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MILANO | Peep-Hole | 28 novembre – 7 febbraio 2014

“Questa è l’essenza del mio agire in scultura, unificare la parte intellettuale e la parte emozionale di me attraverso il materiale e l’azione delle mani” [Paolo Icaro]

Paolo Icaro (Torino, 1936. Vive e lavora a Tavullia, Pesaro) può essere considerato uno tra i protagonisti dell’arte italiana degli ultimi cinquant’anni, a partire dalla sua partecipazione alla stagione germinale dell’Arte Povera sino alle sue sperimentazioni più recenti, nelle quali la pratica scultorea diviene “performativa” P.Icaro, Cumulo rete, 1968, catena e vinyl tubing, dimensioni variabili (Courtesy l'artista e P420, Bologna)e si lega a riflessioni ambientali, lambendo quegli ambiti toccati dalla ricerca dell’arte contetuale e processuale.

Icaro ha portato avanti negli anni una rigorosa ricerca teorica e formale indagando nello specifico il linguaggio della scultura ne ha rimesso in discussione la dimensione oggettuale dando vita ad un costante dialogo con lo spazio, che diventa oggetto di indagine privilegiato, la cui esplorazione lo rende misurabile e plasmabile.

Al centro della sua riflessione si trovano infatti tematiche come la misurazione, l’autobiografia e la memoria che tornano in modo ricorrente e che lui indaga pronicipalmente in riferimento a un corpo – il proprio – e a uno spazio – o un tempo – da agire. La scultura di Icaro così prende forma da una materia trattata con levità, da gesti minimi, dall’indagine e dalla misurazione di un corpo e di uno spazio come luoghi fisici e mentali.

Paolo Icaro, Esercizio della mano destra sulla mano sinistra semichiusa, 1974, carta Fabriano, cm.33x23 (Courtesy l'artista e P420, Bologna)
Appunti di Viaggio, 1967-2014,
che inaugura giovedì 27 novembre a Milano, è una mostra realizzata da Peep-Hole in collaborazione con Extra City Kunsthal di Anversa – dove l’esposizione farà tappa nel 2015 – che comprende una selezione di opere provenienti dalle varie famiglie di lavori realizzati da Icaro, a rappresentare e ricostruire tutti i nuclei fondanti della sua ricerca e i paradigmi ricorrenti del suo percorso, dalla fine degli anni Sessanta a oggi.
Non mancano, infatti, alcuni lavori chiave della sua produzione, come Black Gate (1967), Cumulo rete (1968), e gli Esercizi della mano destra sulla mano sinistra (1974), che si affiancano ad altri mai esposti, come il ciclo fotografico Nicchie (1974), Clear Peace (1977) e Stella Sirio, una riattivazione dell’azione documentata nel 1969.

Paolo Icaro, Stella-Sirio, 1969,-acciaio-inox-(Courtesy l'artista e P420, Bologna)
In mostra anche un intervento concepito per gli spazi di Peep-Hole, che per questa esposizione ha preferito ad un ordinamento cronologico, un’articolazione dialogica che percorre trasversalmente la produzione di Icaro
con l’intento di favorirne letture inedite sottolineando le tensioni generate tra le opere, apici di un invisibile campo di forze attivato all’interno dell’ambiente che le ospita.

Paolo Icaro. Appunti di Viaggio, 1967-2014

28 novembre 2014 – 7 febbraio 2015
Inaugurazione 27 novembre, ore 18.30

Peep-Hole
Via Stilicone 10, Milano

Info: +39(0)287067410
info@peep-hole.org
www.peep-hole.org

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