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MILANO | Officine Saffi  | 12 novembre 2019 – 21 gennaio 2020

di SERENA FILIPPINI

Creative executions, negli spazi di Officine Saffi a Milano, è l’atto conclusivo di una serie di tre azioni performative realizzate da Loredana Longo (Catania 1967) durante lo scorso anno a Milano, in Puglia e in Liguria.
Il progetto, che vede esposti alcuni dei lavori testimoni dell’esperienza performativa che ha coinvolto tre differenti regioni, è stato realizzato in collaborazione con FPAC – Francesco Pantaleone Arte Contemporanea (Milano, Palermo).

Installation view Creative executions

Per entrare nel profondo delle opere di Loredana Longo si può partire dall’espressione “estetica della distruzione” di cui si serve l’artista stessa. Si tratta di una descrizione della sua poetica e del suo lavoro che sembra, per lo meno concettualmente, andare a collidere con il titolo Creative executions dato alla mostra: da una parte, infatti, si fa riferimento alla distruzione e dall’altra si parla di qualcosa che viene creato.
Osservando le opere in mostra e tenendo presente il suo percorso artistico, si potrebbe dire che all’interno di questo evidente ossimoro è racchiuso il senso più profondo del suo lavoro.
Questi lavori si presentano, infatti, come tubi di argilla deformati e distrutti da una violenta esplosione, ma non ci si limita alla loro semplice distruzione e, soprattutto, l’esplosione non ne costituisce la fine, bensì l’inizio.

Loredana Longo, Creative executions #4 Warning, 2019, performance realizzata in Liguria

Distruggere presuppone che qualcosa sia cambiato, modificato per sempre, e gli oggetti che subiscono questa repentina trasformazione diventano così qualcosa di nuovo, di mai esistito prima, che assume una sua identità individuale e che, a sua volta, potrà nuovamente trasformarsi in un ciclo continuo affine a quello della vita.
L’allusione alla vita e alle esperienze personali è per l’artista l’ispirazione più forte per realizzare e distruggere, perché anche nella vita nulla è esente da trasformazioni e le cicatrici derivate dalle esperienze negative restano più o meno visibili anche a distanza di tempo, allo stesso modo delle fratture e delle lacerazioni che caratterizzano le sue opere.
Insieme ai lavori esposti in mostra sono presenti anche dei filmati che documentano le azioni performative realizzate nel 2019, grazie ai quali i visitatori hanno la possibilità di scoprire il modus operandi dell’artista e di cercare di immedesimarsi in coloro che hanno vissuto in prima persona le performance. Si tratta infatti di azioni che presuppongono un grande coinvolgimento dello spettatore che si trova catturato con più sensi contemporaneamente.
I tubi in argilla, più malleabili e facilmente trasformabili rispetto alla ceramica, sono disposti in fila come fossero le vittime di un’esecuzione.
L’esplosione dei tubi di argilla è controllata, grazie all’aiuto di tecnici ed esperti, ma lascia un margine di imprevedibilità sull’esito, così com’è imprevedibile il corso della vita.

Loredana Longo, Installation view Creative executions

È la violenza che sprigiona questo atto a fare da protagonista, non tanto l’esplosione in sé, percepita attraverso la presenza di un pubblico, come avveniva nelle antiche esecuzioni in piazza, è il rumore dell’esplosione, l’odore acre, il fumo che annebbia ogni punto di riferimento ad alludere ad un tema, quello della violenza, che soprattutto oggi, in mezzo a tanta retorica, rischia di passare in secondo piano.
Loredana Longo lo tratta sottovoce, un paradosso se si pensa che la sua pratica performativa più comune si basa sull’esplosione, perché non lo mostra, non lo descrive, non ne fa una didascalia né un manifesto, ma si serve di simboli dai profondi significati intrinseci, e si rivolge a tutti servendosi di brandelli di argilla accartocciati come l’appassionata metafora della vita di ciascuno, fatta anche di cadute, dalle quali emergono però la duttilità e le infinite potenzialità nascoste.

Loredana Longo. Creative executions
testi critici di Lorenzo Madaro e Irene Biolchini

12 novembre 2019 – 21 gennaio 2020

Officine Saffi
Via Aurelio Saffi 7, Milano

Orari: dal lunedì al venerdì 10.00-13.00 e 14.00-18.30; sabato 11.00-18.00; domenica su appuntamento
Ingresso libero

Info: +39 02 36685696
info@officinesaffi.com
www.officinesaffi.com

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