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MALTA | Istituto Italiano di Cultura e altre sedi | 13 – 18 novembre 2019

Intervista a TIZIANA LEOPIZZI di Diego Santamaria

Tiziana Leopizzi

Torniamo ad intervistare Tiziana Leopizzi, ideatrice e ispiratrice di Artour-o il MUST che, proprio quest’anno, nell’anno di Leonardo e di Cosimo I, festeggia quindici primavere e a Malta la XXX edizione in corso dal 13 al 18 novembre. Un progetto culturale complesso, una piattaforma di relazioni all’interno del mondo dell’arte, esteso per volontà della sua creatrice, a Istituzioni Pubbliche e “attori” privati, con imprenditori lungimiranti che credono nel valore della cultura e dell’arte come motore d’impresa e comunque per migliorare la qualità della vita.

Tiziana, possiamo definire Artour-o come un contenitore di relazioni, piuttosto che di esposizioni?
Direi di relazioni grazie alle esposizioni. Sicuramente, lo sviluppo delle relazioni e la comunicazione dell’identità  dei partecipanti sono strutturali al progetto che, non dimentichiamoci, intende essere a sua volta fucina di progetti.
ARTOUR-O si può leggere come arte in tour ma anche come ART OUR. Oggi come ieri l’arte lascia un segno del momento storico che si vive. Il nome nacque per sintetizzare queste due anime. Il MUST, acronimo sui generis di MUSeo Temporaneo, è formato dai Team Committenti e Artisti, due facce di una stessa medaglia come ci insegna la storia dell’arte. Un esempio per tutti il re di Francia o Lorenzo il Magnifico e Leonardo.

ARTOUR-O a Malta 2019

Come si è evoluto il progetto nel corso dei suoi quindici anni di vita?
È nato nel 2005 a Firenze grazie a Dario Nardella allora Presidente delle V Commissione Cultura che ha creduto nel progetto. Ora è Maria Federica Giuliani. Volevo solo sottolineare un modo di vivere, fisiologico al nostro Paese. Poi  l’incontro con Antonio Presti, Artour-o d’Argento e altri come lui ha improntato il progetto verso un messaggio rivolto alla comunicazione del messaggio dell’arte nel quotidiano, che è a monte di tutto. Personalmente considero che l’arte sia il DNA dell’Italia. Basta  guardarsi intorno… La  caratteristica quindi sta  sta  nel  completare ed arricchire spazi fascinosi che vivono già in autonomia, Montedomini come il Cenacolo del Ghirlandaio a Firenze o la National Library e il Castille Hotel per parlare di Malta. Arte di ieri e arte di oggi convivono benissimo come sappiamo.

MONTEDOMINI

Nei prossimi giorni sarà tempo di Artour-o il Must a Malta. Quali sono le specifiche caratteristiche di questa edizione?
Quest’anno si tiene un LAb dove artisti Italiani e Maltesi si prestano a trascorrere un momento didattico con il pubblico fatto di manager, studenti, studiosi, e soprattutto mi auguro di  curiosi. 
In sostanza è sempre nuovo perché si tratta di scoprire le città in un percorso attraverso luoghi molto belli, uniti dal filrouge di opere d’arte e design.

Su quali progetti hai lavorato con maggior attenzione?
Sui punti di contatto tra artista e committente. La prima cosa che li accomuna è la curiosità, non a caso ARTOUR-O è un tipo molto curioso.

Quali sono gli aspetti innovativi del tuo format, in questo 2019?
Il CV di Leonardo che ci accompagna fin dagli esordi e ne consiglio a tutti la lettura. Sembra un paradosso ma è così, è attualissimo. Il programma mi auguro che sia vivace grazie alle sezioni come i focus, artour-o a tavola, gli unrolls che hanno amplificato la creatività di chi li sceglie come media, gli Artouro d’Argento che premiano chi ha fatto dell’arte un sistema di vita e di lavoro, il primo è stato Giuliano Gori, ma come lui tanti altri, Marinella Fani, Margherita Franzoni, Andrea Margaritelli, Valentino Mercati.

ARTOURO d’ARGENTO, 2012, Davide Viziano, Francesco Casoli, Valentino Mercati

Si parla spesso di committenza. Puoi spiegare ai nostri lettori come sviluppi le relazioni con Artisti, Enti e Imprenditori. Quali sono i risultati finali di questi tuoi sforzi organizzativi?
I MISA per esempio per rimanere “in casa” o il nuovo nato AlterEgo o lo scouting. La finalità è che Enti e imprenditori parlino di sé presentando le opere di uno o più artisti. Né più né meno di quanto ci insegna la storia dell’arte. Ci tengo a parlare di Committenza e non di mecenatismo termine che ha creato equivoci. Non sono sola a pensarla cosi, basta seguire Claudio Strinati che non ha bisogno di presentazione.

UnRolls, Palazzo Ducale Genova

L’evoluzione di Artour-o negli ultimi anni sembra andare più in direzione degli “stati generali della cultura” e sembra sempre più rivolgersi agli addetti ai lavori e a chi ha voglia di riprogettare la cultura, piuttosto che a chi la cultura la dovrebbe vivere. Confermi o smentisci questo aspetto?
Smentisco convinta. Tutt’altro. Artour-o ha a cuore i giovani, tanto che si può accedere liberamente e abbiamo proposto formule di vita con l’arte diverse dalla consuetudine, a cui comunque  si  affianca. Nasce con un fulcro ma essendo diffuso in diversi luoghi della città che lo ospita è accessibile facilmente.

In quali direzioni ti stai muovendo? Anticipaci qualcosa…
L’Istituto Italiano di Cultura a Malta, grazie al Direttore Massimo Sarti, ospita la prima delle serate delle diverse inaugurazioni e presenterà un progetto istituzionale e un terzo step di MISA all’Arena Listone Giordano. Grazie Espoarte per la tua attenzione!

Artour-o il MUST a Malta
XV anno  XXX edizione

13 – 18 novembre 2019

Istituto Italiano di Cultura di Malta e altre sedi

Info: Ellequadro Documenti
P.zza Matteotti 6 – Palazzo Ducale
Cortile Maggiore – Loggiato primo piano, Genova
Info: +39 010 5536953 / cell. 3895126874 / fax 5302922
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