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Arianna Carossa, artista nata a Genova che vive e lavora a New York, da ieri si trova a Faenza per produrre una nuova serie di opere in ceramica, lavorando all’interno dei laboratori che furono di Carlo Zauli.

Proprio con la terra nera conservata nei depositi dal periodo in cui il maestro la utilizzava per le sue steli monumentali, Carossa lavorerà ad un progetto che integra, come sempre accade nella sua poetica, cultura e natura.

L’artista infatti, dopo anni di lavoro con la ceramica in modo tradizionale, è giunta ad un approccio scultoreo di relazione: la sua sfida attuale è individuare legami tra sostanze, concetti e materiali molto distanti tra loro.
Anche a Faenza quindi unirà resti organici di animali, come favi, corna, conchiglie a materiali della tradizione scultorea, in questo caso la ceramica, per integrare cultura e natura, mondi spesso tenuti distinti e separati.

Arianna Carossa, Giovinezza, 2019, argilla cruda, gomma, resina, legno, vetro, cm 27x18x19

Tutti i favi utilizzati per la realizzazione del lavoro saranno forniti da Tiziano Rondinini, partner del progetto, coinvolto nell’ottica di rete da sempre portata avanti dal museo sul territorio, insieme a Comune di Faenza e Associazione Italiana Città della Ceramica.
Ed è proprio in questa ottica di rete e coinvolgimento della città che il museo organizza per ogni residenza momenti di incontro con gli artisti.

La sera del 30 luglio, alle 21, la residenza entra in modalità open studio con Luca Bochicchio, critico d’arte e direttore di Casa Museo Jorn e del Museo Diffuso di Albisola, come ospite speciale, in conversazione con l’artista e con Matteo Zauli.
Per l’occasione la sala dei forni sarà sonorizzata con un lavoro audio del 2017, Errante il desiderio si chiama furore. L’ambiente, anticamente stalla per cavalli, racconta la sua storia attraverso questo intervento sonoro in cui l’artista ha inciso su vinile dei nitriti in loop.

Le opere ceramiche realizzate verranno esposte con il supporto di un testo critico appositamente scritto da Luca Bochicchio insieme ai lavori di Chiara Camoni, Massimo Bartolini e Giulia Bonora, nella mostra di chiusura residenze di ottobre 2019.

Arianna Carossa
Residenza al Museo Carlo Zauli, Faenza

in collaborazione con
Comune di Faenza
Associazione Italiana Città della Ceramica
Tiziano Rondinini

Info: www.museozauli.it

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