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PAVIA | HORTI DELL’ALMO COLLEGIO BORROMEO | dal 17 settembre 2022

di ALESSIA PIETROPINTO

Un progetto utopistico che, dopo varie vicissitudini, ha potuto finalmente concretizzarsi, un’e-mail il cui oggetto ne conteneva l’essenza, anticipandone il risultato finale: un sogno, un sogno a cielo aperto, un sogno di un rettore, Don Alberto Lolli, la cui visione ha fatto sì che questo meraviglioso luogo, gli Horti dell’Almo Collegio Borromeo di Pavia, non andasse perduto.
Dopo più di 10 anni di incuria, Gli Horti tornano a splendere con un ambizioso programma che si pone l’obiettivo di valorizzare, mediante tre livelli differenti, il patrimonio storico del Collegio universitario di merito più antico d’Italia, situato in un parco – di ben 35.000 metri quadrati – in cui coesistono arte, natura ed etica.

Uguale-contrario, Mauro Staccioli

In seguito alla cessione in comodato gratuito di una selezione di opere appartenenti alla Collezione della Fondazione Arnaldo Pomodoro, gli Horti riaprono al pubblico gratuitamente, fungendo da incantevole cornice ed ampliando il patrimonio artistico della città di Pavia. Un’esposizione permanente con sculture e pitture murali, installazioni e opere site-specific all’interno dei tre ettari in cui la rigogliosa natura non si sottrae all’azione dell’uomo, bensì la accoglie, la ingloba e la valorizza; un luogo di riflessione e cultura, un eden in cui l’arte contemporanea trova naturalmente la sua collocazione integrandosi simbioticamente con la vegetazione onnipresente.

Modulo costruttivo L, Nicola Carrino

La primissima opera accolta negli Horti, La Triade di Arnaldo Pomodoro – scultura di 15 metri collocata all’interno di un laghetto artificiale – rapisce lo sguardo sognante del visitatore che, proseguendo lungo il viale alberato, ritrova la sua imponente fisionomia riflessa nel cristallino specchio d’acqua. Riproduzione in fiberglass delle torri autentiche – collocate nel parco culturale del Pepsi Cola Garden a Purchas – La Triade, commissionata inizialmente per la città di Teheran, diviene così simbolo di libertà e democrazia e, con la sua imponente classicità, ricordo di antiche civiltà e monumento alla memoria.
Lo scopo – secondo il Rettore – è far sì che la natura, sospinta da una coraggiosa forza redentrice, si intrecci con l’opera d’arte, ottenendo una realtà aperta a tutte le diversità, uno stimolante angolo culturale nel cuore di Pavia.

Sole gabbia, Luigi Mainolfi

Ed è proprio da questo concetto che trae ispirazione l’opera – di oltre cento metri di lunghezza – realizzata su un muro confinante di una struttura ospitante celle di contenimento, porzione di spazio condiviso che riacquista un nuovo significato sociale grazie al lungo lavoro di Ivan Tresoldi, poeta di strada la cui inclinazione artistica lo conduce a disseminare versi poetici dal duplice scopo, brevi spunti di riflessione che ravvivano lo spazio e risanano le menti.
Gli Horti mutano così in centro culturale, in luogo in cui la natura si sottrae alla speculazione privata, in un ampio parco risanato in cui è possibile assistere all’unione tra conservazione ambientale e promozione dell’arte contemporanea, in un contesto in cui artisti come Mauro Staccioli, Luigi Mainolfi, Marco Lodola, Nicola Carrino, Gianfranco Pardi e Salvatore Cuschera hanno fatto sì che il bello potesse nuovamente emergere, affiorare quasi spontaneamente, trasformando l’utopistico sogno in una concreta realtà. 

Horti.Arte. Arnaldo Pomodoro, Nicola Carrino, Gianfranco Pardi, Luigi Mainolfi, Mauro Staccioli, Salvatore Cuschera. Le opere monumentali della collezione della Fondazione Arnaldo Pomodoro installate agli Horti dell’Almo Collegio Borromeo di Pavia

Dal 17 settembre 2022

Horti
Almo Collegio Borromeo
viale Lungo Ticino Sforza, 46, Pavia

Orari: da martedì a domenica 10.00-21.00

Info: www.collegioborromeo.it

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