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PAVIA | Scuderie del Castello Visconteo | 13 ottobre 2018 – 27 gennaio 2019

di MATTEO GALBIATI

Ci sono immagini che, divenute così tanto popolari e familiari, hanno saputo imporre il proprio contenuto come determinante per descrivere un’epoca e, in questo senso, tra i grandi maestri della fotografia del Novecento, di certo Elliott Erwitt (1928) riveste un ruolo di primo piano nell’averci raccontato una buona parte del secolo scorso attraverso l’esattezza e l’energia intensa delle sue fotografie.

Elliott Erwitt, USA. New York. 1999 © Elliott Erwitt/MAGNUM PHOTO

Sospese spesso tra opposte tensioni, tra ironia e severità, tra costruzione e casualità, tra mistero e verità, queste immagini hanno registrato volti, luoghi e momenti di una storia collettiva che ha attraversato tutto il mondo. Erwitt ha saputo imporvi, con il suo lavoro e il suo stile, una connotata forza narrativa capace di tradursi in un inequivocabile pronunciamento che si fa storia e si fissa negli sguardi.
Per i 90 anni del maestro le Scuderie del Castello Visconteo di Pavia offrono al pubblico una significativa selezione di 70 scatti in un’esposizione capace di riassumere la sua lunga attività proponendoci quegli scatti che, come si diceva, sono divenuti vere e proprie “icone”.

Elliott Erwitt, USA. California. 1956 © Elliott Erwitt/MAGNUM PHOTOS

Con soggetti differenti, dai celebri cani ai ritratti di personaggi famosi, dalla cronaca di strada alle campagne pubblicitarie, Erwitt ha sempre saputo fissare un suo specifico codice espressivo: a colori o nel più frequente bianco e nero il linguaggio da lui messo in campo, infatti, tra occasione fortuita e studio attentissimo, non trasgredisce mai al dovere di esporre l’essenza perfetta ed assoluta di quanto avviene intorno a lui dando un “imprinting” formale all’esito finale della fotografia. Questo suo stile è il segno di riconoscibilità e di immediatezza che trasferiscono al pubblico il “peso” della circostanza ritratta, che non ammette quindi dubbi, non apre le porte a infinite interpretazioni, ma si fa momento decisivo, diretto e vero.

Elliott Erwitt, USA. New York. 1955 © Elliott Erwitt/MAGNUM PHOTOS

La sua ironia e il suo disincanto, che contribuiscono all’edificazione della struttura dell’immagine, sono componenti fondamentali ulteriori nel definire la sua personalità, e di conseguenza quella delle sue fotografie, che appare chiara e inequivocabile, risolta – pure risoluta – nel trasferire quel senso di “naturalezza” nella percezione di chi le osserva. Nulla potrebbe essere meno indicativo, meno esatto, meno autentico di come si mostra nei suoi scatti.
L’allestimento della mostra di Pavia – pensato anche con uno specifico percorso per i bambini – ci offre una lettura immersiva nelle “icone” di Erwitt, riuscendo a stabilire, attraverso le precise scelte attuate, un rapporto di continuo richiamo tra uno scatto e l’altro, che facilita un’interpretazione unitaria, nel corso dei vari decenni, dell’universo del fotografo, il cui coerente orientamento ha tradotto il nostro mondo, la nostra storia e, senza gerarchie di importanza o valore, i suoi protagonisti.

Elliott Erwitt. Icons
a cura di Biba Giacchetti
organizzata e prodotta da ViDi con Civita Mostre e SudEst57
in collaborazione con Fondazione Teatro Fraschini e Comune di Pavia – Settore Cultura

13 ottobre 2018 – 27 gennaio 2019

Scuderie del Castello Visconteo
viale XI Febbraio 35, Pavia 

Orari: da martedì a venerdì 10.00-13.00 e 14.00-18.00; sabato, domenica e festivi 10.00-20.00; la biglietteria chiude un’ora prima
Ingresso intero €12.00; ridotto €10.00; scuole €5.00; audioguida inclusa nel prezzo 

Info e prenotazioni: +39 02 36638600
info@scuderiepavia.com
www.scuderiepavia.com

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