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MILANO | Gilda Contemporary Art | 17 settembre – 10 ottobre 2020

di ALICE VANGELISTI

Un’artista donna per raccontare le donne. Questa è la scelta attuata dalla galleria milanese Gilda Contemporary Art per riaprire al pubblico dopo la pausa forzata imposta dalla pandemia, esponendo per la prima volta nella personale Volti i lavori della fotografa russa Kristina E. Bychkova (Mosca, 1995). In mostra si susseguono così una serie di scatti, uniti tra di loro da una comune narrazione visiva condotta attraverso una sequenza di sguardi femminili che scrutano silenziosi l’osservatore, ma che allo stesso tempo sono animati da una forte volontà di “raccontarsi”, scavando a fondo nella loro essenza stessa di essere donne.
Anche in questa occasione la linea scelta dalla galleria non tradisce la propria anima, confermando la propria vocazione verso l’universo femminile e le sue interpreti nel mondo dell’arte contemporanea. Sin dal suo esordio, infatti, Gilda Contemporary Art si è distinto come spazio espositivo attento alle artiste donne, cercando di invertire la rotta sull’ormai consolidata abitudine nel panorama nazionale ad esporre in maniera maggiore opere di artisti uomini.

Kristina E. Bychkova, Anna Castagna, 2020 Courtesy l’artista e Gilda Contemporary Art

In questo caso la protagonista assoluta in galleria è Kristina E. Bychkova, che fa della fotografia il mezzo più consono per raccontare – e per certi versi anche raccontarsi – in una storia visiva, un’identità comune che è trasmessa attraverso i differenti sguardi delle sue co-protagoniste. Una serie di donne sono così selezionate appositamente per l’occasione e posano semplicemente mostrando sé stesse davanti all’obiettivo, ma trasmettendo allo stesso tempo molto di più. In questo senso, infatti, l’artista fa emergere un lato nascosto delle persone ritratte, mostrando la profondità d’animo dei soggetti colti in particolari momenti “di stallo”, in cui un equilibrio perfetto di luce li esalta nella loro concreta bellezza di essere donne.

Kristina E. Bychkova, Volti, veduta della mostra, Gilda Contemporary Art, Milano Courtesy Gilda Contemporary Art

Ma la selezione effettuata dall’artista non è casuale. Infatti, ognuna di loro lavora in un ambito ben specifico e ognuna si è distinta nel proprio campo, ma nei loro ritratti questa celebrazione dell’universo professionale è completamente assente. Bychkova, in effetti, tratta sottilmente e delicatamente il ruolo della donna nella società contemporanea, estrapolandola completamente dal contesto di riferimento ed esaltandola in quanto tale. Queste donne sono quindi ritratte all’aperto, in contesti naturalistici che ben poco hanno a che fare con il mondo del lavoro, ma che proprio per questa scelta estetica riescono a indagare al meglio l’anima e l’identità dei soggetti ritratti. Ne risulta così una pulizia visiva e formale che le spoglia dal loro ruolo professionalmente attivo nella società, lasciandolo solo intuire: il non detto che si cela nelle pose e negli sguardi vale molto di più di una banale rappresentazione dello status sociale che le identifica. Si delineano così dei ritratti complessi e ben più profondi di quelli che potrebbero apparire a un primo sguardo: ognuna di loro è fatta da un’intricata rete di storie in bilico tra mondo professionale e sfera personale.

Kristina E. Bychkova, Nastasja Carini, 2020 Courtesy l’artista e Gilda Contemporary Art

In questo modo, grattando via la superficie del classico stereotipo e pregiudizio della “donna-lavoratrice”, Bychkova riesce a mostrarne un lato più intimo e nascosto, tra la delicata bellezza femminile e la forte determinazione nel seguire e realizzare le proprie aspirazioni. Ognuna afferma quindi la propria personalità: dalla dolcezza di uno sguardo alla forte consapevolezza di sé, tutte riescono ad esprimere la propria interiorità in un connubio di grazia e tenacia.
Così l’artista le indaga a fondo, con un’attenta curiosità in grado di mostrare anche la minima variazione di atteggiamenti e di rivelarne tutte le sue più piccole sfumature: ognuna ha la sua storia, ognuna ha la sua vita, ma sostanzialmente sono tutte uguali, unite dal filo rosso della lotta contro l’apparenza estetica per mostrare quello che si cela oltre, colto magistralmente dall’artista attraverso la luce che traspare e brilla nei loro occhi.

Kristina E. Bychkova. Volti
a cura di Cristina Gilda Artese

17 settembre – 10 ottobre 2020

Eventi collaterali:
martedì 29 settembre, ore 18.00 – Sessualità e persone fragili con Anna Castagna in dialogo con Francesca Maria Montemagno di ALC

martedì 6 ottobre, ore 18.00 – Donne e scrittura per parlare di diritti con Marina Mengarelli Flamigni e Silvia Bottani

sabato 10 ottobre, ore 10.30 – Prendersi cura del patrimonio artistico: due donne parlano di restauro con Laura Tosi e Sara Rossotti

Gilda Contemporary Art
Via San Maurilio 14,  Milano

Orari: lunedì, martedì e giovedì, dalle 10.30 alle 16.00; mercoledì e venerdì, dalle 10.30 alle 19.00; sabato, dalle 10.30 alle 13.00

Info: info@gildacontemporaryart.it
www.gildacontemporaryart.it

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