MILANO | M77 Gallery | 27 giugno – 25 settembre 2022
di MATTEO GALBIATI
Un’attività complessa, ricca e variegata, specchio di un carattere e una visionarietà davvero poliedrici, ha sempre contraddistinto la vita e la ricerca di Charlotte Perriand (1903-1999). Un nome – per tutti legato all’atelier di Le Corbusier e Pierre Jeanneret con i quali ha firmato (anche se in alcuni il suo segno è prevalente, se non esclusivo) i più iconici progetti di design dello studio – che descrive una delle personalità più eclettiche del Novecento, secolo da lei vissuto intensamente in ogni suo aspetto e attraversato con quel suo slancio identitario e iconico.
Perriand, del resto, è stata esempio di emancipazione, intraprendenza e indipendenza: è stata attiva con convinzione e determinazione su più fronti nelle vesti diverse (ma coerentemente riconducibili alla sua essenza umana e caratteriale) di architetto, designer, artista, fotografa, urbanistica e attivista politico-sociale, aspetti questi che, considerando la sua posizione di donna nata agli albori del XX secolo, rendono la sua opera, le sue posizioni e la sua testimonianza ancor più considerevoli. Amica delle maggiori personalità del suo tempo è stata capace di creare connessioni e opportunità inserendosi nel pieno del dibattito dell’epoca e cogliendo le innovazioni delle Avanguardie di cui, in alcuni casi, ne è stata anche anticipatrice precorrendo con le sue idee i tempi.
La M77 Gallery di Milano offre al pubblico la preziosa occasione per “incontrare” Charlotte Perriand grazie alla mostra L’avanguardia è donna che, con la firma curatoriale di Enrica Viganò e organizzata in collaborazione con l’Archives Charlotte Perriand, Admira e Cassina, riunisce un significativo nucleo di opere della celebre designer e fotografa francese.
Riunite in questo progetto espositivo sono, infatti, alcune serie fotografiche e una selezione delle sue creazioni di design, oggi ancora in produzione per Cassina. I primi scatti fotografici che si incontrano nello spazio milanese esplorano la sua passione per l’alpinismo e la montagna, luogo in cui lo sguardo si perde oltre le vette e la scalata è metafora del senso di conquista che ci avvicina alla perentoria visione esistenziale di Perriand. Nell’incontaminata bellezza montana lei attingeva ispirazione e respirava quel senso di libertà che ha guidato le sue riflessioni: queste letture ben si condensano nel simbolico ritratto di schiena con le braccia alzate che rende appieno la fierezza della sua indole e del suo atteggiamento. Troviamo poi i ritratti di Le Corbusier e Fernand Léger, due tra le sue amicizie più note, visti con un’austera ironia, forte nel rendere lo spirito, la storia e l’individualità dei due uomini.
Non poteva mancare la monumentale e classica, rispettosa e singolare, lettura del Partenone, visto nel 1933 in occasione di un convegno internazionale di architettura tenutosi, quell’anno, ad Atene cui fa seguito la ricca serie di “ritratti” di objet-trouvés naturali che diventano reperti al di là del tempo e della loro natura specifica. Sono gli still life della serie Art Brut scatti in grado di trascendere, assecondando l’intuizione poetica di Perriand, la realtà dell’oggetto in sé evocando metafisicamente altre narrazioni, attribuzioni di senso e visionarietà metaforiche.
Al piano superiore fotografia e design s’incontrano e non in modo disgiunto o separato: Charlotte Perriand, infatti, ha saputo coniugare e tradurre le sue esperienze in giro per il mondo in motivi di contaminazione e ispirazione per le sue creazioni di mobili e complementi d’arredo. Le sedute, i tavolini, la cura delle forme e dei materiali, l’interesse per la produzione seriale con nuove tecniche di lavorazione la conducono a produrre oggetti che, per la loro caratterizzazione forte, sono ammirati e ricercati ancora oggi (dal 1964 Cassina è tornata a metterli in produzione). Le fotografie, in dialogo con queste produzioni, sono legate soprattutto allo sguardo che aveva sul mondo: la Normandia, Parigi, la Savoia, la Croazia, l’Inghilterra e, soprattutto, l’amato Giappone ci lasciano osservare la sua sensibilità nel cogliere istanti preziosi di una quotidianità che, nelle sue immagini, diviene peculiare e unica.
Del resto la animava uno sguardo incontenibile, senza limiti e senza orizzonti chiusi: la sua curiosità era il motore vero del suo anticonformismo capace di tradursi nella complessa originalità del suo pensiero che, ben lontano dalla retorica di certe “battaglie” odierne, ha esercitato la sua missione con autentica verità. La mentalità fiera e il carattere sicuro e aperto l’hanno resa un’icona – del femminismo, ma non solo – mentre la passione per le contaminazioni e la predisposizione ad interessarsi di altre culture ne ha affermato il vivace multiculturalismo. Allontanandosi dalle consuetudini tradizionali, Charlotte Perriand ha anticipato posizioni e, in un’epoca differente, è stata espressione sincera e sintomatica di novità emancipate il cui insegnamento deve essere colto soprattutto nel valore e nella responsabilità della sua volontà, più che nella semplice e distaccata ammirazione.
Charlotte Perriand. L’avanguardia è donna
a cura di Enrica Viganò
in collaborazione con Archives Charlotte Perriand, Admira e Cassina
27 giugno – 25 settembre 2022
M77 Gallery
via Mecenate 77, Milano
Orari: da martedì a sabato 11.00-19.00; chiuso il lunedì e i festivi; chiusura estiva da sabato 6 a martedì 30 agosto compresi
Info: +39 02 84571243
info@m77gallery.com
www.m77gallery.com