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BOLOGNA | Spazio Testoni | 12 aprile – 28 giugno 2014

 Intervista a L’orMa di Valeria Barbera

QUEVESIPRESTARANTENOSURSE-MARTOROPIRAVIGOMIDURSE: L’orMa – alias Lorenzo Mariani, classe 1985 – ha scelto per la sua nuova mostra allestita sino al 28 giugno allo Spazio Testoni di Bologna, un titolo molto singolare dal significato (quasi) indecifrabile. Come ci spiegherà l’artista nel corso di questa breve ma intensa chiacchierata, si tratta quasi di un gioco, di una scrittura automatica che trasforma il rumore di fondo di una tv accesa – oggetto che simboleggia un po’ la tecnologia ormai onnipresente nella nostra quotidianità – in una poesia antica. Passato e presente si incontrano nella ricerca di questo giovane artista milanese, dando vita, grazie ad una tecnica sapiente e controllata, ad opere eterogenee che uniscono nella loro forma estetica i contrasti e le contarddizioni che caratterizzano il nostro presente. Lavori che si leggono come tentativi di dar vita ad un’immagine sinottica e comprensibile del nostro essere nel mondo. L’orMa osserva in modo analitico la condizione umana e cerca di raccontarla senza dare giudizi, attraverso i suoi lavori che cercano di incoroporare tutta la meraviglia e tutto lo smarrimento.

L'orMa, 80x200cm, Olio e acrilici su tela, 2014

Abbiamo incontrato l’artista per farci raccontare la mostra e non solo…

QUEVESIPRESTARANTENOSURSE-MARTOROPIRAVIGOMIDURSE è la tua nuova mostra. Nato quasi come un esperimento di scrittura automatica, questo neologismo, si può considerare allo stesso tempo frutto e simbolo di un tuo atteggiamento critico nei confronti della contemporaneità. Puoi raccontarci meglio la sua genesi e le sue implicazioni?
La scelta di questo strano titolo è nata pochi giorni prima dell’inaugurazione della mostra, da “un’illuminazione notturna”. Tutte le opere esposte indagano il mondo contemporaneo in cui viviamo, che è fusione di due componenti apparentemente opposte: una reale e una virtuale. La domanda che spesso mi pongo è se quest’ultima possa ancora non essere considerata reale, essendo ormai indiscussamente parte di noi. Terminate a notte fonda le ultime opere, ormai esausto dalla mole di lavoro, mi sono accorto che il mio cervello pur essendo concentrato sulla creazione, da ore stava immagazzinando notizie a mo’ di flash dal sottofondo della televisione che spesso tengo accesa (non la vedo ma la sento). Ho dunque pensato di prendere spunto da questo bombardamento di messaggi, velocissimi, virtuali, ma che parlano di fatti reali, di  alcuni di essi qualcosa inconsciamente rimane, di altri niente e a volte si mescolano. Ho allora ripreso un “gioco” che facevo  spesso quando frequentavo la scuola superiore e l’insegnante ci invitava a prendere appunti: dopo ore e ore passate ad ascoltare, esausto, iniziavo a scrivere solo le sillabe, le lettere e/o i suoni che mi rimanevano in testa al momento, senza preoccuparmi del significato, del suono o della punteggiatura (immaginatevi com’era contenta l’insegnante, quando passava tra i banchi e vedeva il mio quaderno!). Ho steso su un foglio questi “appunti” per circa un’ora, ascoltando gli spot pubblicitari sui vari canali e la più bella creazione che “si è formata” (suona quasi come una poesia antica in rima) è: QUEVESIPRESTARANTENOSURSE-MARTOROPIRAVIGOMIDURSE

L'orMa, veduta della mostra presso Spazio Testoni, Bologna

La tua produzione è fortemente influenzata dalle nuove tecnologie e dalle sue influenza sulla vita quotidiana di ognuna, gli esiti però contengono evidenti richiami al mondo naturale e al passato letti però in un’ottica fortemente contemporanea… Puoi raccontarci brevemente questi nuovi lavori?
Sì, si tratta di un’unione tra reale e virtuale, tra passato e presente; questo non solo nella scelta dei soggetti, ma anche nella tecnica e nel risultato visivo finale.
 Considero la mia pittura una ricerca scientifica, da anni studio e mi ispiro ad artisti del passato quali i puntinisti, divisionisti, fiamminghi, ma nutro anche un amore smisurato per artisti e pittori contemporanei come Wilhelm Sasnal, Luc Tuymans e Michael Borremans. Cerco dunque una tecnica raffinata, non gestuale, bensì fortemente controllata, che affronti soggetti e tematiche concrete, spesso immagini tratte dalla natura, ma al tempo stesso che si presenti allo spettatore come irraggiungibile, virtuale.

Sia tu che Alberto Mattia Martini – che ha curato la mostra e scritto il testo che la  introduce – parlate dell’uomo contemporaneo come “pecora all’interno di un enorme gregge” che iperconnesso agli altri si ritrova però in realtà isolato… La vostra lettura del presente è critica e severa… A tuo parere in questa condizione c’è un germe di cambiamento, una via d’uscita?
Premetto che io sono il primo ad essere “alienato” nella società contemporanea, non mi vergogno a dire che amo la tecnologia, ne vivo in simbiosi e ne sono un grande sostenitore; non posso quindi posizionarmi sul piedistallo a giudicare. Mi rendo però conto anche del pericolo di questa nuova e vorticosa realtà, in continua crescita e sperimentazione, che non è quindi facile da gestire. Penso ai giovanissimi, che ci si trovano dentro “come se fosse naturale” e mi domando se questo potrà portare a dei problemi o se semplicemente si tratta di normale evoluzione. Credo che la cosa importante sia non dimenticare ciò che siamo e il nostro inscindibile legame con Dio e la materia, detto questo non voglio dare giudizi o risposte, solo sono affascinato da tutto ciò e lo indago nell’unico modo in cui un artista possa farlo: osservando e creando.

L'orma, Untitled, 5,5x8cm, intervento manuale su fotografia antica

Cosa ti auguri che lo spettatore di QUEVESIPRESTARANTENOSURSE-MARTOROPIRAVIGOMIDURSE tragga dall’esperienza della visita alla tua mostra. Cosa vorresti notasse in particolare?
Desidero trasmettere allo spettatore il fascino che io stesso provo per il mondo contemporaneo, confuso, pericoloso, ma al tempo stesso travolgente e affascinante. Vorrei che l’esperienza della visita in galleria potesse essere come schiacciare il tasto “pause” del telecomando, per fermarsi un quarto d’ora ad osservare… Poi si può uscire dalla galleria e rimettere “play”.

Attualmente a cosa stai lavorando? Quali i prossimi progetti?
Instancabilmente inseguo la mia complessa ricerca artistica che va più veloce di me… Prima o poi arriverò prima di lei!
 Presto ci sono in progetto nuovi eventi ai quali parteciperò sia con opere pittoriche, sia con lavori scultoreo-installativi, confermando la mia scelta di libertà nell’utilizzo delle forme espressive.

L’orMa. QUEVESIPRESTARANTENOSURSE-MARTOROPIRAVIGOMIDURSE
a cura di Alberto Mattia Martini

12 aprile – 28 giugno 2014

Spazio Testoni
via D’Azeglio 50, Bologna

Info: +39 051.371272 | +39 051.580988
info@spaziotestoni.it
www.spaziotestoni.it

Apertura speciale:
giovedì 29 maggio 2014
dalle 16.00 alle 22.30
MAGGIO D’ARTE A BOLOGNA. Passeggiando tra le gallerie: le tredici Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea aderenti alla Confcommercio Ascom di Bologna apriranno i propri spazi al pubblico.

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