Non sei registrato? Registrati.
Montebello Sul Sangro (CH) | Buonanotte | dal 3 settembre 2020

Intervista a CASaA architetti e a Maria Letizia Paiato di Livia Savorelli

Siamo in Abruzzo, nel vecchio borgo di Buonanotte – un piccolo centro arroccato su una sella rocciosa tra la Maiella e il lago di Bomba, oggi totalmente abbandonato a causa di un sistema di frane iniziato negli anni Sessanta – che è stato oggetto del fortunato, e speriamo replicabile, recupero architettonico e creativo che vi stiamo per raccontare con il progetto Buonanotte Contemporanea.
«I resti e gli spazi abbandonati del borgo, privati dell’uso per cui erano stati creati, costituiscono il patrimonio da cui nasce Buonanotte Contemporanea, un progetto in cui l’azione congiunta tra architetto e artista dà vita ad un nuovo linguaggio che non domina il borgo, ma lo valorizza senza cancellarne l’identità». Questa la dichiarazione di intenti degli ideatori del progetto – CASaA architetti, nelle persone di Fabio Armillotta, Carmela Palmieri e N. Marco Santomauro – che lavorando in equipe con tre artisti (Vincenzo Marsiglia, Jasmine Pignatelli e Artan Shalsi) e la curatrice Maria Letizia Paiato, hanno voluto dar vita ad una nuova narrazione che connettesse naturalmente passato e presente con uno sguardo al futuro…

Veduta di Buonanotte. Foto di Roberto Sala

In Italia ci sono circa 5383 borghi abbandonati, vantando il nostro Paese il primato del più elevato rapporto tra centri abbandonati e quelli abitati. Lo spopolamento – qualunque sia la causa che lo ha determinato – porta con sé anche i rischi del depauperamento, se non la totale perdita, del patrimonio culturale del luogo, composto da tradizioni e saperi del territorio. La tutela parte, quindi, dalla conservazione dei luoghi che rappresentano le testimonianze di questi flussi di vita e di storia. Come nasce il progetto di recupero di Buonanotte e quale era lo stato dei luoghi prima del vostro intervento? Come architettura, natura e sostenibilità dialogano in questa straordinaria operazione di recupero?
CASaA architetti: L’opportunità di intervenire su Buonanotte è stata offerta dal MASTERPLAN ABRUZZO – “Patto dei Sud” per i borghi e le aree interne (1). Tuttavia, lo stato di conservazione degli immobili del borgo ha reso subito evidente che l’utilizzo di queste risorse per il recupero di un piccolo spazio pubblico o di una porzione di edificio, non sarebbero state sufficienti a produrre dei risultati tangibili dal punto di vista della valorizzazione e dello sviluppo turistico, ma sicuramente erano importanti per attivare il processo e fare il primo decisivo passo di un intervento di recupero e valorizzazione, quello del “RICONOSCIMENTO” (2). Ovviamente, per fare in modo che il borgo vecchio venisse “ri-conosciuto” era necessario innanzitutto che il borgo di Buonanotte venisse “CONOSCIUTO”.

Senza Titolo, Artan Shalsi. Foto di Roberto Sala

Per questo, la prima azione prevista dal progetto è finalizzata alla creazione di un percorso all’interno del borgo di Buonanotte per dare la possibilità al visitatore di godere della bellezza del luogo, caratterizzato dall’edilizia tipica della tradizione regionale e una natura rigogliosa e, allo stesso tempo, di raggiungere i luoghi più interessanti da cui scorgere le suggestive visuali e prospettive che caratterizzano il borgo. Un percorso che però doveva essere attrattivo e avere una sua specificità. Così il “percorso” che attraversa il borgo è diventato un “percorso d’arte” in cui gli artisti sono stati chiamati a progettare un’opera d’arte, creando una speciale sinergia tra passato e presente, luogo antico/contesto storico e arte contemporanea, in cui l’uno è funzionale alla scoperta dell’altro in maniera circolare.
E così, nel solco delle diverse esperienze di arte ambientale, è nato un progetto inedito e interdisciplinare dove l’arte contemporanea rende attrattiva Buonanotte per future esperienze turistico-culturali, collocandosi in forma permanente nel percorso del borgo, e il borgo diventa luogo di produzione e fruizione di arte contemporanea.
Arte, natura e architettura convergono in un unico lavoro in grado di dare origine a percorsi creativi condivisi, dove il patrimonio edilizio tradizionale abruzzese si intreccia all’ambiente naturale e alle relazioni culturali.

A BROKEN LINE, Jasmine Pignatelli. Foto di Roberto Sala.

Chiude il cerchio, in termini di valorizzazione del territorio, l’aver individuato l’Arte contemporanea come chiave per rivelare un nuovo linguaggio che portasse ad una valorizzazione del territorio attraverso la creazione di nuove narrazioni.
Come Arte e Architettura hanno dialogato? Come avete interagito con gli artisti, da un punto di vista pratico? Cosa vi ha sorpreso di più nell’interazione con loro?
CASaA architetti
: I resti e gli spazi abbandonati del borgo, privati dell’uso per cui erano stati creati, costituiscono il patrimonio da cui nasce Buonanotte Contemporanea, un progetto in cui l’azione congiunta tra architetto e artista dà vita ad un nuovo linguaggio che non domina il borgo, ma lo valorizza senza cancellarne l’identità.
A Buonanotte, gli interventi degli artisti Vincenzo MarsigliaJasmine Pignatelli Artan Shalsi dialogano con i ruderi del borgo, con la surreale assenza della figura umana e una natura forte.
Il cambio di prospettiva attiva un processo di mutazione che attribuisce un nuovo valore e significato a ciò che nel tempo si è radicato. Sotto la condizione di abbandono del borgo, il progetto ricerca i segni per generare nuove opportunità, grazie all’interazione e alla contaminazione tra i ruderi e gli interventi d’arte, realizzando un luogo dall’identità plurima. La dimensione aperta che ne deriva, la molteplice lettura che si suggerisce, rappresenta una forma nuova e creativa di recupero, capace di proporre uno scambio continuo con l’esistente, flessibile, modificabile nel tempo e reversibile.
Il rapporto con gli artisti è stato sorprendente per la corrispondenza e la sintonia che si è subito creata tra di noi. Probabilmente è stata la forza del luogo, ma già dal primo sopralluogo insieme, per parlare della nostra idea di valorizzazione e ri-conoscimento del borgo, si è subito creato un clima positivo, che nel tempo è diventato una bella intesa. È stata una bella esperienza di arricchimento professionale e di soddisfazione personale.

Kaleidoscope, Vincenzo Marsiglia. Foto di Roberto Sala

Come sono stati individuati gli artisti di Buonanotte Contemporanea? Quali linee guida hanno avuto per elaborare il proprio progetto di valorizzazione? Quanto è durata tutta la gestazione, dai primi sopralluoghi fino alla fase finale della collocazione delle installazioni in loco?
Maria Letizia Paiato: Interventi in-situ, operazioni di arte ambientale o in natura, com’è noto, non sono nuovi al mondo dell’arte e dell’architettura, oramai prassi da decenni. Tuttavia, in questo caso, era importante rintracciare personalità la cui ricerca presupponesse un approccio con questo genere di pratiche. Per essere più precisi, non un banale contatto, non un semplice site-specific ma un modo di lavorare dove il senso della progettazione, del pensare in termini architettonici, il design, fossero strutturali alla poetica degli artisti, così le predisposizioni all’indagine del luogo. Per questo motivo Vincenzo Marsiglia, Jasmine Pignatelli e Artan Shalsi sono stati nomi che sin da subito sono apparsi spendibili per questo progetto. Le linee guida erano semplici ma non scontate: rispettare il Borgo, la sua storia, il paesaggio in cui si colloca senza operare con invadenza. In questo genere di interventi il mio pensiero, confesso, è molto rigido. Troppo spesso abbiamo visto l’arte invadere luoghi che per loro natura non hanno bisogno di altro oltre se stessi. Qui era fondamentale cercare un dialogo, attivare una visione che amplificasse la stessa del posto senza snaturarla. Per questo motivo sono stati necessari i due anni di lavori intercorsi dal primo sopralluogo a oggi. Per questa ragione è stata importante una prima residenza nel 2018 e almeno una decina di sopralluoghi a seguire. Era fondamentale amare Buonanotte prima di tutto, riconoscerla, comprenderla e entrare in sintonia con essa. La gestazione è stata lunga ma, senza questo lungo tempo, oggi non avremmo questo risultato straordinario e innovativo.

Senza Titolo, Artan Shalsi. Foto di Roberto Sala

Come è avvenuta la scelta dei luoghi da parte degli artisti e la valorizzazione dei ruderi del borgo? Quale valore aggiunto l’Arte può dare in progetti di valorizzazione come questo e, in generale, nello sviluppo turistico sostenibile di un territorio?
La scelta di dove posizionare le opere degli artisti non è stata facile ma è stato un lavoro di equipe, anche in questo caso, lungo e meditato. Bisognava avere innanzi tutto una chiara visione d’insieme, di cosa raccontare e cosa trasmettere con questa operazione. Lo ribadisco: non mi interessava e non interessava al team di CASaA semplicemente collocare delle opere in dei luoghi. Questo è capace di farlo chiunque. Ci interessava che quei luoghi, quei punti che oggi segnano un percorso, creassero una storia, la storia di Buonanotte fra passato, presente e con uno sguardo al futuro, fatta di pensiero e di emozioni. Ci interessava il coinvolgimento delle persone, la cura del tutto. Oggi si parla tanto di Borghi e della necessità di ritornare a una dimensione più umana, più sostenibile. Buonanotte non potrà mai essere ripopolata perché ha, indubbiamente, problemi di ordine logistico, statico e pratico. Ma fuori da una visione puramente romantica che si ha dei Borghi italiani, Buonanotte rappresenta un esempio di come essi, nel dialogo fra saperi e competenze diverse, può invece tornare ad essere uno snodo di passaggio all’interno di un percorso più ampio che, in questo caso, interessa tutto il territorio di Montebello sul Sangro con il suo bosco e il circondario. In questo caso l’arte è parte di un progetto più ampio e complessivo che accompagna i visitatori di oggi e di domani a interrogarsi sul vedere senza rinunciare ad un’estetica e alla poesia. Credo, oggi, non sia più ragionevole pensare all’arte in natura in termini diversi da quelli descritti. Ogni altra azione, a mio parere, da questo momento in poi, considerati anche i cambiamenti che volente o nolente la pandemia ha imposto, sono fallimentari. In questo il team di Buonanotte è stato lungimirante e forse, senza volere, ha anticipato qualcosa che diventerà necessario nel futuro.

A BROKEN LINE, Jasmine Pignatelli. Foto Roberto Sala.

Tre inedite installazioni, nel dialogo tra natura e architettura, contribuiranno a delineare un nuovo paesaggio contemporaneo. Ci puoi anticipare le caratteristiche essenziale dei tre progetti di Vincenzo Marsiglia, Jasmine Pignatelli e Artan Shalsi?
Maria Letizia Paiato
: Buonanotte manterrà la sua natura di luogo disabitato e diroccato, seppure grazie all’intervento di CASaA sarà attraversabile in assoluta sicurezza. Indubbiamente, manterrà, e ciò è voluto, un legame con il proprio passato ma è innegabile che le opere dei tre artisti apriranno scenari inediti e sguardi sul futuro. Ciò che è stato è importante, ma negare il presente sarebbe anacronistico. Saldo tale principio, vedremo l’opera di Artan Shalsi aprire questo percorso che, come una sorta di contemporaneo arco di trionfo – mi scuso per l’improprio parallelismo – catapulta il visitatore in una dimensione spazio-temporale evocativa e suggestiva, seguita da Kaleidoscope di Vincenzo Marsiglia, una grande cellula, una sorta di gigantesco cannocchiale se vuoi, che con grande poesia punta verso il nuovo insediamento urbano. A Broken Line di Jasmine Pignatelli, che teoricamente chiude il percorso, è un’opera generata dalla sequenza dinamica di segni e moduli in progressione e da movimenti geometrici di un’unica linea decostruita. Il suo lavoro non chiude ma al contrario apre a nuove prospettive che sono di puro pensiero filosofico e che, su una linea teorica che fa riferimento ai grandi maestri italiani dell’arte ambientale, ne svecchia il linguaggio, lasciando trasparire il senso del cambiamento sotteso al luogo e al tempo. Ciò è quanto accomuna i tre artisti e il dialogo fra loro e il Borgo. Hanno lavorato insieme, ciascuno mantenendo la propria cifra, ma raggiungendo, insieme a tutti un risultato di unione e condivisione. Ciascuna opera parla di se stessa, del progetto architettonico che le sostiene, racconta Buonanotte come era e come è. Parlano del tutto. Se me lo permetti, parlano di rispetto e di persone.

Kaleidoscope, Vincenzo Marsiglia. Foto di Roberto Sala

Il rinnovato patrimonio di Buonanotte come sarà fruibile al pubblico, soprattutto in relazione alla difficile situazione sanitaria determinata dalla diffusione del Covid-19?
CASaA architetti
: Per l’apertura al pubblico del 3 settembre e per le successive visite a Buonanotte Contemporanea verranno messe in atto tutte le misure volte al contrasto e al contenimento della diffusione del virus COVID-19, così come previsto dalla normativa vigente.
Il giorno dell’inaugurazione, la presentazione del progetto e la proiezione Docu Backstage di Francesco Castellani è stata organizzata all’aperto nella villetta comunale di Montebello sul Sangro con sedute opportunamente distanziate e le visite al borgo avverranno a gruppi per garantire il giusto distanziamento.
E, alla fine, ci sarà anche l’occasione per un brindisi, naturalmente, tutto “open air”!

Senza Titolo, Artan Shalsi. Foto di Roberto Sala

BUONANOTTE CONTEMPORANEA – arte natura e architettura
Progetto Promosso da Comune di Monte
bello Sul Sangro (CH) | Settore Attività Culturali
Con il Sostegno di Regione Abruzzo

Progetto di CASaA architetti – Fabio Armillotta | Carmela Palmieri | N. Marco Santomauro
Con opere di VINCENZO MARSIGLIA, JASMINE PIGNATELLI e ARTAN SHALSI | a cura di Maria Letizia Paiato

Apertura al pubblico: da giovedì 3 settembre 2020

Buonanotte, Montebello Sul Sangro (CH)

Info: info@buonanottecontemporanea.it
www.buonanottecontemporanea.it

 

(1) Allegato 1 alla DGR n. 229/2016 – Intervento Strategico “Interventi di valorizzazione e sviluppo turistico strategico integrato e sostenibile con recupero di borghi di aree interne, rilancio delle microimprese”.
(2) Cesare Brandi, La teoria del restauro, Torino 1963.

Condividi su...
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •