerbosa (ordinaria di Filosofia del diritto nel Dipartimento di Filosofia e Comunicazione e Membro del Comitato di Bioetica dell’Ateneo di Bologna), le artiste Marzia Migliora e Francesca Pasquali. Recentemente sono seguiti altri due confronti con Maria Chiara Ciaccheri (Esperta in mediazione culturale) e Viviana Gravano (curatrice e Docente di Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna). Tutti gli incontri appena citati e i confronti continui tra gli artisti e il team curatoriale hanno attribuito a questo percorso un forte senso di condivisione e di aiuto reciproco.
Qual è stato il tuo ruolo all’interno di questa esperienza e che impronta ti ha lasciato?
LR: Questa esperienza è iniziata con una call per critici e storici dell’arte emergenti attraverso la quale sono stata selezionata per unirmi al team curatoriale composto da Francesca Passerini, direttrice della Raccolta Lercaro, Andrea Dall’Asta, suo predecessore nella direzione e già Direttore della Galleria San Fedele di Milano, e dal critico, curatore e docente presso l’Accademia di Belle Arti “G. Carrara” di Bergamo, Claudio Musso. Dopo una prima fase di selezione degli artisti è iniziata la vera e propria esperienza sul campo che mi ha permesso di entrare in relazione con le pratiche artistiche di ognuno e di condividerne un percorso di lavoro sul tema della residenza.
Il processo di scambio, di confronto e di condivisione è sicuramente uno degli aspetti che mi ha colpita maggiormente. Le considerazioni e le consapevolezze che si stanno via via delineando lungo il percorso che stiamo facendo insieme sono le “impronte” della mia esperienza. Il clima che si è creato è di grande supporto reciproco e di attenzione verso l’altro, la libertà e la responsabilità trovano così pieno compimento nel loro significato più profondo.
Il progetto Impronte della Raccolta Lercaro, così come quello del Nuovo Forno del Pane, nasce anche in risposta alla carenza degli studi d’artista nel nostro territorio. Qual è il valore principale della scelta di riconvertire questi spazi?
Claudio Musso: Le due iniziative della Raccolta Lercaro e del Nuovo Forno del Pane rappresentano, in questo scenario, più che una risposta, il suggerimento di un indirizzo da seguire per gestire un problema che nasce prima della diffusione della pandemia. La scelta di assegnare le sale espositive dei musei agli artisti per consentire loro di portare avanti una ricerca e una produzione non strettamente finalizzate ad un progetto espositivo è un segnale rilevante; sottolineare l’importanza della fase produttiva del percorso artistico è un passo fondamentale. Inoltre, l’idea che questi spazi siano stati pensati in entrambi casi come luoghi di lavoro plurali ha consentito ai partecipanti di condividere quotidianamente necessità e criticità e di ricalibrare di conseguenza il loro percorso durante tutta la durata della residenza.
Che sinergie si sono create tra la Fondazione Lercaro, il Nuovo Forno del Pane e Neu Radio?
CM: Grazie all’intuito di Francesca Passerini – Direttrice della Fondazione Cardinale Giacomo Lercaro – e allo spirito collaborativo di Lorenzo Balbi – Direttore del MAMbo – si è creata da subito una collaborazione tra le due istituzioni fondata su un confronto relativo alle problematiche e alle tematiche condivise. Neu Radio ha permesso di connettere entrambi i progetti e di metterli in rete realizzando un’unica comunità radiofonica.
La documentazione video rappresenta un’ulteriore traccia di questa esperienza: con che finalità è stata realizzata?
CM: Si è deciso di creare questo tipo di documentazione sia per l’archivio interno alla Fondazione Lercaro che per comunicare all’esterno il lavoro svolto dagli artisti durante la residenza. Veronica Santi – già autrice dei video degli artisti ospiti del Nuovo Forno del Pane – realizzerà ulteriori contributi anche per IMPRONTE, rinsaldando così il legame tra le due istituzioni. L’auspicio di tutto il comitato curatoriale è che tale testimonianza possa essere un riferimento per future iniziative simili. Le interviste realizzate da Neu Radio – che si concentrano sull’esperienza vissuta degli artisti, sugli aspetti legati alla condivisione e sugli insegnamenti assimilati dai partecipanti – completano la raccolta di materiale informativo a disposizione.
IMPRONTE, residenza per artisti under 30
Fino al 30 aprile 2021
Fondazione Cardinale Giacomo Lercaro
Raccolta Lercaro
Via Riva di Reno 57, Bologna
Info: +39 051 6566210
www.fondazionelercaro.it